June Anderson

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June Anderson

Messaggioda AlessioRoma » mar 03 mar 2009, 10:56

Buongiorno a tutti, sto ascoltando il cd di Arie d'Opera francesi e italiane cantate dalla Anderson, diretta da Plasson. Arrivato all'aria di Elvira dei Puritani, noto che ha durata complessiva di 15 minuti e che dopo dieci minuti di canto (?) e di allegri zum-pa-pà dell'orchestra (credetemi, ho pensato ad un errore dell'iPod che avesse mixato i Puritani con un brano pop) ancora non siamo arrivati alla cabaletta! :shock: Sapete mica quale versione sia stata utilizzata per questo recital? Mi pare davvero curioso l'effetto finale. Ah, dimenticavo: non ci sono né coro né pertichini, né niente altro.
Ciao e grazie,
Alessio
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Re: June Anderson

Messaggioda Tucidide » mer 04 mar 2009, 16:46

AlessioRoma ha scritto:dieci minuti di canto (?)

Deduco che la Anderson ti piace molto, per lo meno in questo disco... :)
Non conosco il CD in questione, e quindi non so darti una risposta.
Più in generale, parlando della Anderson, devo dire che la considero una cantante interessante, e non condivido i giudizi negativi sulla sua freddezza che spesso si sentono dire.
Fredda, è fredda, o per lo meno lo è più di molte altre. Ma dal mio punto di vista, freddezza non è sinonimo di inespressività. Un cantante freddo, come talvolta era Kraus, ad esempio, esprime per l'appunto un carattere freddo, distaccato, araldico, aristocratico. Non è detto che tutti i personaggi dell'opera lirica siano passionali e calienti, anzi... Ci vogliono anche i personaggi freddi.
Inespressivo è invece chi non riesce a far passare un carattere, freddo o caldo che sia.
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Re: June Anderson

Messaggioda Maugham » mer 04 mar 2009, 17:51

Tucidide ha scritto: Inespressivo è invece chi non riesce a far passare un carattere, freddo o caldo che sia.


Diciamo che Kraus era anche un filino inespressivo... poi, ci mancherebbe!, un eccellente professionista.
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Re: June Anderson

Messaggioda Tucidide » mer 04 mar 2009, 20:30

Maugham ha scritto:
Tucidide ha scritto: Inespressivo è invece chi non riesce a far passare un carattere, freddo o caldo che sia.


Diciamo che Kraus era anche un filino inespressivo... poi, ci mancherebbe!, un eccellente professionista.
WSM

Secondo me lo diventava quando approcciava ruoli in cui non riusciva a far "funzionare" la sua freddezza.
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Re: June Anderson

Messaggioda dottorcajus » ven 06 mar 2009, 0:32

Quando si parla di espressività a mio parere si deve distinguere fra il metodo espressivo usato dall'artista e la nostra percezione poichè se il primo è lo strumento espressivo dell'artista la seconda sarà quella che ce lo renderà più o meno interessante.
Condivido la critica al metodo espressivo di Kraus, artista che ho venerato, ma sono d'accordo che questo metodo, quando riusciva a comunicare le sue intenzioni all'ascoltatore, riusciva ad appagare a gratificare.
La mia venerazione per lui è stato il più grande controsenso della mia passione lirica dato che in un artista ricerco altre doti espressive ma inevitabilmente restavo soggiogato dalla fulgida classe dal suo ripetersi facendoti dimenticare l'appena ascoltato e facendoti sembrare ogni "magia" come una cosa mai udita prima. So che tutto ciò è irrispettoso di una qualsiasi analisi razionale ma alla fine credo che in qualunque melomane il cuore sconfigga sempre la ragione.
Un saluto a tutti gli amici del forum dal pisano redivivo
Roberto
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Re: June Anderson

Messaggioda pbagnoli » ven 06 mar 2009, 18:13

VIVA IL PISANO REDIVIVO!!!
Su Kraus, anche se non ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo, anch'io la penso un po' come te pur se con una limitazione essenziale: non gli perdono di non aver voluto affrontare ed approfondire altri ruoli che, per la sua voce, apparivano interessanti.
Della freddezza mi importa poco: il suo magistero tecnico straordinario, la stilizzazione spinta all'estremo, l'immascheramento esasperato erano tutti aspetti che inevitabilmente lo avrebbero comunque reso "freddo" anche cantando Granada o Amapola. Ciò che non gli perdono - in assoluto - è il non aver voluto esplorare altre strade; per tutti questo è un esempio di coerenza stilistica, per me un talento sprecato.
Questione di punti di vista
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: June Anderson

