Rigoletto (Verdi)

cd, dvd, live, discografie

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Re: Rigoletto

Messaggioda krausforever » lun 02 giu 2008, 15:03

Sono innamorato dell'edizione con Bastianini, il mio mito Kraus e la Scotto diretti da Gavazzeni....oppure la quasi sovrapponibile della DGG con Bergonzi, Fischer-Dieskau e la Scotto.... Un'edizione invece da fuggire, secondo me è quella incisa per la Eurodisc con Aragall, Weikl e la Popp diretti da Gardelli, di una pesantezza, lentezza e freddezza da far accapponare e il resto del cast è peggio di me quando canto il che è tutto da dire!!! :) :) :)
krausforever
 
Messaggi: 50
Iscritto il: sab 10 mag 2008, 13:18

Arte - Dresda - Rigoletto.

Messaggioda Maurizio Dania » dom 22 giu 2008, 0:51

Rigoletto di Dresda molto ben cantato. Dalla ballata iniziale. "Questa o quella" quasi mozartiana (Don Giovanni), un minuetto, fino alla fine. Florez canta splendidamente tutta l'opera, interpreta con sapienza e con il genio del grande fraseggiatore. La più famosa aria tenorile dell’opera "La donna è mobile", ad esempio è superlativa. Nonostante ciò, nella circostanza, sembra avere fretta. Non si abbandona agli applausi! Però tutto ha un significato.
E' vero che in quest'opera l'unità di lavoro di Verdi non è più l'"aria", ma la scena. Verdi in Rigoletto s'impegna a caratterizzare i personaggi e non è alla ricerca di effetti speciali che provochino entusiasmi; gli acuti nelle tessiture del Duca, di Gilda e di Rigoletto sono quasi sempre postume interpolazioni e non ci sono in partitura.
Da questo punto di vista l'interpretazione complessiva di questa sera è, per quel che riguarda il Duca e Gilda, molto più aderente ai dettami dell'Autore di quanto non si creda. Altra perla interpretativa. 2° atto aperto dal recitativo "Ella mi fu rapita". Florez ha preso quota.Bella e intensa l'esecuzione dell'aria "Parmi veder le lacrime". Come viene notato da illustri studiosi Verdi non sembra riuscire a dominare il personaggio. Piave non gli offre molte indicazioni. Il Duca è sincero o s'illude di esserlo? La musica che potrebbe essere anche quella che accompagna Corrado del Corsaro e Carlo de I Masnadieri non aiuta: il Duca è un anti eroe. Quindi tutto è affidato all'interpretazione del tenore. Nel contesto Florez varia il finale: dopo il recitativo, nella cabaletta "Possente amor" con chiusura acutissima; la voce è messa a dura prova dalla partitura. Il tenore si distingue.
Ecco quindi la scena di Rigoletto con i cortigiani. Lucic è molto convincente. A me la sua voce piace. Bella prova d'artista. Continua a lasciarmi perplesso sia la regia che la coreografia.. La regia continua ad essere poco comprensibile, specie per i tradizionalisti. Però quante sono quelle che oggi si attengono strettamente a quel che il libretto riporta? Se vogliamo parlare del temporale, ad esempio, si può notare che gli effetti, geniali, li aveva già intuiti e messi nello spartito Verdi: coro a bocca chiusa fuori scena per descrivere il rumore del vento. Interventi del flauto e dell'ottavino per descrivere i lampi.
Cinematograficamente ciò che si è visto in Tv, però, funziona. Ci sono delle idee.
Torniamo alle voci: bellissimo il duetto finale tra Gilda e Rigoletto. Baritono e soprano servono Verdi magistralmente: la musica, anzi la melodia, scaturisce quasi dal nulla. "Lassù nel cielo" è bellissimo. Ovviamente grazie a Verdi e alla Damerau, già capace in precedenza di regalarci un "Caro nome" così com'è scritto. Semplice, laconicissimo, virginale, dolce. E' un'aria delicata anche se nessuna la termina con un diminuendo sul mi, fuori scena, come Verdi desiderava, mentre i cortigiani si riuniscono per strada. Amore giovanile, innocenza, delicatezza....meglio che le canti un soprano che segue esattamente ciò che è scritto, piuttosto che altri più celebrati che inseriscono sovente trilli e acuti non scritti, a volte "pesanti". Quelli della Damerau sono soffi leggerissimi e pertinenti. I duetti con Florez sono magnifici: senza sbavature. "Tutte le feste al tempio" è bellissimo e concluso con un una "Vendetta" d'altri tempi! Splendida la Damerau grande padronanaza di Rigoletto nelle frasi da :"Solo per me l'infamia" in avanti; Lucic è patetico e dignitoso. "Piangi fanciulla" è struggente; Luisi dirige benissimo lanciando i violini che accompagnano le frasi di Gilda ed il legato di Rigoletto. Gli acuti finali sono facili e sicuri: splendente quello della Damerau; pieno e sicuro quello di Lucic. Giusti gli applausi, scroscianti.
Torniamo alle voci: bellissimo il duetto finale tra Gilda e Rigoletto. Baritono e soprano servono Verdi magistralmente: la musica, anzi la melodia, scaturisce quasi dal nulla. "Lassù nel cielo" è molto romantico.Ovviamente grazie a Verdi. Ed ai cantanti.
Musicalmente in virtù della direzione di Luisi e vocalmente, si è trattato di un ottimo Rigoletto. Brillante la caratterizzazione dei personaggi.
Successo personale per Florez, Lucic e Damerau. Ovazioni alla fine ed all'apparizione dei protagonisti, uno ad uno.
Regia e scenografia, ripeto, cinematografica. Evidentemente apprezzata dal pubblico.
Il 2 luglio la vedrò direttamente.
Forse in teatro sembrerà più affascinante. Certo non è la solita regia.
Libertà va cercando ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta
Maurizio Dania
 
