MatMarazzi ha scritto: Lasciando perdere i tavolini di Wagner, ora c'è il problema di far digerire questo personaggio al pubblico di oggi.
Ti sono sincero. Io tutta questa urgenza su Sachs non la vedo.
Nè ritengo che la visione che ce ne viene solitamente data abbia fatto -tristemente, come dici tu- il suo tempo.
Come ho scritto, l'unico limite che sento nel personaggio (ma anche un po' in tutti i Meistersinger) è questa "rusticità" mediata che me la rende falsa.
Ma per il resto tutto funziona. In Sachs non trovo particolari buchi drammaturgici necessari di svecchiamento.
Tra tutti i personaggi wagneriani ritengo sia quello meno bisognoso di una "digestione" da parte dei contemporanei.
Il ciabattino di Norimberga tiene ancora il palcoscenico.
Come capita a tutti personaggi che hanno una forte componente... non so come dire, "sentimentale".
Hanno una comunicativa e una sincerità che li rende, anche se resi in maniera convenzionale, sempre efficaci.
Perfino il suo esaltato inno all'Arte tedesca è venato di retorica "sentimentale".
E per questo, secondo me, non è così "pericoloso" come lo hanno letto in molti.
Sachs è sentimentale come lo era Wagner quando, antico rivoluzionario incastonato nella ricca cornice di Tribschen, mentre componeva i meistersinger si definiva "der deutcheste aller Deutschen".
E piangeva con Cosima sulla sorte dei poveri Maestri tedeschi che, nelle difficoltà della vita, tra pestilenze e carestie avevano trovato nello stilare la tabulatur una forza per andare avanti....
Più Sachs di così!
Arrivando a Terfel...
Terfel è un tipo di bullo ben vestito, intelligente e provocatore, multiforme e smargiasso, che secondo me forzerebbe il pubblico a credergli, ad andargli dietro
Okay, anche per me è un grande (vedo e rivedo il suo diavolo di Gounod maleodorante e spaventoso) ma... come coniughi queste cose con Hans Sachs?
Se non trovi suggestioni convincenti, il personaggio "snob" risulterà sempre più "a tavolino" e sempre meno interessante.
Vedi, il punto sono proprio queste "suggestioni" innovative che io non riesco nemmeno a ipotizzare. Come vedresti il Sachs del nuovo millennio?
Ciao
Willie