Tucidide ha scritto:Maugham ha scritto:MatMarazzi ha scritto: La prima invece non è la Mazzoleni.
Ines de Frate?
WSM
Credo di sì... L'avevo anche scritto, ma mi hai preceduto di un paio di minuti.
Seeeeeeeee, e noi ci crediamo!
Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
Tucidide ha scritto:Maugham ha scritto:MatMarazzi ha scritto: La prima invece non è la Mazzoleni.
Ines de Frate?
WSM
Credo di sì... L'avevo anche scritto, ma mi hai preceduto di un paio di minuti.
VGobbi ha scritto:ce l'hai fatta Mat a postare i filese audio.
Sinceramente cantante "anrcoide", come ha detto Tucidide, dove si domanderebbe di cosa farne dello spartito, se il soprano fa tutto quello che vuole lei.
non pensavo che la Tomowa-Sintowa rientrasse nelle tue cantanti preferite.
Che il sottoscritto abbia preso un abbaglio come successe con la Milanov. Puo' darsi che anche in questo caso mi son ascotato la cantante negli anni tardi della sua carriera?
Ultima considerazione. Voglio l'orecchio di Calaf. Me ne basta anche uno. Grazie!
Tucidide ha scritto:Maugham ha scritto:MatMarazzi ha scritto: La prima invece non è la Mazzoleni.
Ines de Frate?
WSM
Credo di sì... L'avevo anche scritto, ma mi hai preceduto di un paio di minuti.
VGobbi ha scritto:Seeeeeeeee, e noi ci crediamo!
MatMarazzi ha scritto:E poi, nonostante le opinioni di Tucidide, questa è misuratissima sul ritmo, mentre la Mazzoleni - in linea con le abitudini d'epoca - era assai più libera.
MatMarazzi ha scritto:Quando leggo queste cose capisco i danni dell'onda lunga della Barcaccia.
Si prende un cantante di 100 e rotti anni fa... e la si giudica proprio come se fosse uno che si è esisbito ieri a Bergamo.
Dire che questa cantante è anarcoide è delirio allo stato puro... ERa una delle cantanti più rigorose e "metronomiche" della sua epoca; una delle poche che affronti la struttura di un'aria con una sensibilità vicinissima alla nostra.
Tucidide ha scritto:Prendi la Patti
MatMarazzi ha scritto:Tucidide ha scritto:Prendi la Patti
MatMarazzi ha scritto:Quando leggo queste cose capisco i danni dell'onda lunga della Barcaccia.
MatMarazzi ha scritto:Semplicemente in Italia la si è giudicata prima di sentirla, sulla base dell'ipse-dixit di alcuni critici in vena di spacconate (che avevano bisogno - per far quadrare il cerchio - di dimostrare che il Karajan degli anni '80 era arteriosclerotico: infatti chiamava la Ricciarelli e Domingo; quindi chiunque cantasse con lui - dalla Baltsa, alla Varady, alla Tomowa ecc... - era un deficiente).
Tu non sai quante volte mi sono trovato di fronte a pivelli (che magari ascoltano l'opera da un paio d'anni) che a nominare la Tomowa storcono il naso. Poi si scopre che l'hanno sentita, se va bene, solo nel Don Giovanni, e poi... e poi...
VGobbi ha scritto:Solo una piccola precisazione, carissimo Mat, e non tanto per vantarmi. Sembra che OD guardi con miglior occhio, chi non abbia mai ascoltato la Barcaccia. Francamente non ne capisco il motivo. Ancora non condivido il fatto che non possiate rispettare chi esprime opionioni diverse, che sia Stinchelli e Suozzo, che sia Giudici, che sia Celletti, che sia Isotta, che sia Arruga e tutti quelli che volete voi.
VGobbi ha scritto:Io le trasmissioni radiofoniche non le posso ascoltare per ovvi motivi, quindi neanche la Barcaccia. Tutto cio' mi meraviglia che tu l'abbia accennato, visto che sai del mio handicap.
Sull' anarcoide data alla cantante "misteriosa", beh credo qualcuno dovrebbe spiegarmi com'erano le gestioni ritmiche della melodia ad inizio '900, altrimenti non ne verremmo piu' a capo. Certo non nascondo che vi sono cantanti del '900 che ancor oggi resistono nel tempo, ancora attuali ed in cui le nostre orecche non risentono del tempo trascorso. Penso ad un Ruffo. Come si spiega questo?
Tucidide ha scritto:L'unico appunto che muovo a certi post su OD è che talvolta, se diversissime sono le idee sostenute, non troppo dissimile risulta il metodo. Parlare di deliri, di abbagli derivati dall'ascolto della Barcaccia è un tantinello pesante.
MatMarazzi ha scritto:[
No, non è la del Frate.
Salutoni,
Mat
Calaf ha scritto:Riprovo: Giannina Russ (ma anche di lei non mi risultava avesse inciso questo brano... ).
MatMarazzi ha scritto:Mi intimorisci!
ciao
Mat
Ehm... ti riferisci a me?
Ok, ritiro il delirio...
Ma cerca di metterti nei miei panni. Per esempio, metti che tu fai sentire a qualcuno la Nilsson in Elektra, senza dire chi è, e poi aspetti le reazioni.
Questi ti risponde che, sì... si sente che è una bravissima interprete, peccato solo che la voce sia terribilmente piccola e inadatta alla parte!
La parola "delirio" scapperebbe anche a te!
Almeno in un primo momento...
Poi, una volta passato il senso di smarrimento... , si riprende a discutere e si cerca di capire cosa produce delle sensazioni così diverse.
MatMarazzi ha scritto:Per esempio, con questo tipo di logica può succedere che una delle cantanti più sofisticate, moderne e morigerate (come quella in oggetto), che all'epoca veniva contestata dai contemporanei perché "troppo fredda e rigorosa" oggi venga additata addiruttura come modello di anarchia, libertà ed edonismo...
E ...non ci accorgiamo nemmeno di una lezione come la sua in questo brano, che pare anticipare di svariati decenni tutte le conquiste recenti (registro di petto praticamente evitato, velluto e sfumature anche nei momenti più accesi, agilità curatissime, lo stesso rallentamento sul trillo della cabaletta seguito dalla spettacolare anacrusi su "Regie figlie" che poi farà pari pari la Callas, non parliamo del piccolo dettaglio di incidere allora la cabaletta ...addirittura col da capo).
Quanto alla Barcaccia, non ritiro un bel niente, e mi sorprende che anche tu abbia frainteso quel che ho detto, che a me pareva chiarissimo.
Non ho detto che nè tu, nè Vittorio avevate ascoltato la Barcaccia e preso per oro colato le affermazioni dei due conduttori.
Ho solo parlato genericamente di danni dovuti all'"onda lunga" di un certo tipo di approccio.
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