Messaggioda Milady » sab 07 mar 2009, 2:23

Scusatemi carissimi amici,
ma Kraus ,che ho ascoltato molte volte dal vivo (Werther, Lucrezia Borgia,Lucia , Elisir d'amore, Figlia del reggimewntoconcerti ) mi ha dato molte emozioni, come usa dire ora.
Ed anche a fine carriera ha conservato , grazie alla tecnica ineccepibile, una voce invidiabile ed una presenza scenica aristocratica che "bucava" il palcoscenico.
Nelle registrazioni in studio, arrivate anche spesso un po' tardi, era più gelido , perché ,come l'ho sentito dichiarare in alcune interviste, si sentiva bloccato, meno ispirato.
Certamente avrebbe dovuto e potuto osare tanti altri ruoli.
Forse era di un perfezionismo esasperato, non so.
Comunque averne, ora, di freddini e inespressivi come lui!
Quanto alla Anderson, mai sentita dal vivo, solo in lontane riprese TV ( Fille du régiment, Sonnambula): grande tecnica, bella donna, ma come interprete non mi coinvolgeva.
Lei stessa dichiarò in una intervista che, quando non era in forma , cantava " le sue notine".Forse sono capitata in una di quelle serate-no.
Forse, anzi quasi certamente,in quei ruoli ,avevo altre voci impresse nella testa e nel cuore che, probabilmente, non mi hanno fatto apprezzare quanto avrebbe meritato questa cantante.
Questo è la mia personalissima ( e quindi discutibilissima) opinione.
buona notte a tutti e scusate qualche errore di battuta.
Milady
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Re: June Anderson

Messaggioda Tucidide » sab 07 mar 2009, 19:09

Milady ha scritto:Scusatemi carissimi amici,
ma Kraus ,che ho ascoltato molte volte dal vivo (Werther, Lucrezia Borgia,Lucia , Elisir d'amore, Figlia del reggimewntoconcerti ) mi ha dato molte emozioni, come usa dire ora.
Ed anche a fine carriera ha conservato , grazie alla tecnica ineccepibile, una voce invidiabile ed una presenza scenica aristocratica che "bucava" il palcoscenico.
Nelle registrazioni in studio, arrivate anche spesso un po' tardi, era più gelido , perché ,come l'ho sentito dichiarare in alcune interviste, si sentiva bloccato, meno ispirato.
Certamente avrebbe dovuto e potuto osare tanti altri ruoli.
Forse era di un perfezionismo esasperato, non so.
Comunque averne, ora, di freddini e inespressivi come lui!

Cara Milady, complessivamente mi trovi d'accordissimo, anche se non in tutti i ruoli che hai elencato considero Kraus pertinente, ovviamente dal solo lato interpretativo: vocalmente era un fenomeno, questo si sa :D ed oltretutto, avendo cantato pochi ruoli, non ha mai affrontato parti che lo potessero mettere in difficoltà. Nemorino e Tonio, cantati da quell'immenso Arturo, Gennaro ed Edgardo, mi suonano un po' troppo seriosi ed aristocratici.
Ma certo in altri ruoli la sua lezione interpretativa è tuttora ai vertici.
Saluti
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Re: June Anderson

Messaggioda Riccardo » mar 19 ott 2010, 12:48

Opéra de Nice 2010

June Anderson ha appena debuttato Madame Lidoine nei Dialogues a Nizza...
L'ho trovata straordinaria e rivelatoria in una parte che fin'ora, nonostante il disco della Crespin, non avevo ancora sentito in modo completo.

Grazie ad un efficientissimo operomane di youtube, posso farvi sentire la prima parte dell'intervento finale della Priora.
Spero che qualcuno metta presto online la seconda parte: ancora più bella, elegante e materna, commossa, vagamente screziata nel timbro, e con una "bénédiction" finale smorzata a fior di labbro. Umanamente imponente, come la sua Norma.

Mi spiace non possiate anche vederla :( Buon ascolto!



Salutoni,
Ric
Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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