AlessioRoma ha scritto:tranne Pinkerton, che è uno sciocco e poco ci interessa tutto sommato quello che ha da dire...).
Secondo me sei un po' troppo duro nei confronti di Benjamin Franklin...
Certo se vediamo l'opera dall'ottica "tradizionale" Pinkerton è un pupazzone.
Perchè noi "teniamo" per Butterfly, soffriamo per lei, ne condiviamo il disinganno e le lacrime.
Tutti presi dalla gioventù della giapponesina dai moti di scoiattolo vediamo Pinkerton come il classico maschio coloniale che stupra una civiltà millenaria con sbrigativa superficialità.
Perche lo vediamo come un adulto.
Che dovrebbe capire e non fare pasticci.
In realtà anche Pinkerton è giovane. Io lo vedo poco oltre i vent'anni.
E' un luogotenente (quindi non certo un grado elevato - nella marina americana non ha nemmeno le stelline) di primo pelo.
E' appena uscito dall'accademia.
E' innamorato della vita, si sente padrone del mondo, è egoista, maldestro e capriccioso come lo si è a vent'anni.
Come dice Guccini: "A vent'anni si è stupidi davvero. Il domani è tutto ancora intero, il domani è tutto "chi lo sa?"."
Il problema è Butterfly. Che ci crede.
Tutti, eccetto Butterfly, sanno chi è Pinkerton, cosa vuole e cosa farà.
Tutti, a Nagasaki, sanno benissimo a cosa servono questi matrimoni interrazziali.
E che peso possano avere nel corso degli anni
Solo Cio-cio-san non intende ragioni.
Quindi secondo me Pinkerton non è sciocco. E' perfettamente consapevole e conosce le regole del gioco.
Al massimo è un ingenuo. Perchè è' convinto che anche Butterfly queste regole non solo le conosca, ma le condivida.
Mi sembra di averlo scritto da qualche altra parte. Butterfly e Suor Angelica sono un'eccezione nella galleria di donne pucciniane.
Quasi tutti i personaggi femminili di Puccini soffrono di nevrosi.
Ovvero -banalizzando- disturbi della personalità che non compromettono però una vita apparentemente normale.
Gli unici personaggi che invece soffrono di psicosi sono Butt. e Suor Angelica.
Sia Cio-cio-san che Angelica -a differenza di Manon, Mimì, Minnie e Tosca - hanno "divorziato" dalla realtà sia a livello affettivo che cognitivo.
Se ne sono creata una alternativa a loro uso e consumo.
Quando la realtà "vera" entra a scombinare le carte in gioco la crepa è bella pesante.
E il suicidio è l'unico, tremendo e definitivo sbocco a una presa di coscienza del proprio stato.
In questo sta secondo me la grandezza di questi personaggi.
Non baratterei un'Angelica con quattro Mimì.....
Detto questo la Scotto è la mia CioCioSan di riferimento, in tutte e due le edizioni incise. Certo, nella prima c'è anche il mio prediletto Bergonzi e forse la bilancia pende più per quella edizione.
Anche per me la Scotto di Maazel è in cima alla lista. Sopra c'è la Callas. Parlo a livello personale, intendiamoci, ma è la registrazione della Callas che amo di più e che riascolto e riascolto e riascolto.
Per finire, quest'esate a Caracalla la splendida sorpresa di Amarilli Nizza, da me mai ascoltata prima, che ha fatto una Butterfly davvero bella e commovente, mai bamboletta e fin dall'inizio quasi presaga del suo futuro infelice. Confesso di essermi commosso come mai prima all'opera.
Di nuovo concordo con te. Non ho sentito la Nizza in Butterfly, ma trovo sia una delle pucciniane più autorevoli e convincenti in circolazione. La sua Giorgetta e Angelica sono straordinarie. (DvD TDK)
Saluti
WSM