MatMarazzi ha scritto:Mi spiegheresti perché i fanatici belcantofili delle nostrane periferie debbano essere presi a riferimento per tutte le nostre considerazioni?
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per Merritt cantare a Salisburgo con Boulez in una delle opere più difficili del repertorio è obbiettivamente una soddisfazione che da sola giustifica una carriera.
E questo alla faccia di tutti i loggionisti del mondo.
Ma senza dubbio! Non dico che debbano essere presi come riferimento, ma rappresentavano il suo pubblico al tempo dei trionfi rossiniani, il pubblico che lui verosimilmente non avrebbe mai voluto deludere.
L'episodio della Stella è divertente, Mat, e ti ringrazio per avercelo raccontanto. Tuttavia, ciò mi suggerisce una considerazione, che spero non sia OT (eventualmente, se lo si ritiene opportuno, si può creare un altro thread ).
L'approccio storico, meglio storicistico, è un modo giusto di rapportarsi alle arti, ma presuppone appunto la volontà di interrogarsi su ciò che ci circonda, sfruttando tutte le tecnologie e le risorse.
Com'era l'approccio del melomane medio all'opera ai primi del 900? Era un approccio esclusivamente teatrale dal vivo. I dischi erano ai primordi, e costavano: non tutti potevano permetterseli. Spostarsi non era comodo, ed era un lusso. E' verosimile che un melomane medio, un Matteo, un Pietro, un Maugham, un Pruun ed un Tucidide di cent'anni fa si sarebbero spostati molto di meno: Mat, che è forse il più girandolone di noi, magari si sarebbe spostato comunque un po' (magari però molto meno all'estero), io probabilmente mi sarei mosso fra Bologna, Ravenna, Ferrara, Firenze, Parma, Milano al massimo. Trasmissioni radio dal Met, da Vienna, da Parigi, da Londra? Neanche per idea! Video da Barcellona, Aix e Bruxelles? Rien de rien!
Insomma, avremmo avuto un'idea "provinciale" dell'opera, per cause di forza maggiore.
Chi nasce in una situazione del genere, o vi viene allevato, abituato a non ascoltare dischi ma ad ascoltare opera solo a teatro, ovviamente sarà portato a considerare solo quei cantanti che vede con frequenza sulle tavole del palcoscenico, davanti ai propri occhi. Ad un assiduo loggionista della Scala anni '10, cosa diceva il nome di Geraldine Farrar? Forse ne aveva letto il nome sui giornali, ma poco di più... Ad un frequentatore del Met dello stesso periodo, cosa ispirava il nome di Giannina Russ?
In fondo, soprani come Lily Pons e Bidù Sayao, autentiche dive del Met, ancora adesso ricordate dai melomani americani, da noi sono poco conosciute e ricordate. La stessa De Los Angeles, che da noi fece meno successo che in altre nazioni, non è considerata da molti italiani un soprano inseribile fra i grandissimi del 900.
E' questa una prospettiva limitata? E' sbagliata?
Lo è, secondo me, adesso, anzi da una cinquantina d'anni, da quando cioè la fruibilità delle registrazioni, in tutte le sue manifestazioni ufficiali e piratesche, è tanta e tale da consentire una conoscenza delle tendenze musicali del mondo intero.
Ma in origine non era così. I pubblici erano giocoforza ignari di tutto ciò che avveniva in teatri a loro irraggiungibili, ed invece di parlare di un mondo dell'opera c'erano molti mondi dell'opera, ciascuno con le sue star ed il suo pubblico. Adesso c'è globalizzazione, ma questa globalizzazione è una evoluzione relativamente recente, e qualcuno potrebbe anche dire che sia una violenza all'autentica natura dell'opera. E' un discorso simile alla diatriba avviata da M.me de Stael sulle traduzioni delle opere letterarie. I classicisti rispondevano che non c'era motivo di voler studiare e soprattuto imparare da un'opera scritta per un altro popolo, con altre idee e tradizioni. Allo stesso modo, molti bollano i cantanti che fan successo al Met come cantanti "da Met", aggiungendo perfidi che "se venissero da noi..."
Quindi, non è illogico (che non vuol dire giusto, sia chiaro) che per un loggionista della Scala, abituato a tantissime esibizioni della Stella, ella fosse una star autentica, e la Sutherland solo una sofisticata vocalista. Per un newyorkese dello stesso periodo, la Tucci sarà stata una grandissima, mentre la Gencer una sconosciuta.