Che dire ? mi manca la controprova della visualizzazione diretta, ma certo e' giunto per me il tempo dell'autointerrogazione.
Una cosa posso dirla : ho capito solo ora quello che diceva Matt a proposito del gusto che cambia.
Una cantante del genere,certamente ai miei tempi non sarebbe stata neppure comprensibile. Pero' - e questo e' il nodo della questione - non mi viene di dire cantante. Attrice? Attrice cantante? Cantante attrice?
Le emozioni che da' Nathalie Dessay certo non sono banali,e trovo geniale e perfetto il commento di Pruun sulla sensualita' della Mad Scene,ben oltre la camicia da notte insanguinata.
Ma capite che diventa davvero difficile, per chi non le ha viste tutte all'opera sul palcoscenico,fare paragoni. Voglio dire : alcune grandi Lucie del passato non hanno il riscontro diretto. Faccio eccezione per Joan Sutherland che canta Lucia splendidamente,da un punto di vista formale, dalla prima nota all'ultima, in tutte le edizioni incise,e che anche a teatro vocalmente,per quel che ricordo, era perfetta. Ma certo,da un punto di vista di recitazione e di accento,questa se la mangia, e si mangia anche di sicuro altre grandi Lucie della scena e del disco, penso alla Callas,alla Scotto,tanto per non far nomi. Non credo pero' che con la nuda testimonianza fonografica avrebbe mangiato nessuno.
Credo dipenda da "cio' che non siamo,cio' che non vogliamo" ogni ragione di una nostra scelta.
Quello che fa dal vivo non mi entusiasma, perché è il classico urlo, appunto, mentre quello del disco 
è agghiacciante: rauco, carico di una tensione terribile, e mi fa rabbrividire ogni volta che lo ascolto. In disco, tenendo conto del fatto che avrà inciso la cabaletta a parte, senza lo stress alle corde costituito dallo sforzo dell'urlo, mi piace proprio. 