Messaggi: 78
Iscritto il: sab 21 apr 2007, 21:53
Località: Asti, Torino, Venezia

Re: Arte - Dresda - Rigoletto.

Messaggioda Maugham » dom 22 giu 2008, 9:48

Maurizio Dania ha scritto: alla Damerau,


E' la Damrau.
http://www.diana-damrau.com/
Per me la cosa migliore di questo Rigoletto.
Assieme alla direzione di Luisi.
Il lavoro fatto da Lenhoff sul personaggio di Gilda è stato splendido.
Il pubblico infatti le ha tributato gli applausi più calorosi.
Saluti
WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
Avatar utente
Maugham
Site Admin
 
Messaggi: 1331
Iscritto il: gio 31 gen 2008, 19:04

Re: Arte - Dresda - Rigoletto.

Messaggioda dottorcajus » lun 23 giu 2008, 14:29

Ho visto lo spettacolo televisivo ed è stato, nel suo complesso, un piacevole spettacolo. Ovviamente, parlando di televisione, resta difficile giudicare voci e regia.
La seconda credo che in teatro mi avrebbe attratto molto di più, in tv l'ho trovata una regia posizionata nel guado fra cinema e musical horror. Considerato la fisicità dei tre protagonisti ho comunque trovato opportuno il ricorrere ad una rilettura dell'ambientazione e dei costumi. Tutti e tre, vestiti in modo tradizionale, avrebbero offerto uno spettacolo piuttosto comico.
Dei tre quello che mi ha colpito di più è stato Lucic, cantante che ascoltavo per la prima volta. Mi sono piaciute le intenzioni interpretative che vocalmente ha realizzato in maniera apprezzabile e varia.
Anche la Damrau, che pure ascoltavo per la prima volta, mi è piaciuta e molto. Forse un eccessiva tendenza a disegnare una Gilda bambola-meccanica che in alcuni momenti mi ricordava, fatte le dovute distinzioni, la Serra. Comunque vocalmente molto brava e con una voce che pur apparendo piccola (sempre con i limiti dell'ascolto televisivo), sembra espandersi in sonorità ricche e penetranti (provai la stessa sensazione al primo ascolto dal vivo, venticinque anni fa, della Gruberova).
Florez ha offerto quanto mi aspettavo, senza alcuna prevenzione ma con rassegnata certezza. Una prova vocalmente valida ma che da un punto di vista interpretativo ha offerto poco, pochissimo. Penalizzato da una recitazione piuttosto maldestra, forse in questo poco aiutato dal regista, si è rifiugiato nel solito schema fatto di rallentandi e pause, in alcuni momenti veramente fastidiose, senza far uscire niente del Duca. Aggiungi che il peso specifico, per questo ruolo, è veramente scarso (fa effetto sentire un Matteo Borsa con la voce molto più piena di quella del Duca) e che la sola eleganza nel porgere e il cantare tutto in tono non sono sufficienti per il Duca. Ci vuole ben altro e questo altro sembra mancare completamente al tenore peruviano vista la continuità delle scelte con cui disegna i vari personaggi che affronta, indipendentemente dal repertorio.
Mi sono piaciuti tutti gli altri, nell'insieme di ottimo livello.
Della direzione dico poco perchè non ho competenza per giudicare. Nell'insieme mi è piaciuta ma solo a livello epidermico.
Della regia televisiva pure dico poco perchè non mi interessa molto mentre di quella teatrale vorrei poter dire qualcosa, peccato che non potrò andare a Dresda a vederla. Ripeto che dalla visione televisiva mi è parsa una regia pensata per l'eventuale dvd e questo, notoriamente, per me non è necessariamente un merito.
Roberto
dottorcajus
 
Messaggi: 246
Iscritto il: dom 15 apr 2007, 22:54

Re: Arte - Dresda - Rigoletto.

Messaggioda VGobbi » mer 25 giu 2008, 9:17

Lo spettacolo l'ho visto a spezzoni, causa concomitanza Europei di calcio. Comunque ottima impressione Lucic, Rigoletto validissimo che potrebbe sostituire il tanto ed usurato Nucci. Florez l'ho voluto ascoltare volutamente nella romanza "Parmi veder le lagrime". Mi e' sembrato di capire che fosse dotato di maggior trasporto (e questo e' decisamente un bene), anche se avrei desiderato un maggior utilizzo dei fiati, sopra tutto da uno che ne fa mostra, invece e' stato piuttosto parco, quasi timoroso nell'affrontare un ruolo comunque al limite delle sue possibilita' vocali. Inutile girarci attorno, ma Filianoti sta' su un altro pianeta.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
Avatar utente
VGobbi
 
Messaggi: 2455
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 20:49
Località: Verano Brianza

Re: Rigoletto

Messaggioda Tucidide » lun 25 ago 2008, 16:38

In questo periodo ho ripreso in mano l'edizione diretta da Kubelik che non ascoltavo da anni. Non ricordavo molto bene Fischer Dieskau, se non per l'emissione assai poco italiana, che in periodo vociomane mi rincresceva non poco. Sono rimasto sbattezzato dal riascoltare un'analisi così dettagliata del fraseggio. :shock: In particolare, la scena precedente "Cortigiani!", con quei "la la, la la" tutti diversi, quei colori infiniti nell'emissione (suoni tubati, nasali, aperti, e chi più ne ha più ne metta), quella pronuncia calcata e davvero 'odiosa'... Che meraviglia! Confesso che il suo Verdi non mi entusiasmava, fino a qualche tempo fa, ma adesso sto cominciando ad apprezzarlo.

Domanda insidiosa: tutto questo cesello, questo lavorio sull'emissione, sulle sfumature, sulla pronuncia, sui colori, sulle sillabe, su tutto di tutto, secondo voi si traduce effettivamente in un grande Rigoletto, ossia diviene un vero grande personaggio, oppure rimane un meraviglioso esercizio di colorismo?
Fino a pochi anni fa, avrei risposto subito: "la seconda che hai detto"!
Adesso... :oops: comincio ad avere dei dubbi...

Saluti
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: Rigoletto

Messaggioda pbagnoli » mer 27 ago 2008, 15:46

Sai, Alberto, su Fischer-Dieskau sono in parte d'accordo con te: è difficile distinguere bene fra il fine cesellatore e il grande colorista.
Negli ultimi anni ho approfondito i grandi baritoni tedeschi che cantano chiaro e aperto, come Schlusnus e Metternich, e mi sono reso conto che DFD non è l'unico a cantare in questa maniera.
E per me Schlusnus è il più grande Rigoletto mai inciso (anche se in tedesco)
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: Rigoletto

Messaggioda Luca » mer 27 ago 2008, 18:22

Sono d'accordo con Pietro circa Schlusnus per i grandi Rigoletti di area tedesca, tuttavia anche Fischerd Dieskau non è da meno. Sono stato sempre un grande estimatore dell'edizione discografica di Rigoletto con questo grande artista (senza dimenticare che in essa vi figura un grandissimo Kubelik e un'ottima Scotto e non solo lei...). Fischer Dieskau ha dei fraseggi davvero molto interiorizzati e specialmente nel suo ingresso nel II atto è notevolissimo, senza poi dimenticare lo scavo della parola e i grandi colori.

Saluti, Luca.
Luca
 
Messaggi: 1184
Iscritto il: ven 06 apr 2007, 0:25
Località: Roma

Re: Rigoletto

Messaggioda Rodrigo » gio 16 ott 2008, 22:48

Le mie edizioni in cd sono quella DG Giulini-Cappuccilli-Domingo-Cotrubas (che avete splendidamente recensito) e l'edizione EMI Muti-Zancanaro-La Scola-Dessì.
Come organico è indubbiamente migliore la prima (ma io non svaluterei troppo nè Zancanaro, nè la Dessì e come Duca non so chi sia il più credibile...). Quello che colpisce è che i due direttori propongono letture antitetiche e tutte e due fascinose. Ascoltare Giulini è come leggere I Promessi Sposi: colgo un respiro ampio, pacato e alla fine su tutti i personaggi una pietas tutta lombarda (per rubare un'espressione del Barblan).
Passare a Muti è come leggere Delitto di Stato di Maria Bellonci: i colori dell'orchestra e la foga terribile di Zancanaro sanno di velluti, di veleni, di cinismo, di lussuria, persino la paternità di Rigoletto ha un'inquitante carica di violenza. Durante la festa sembra proprio di ballare sull'orlo dell'abisso. La tragedia di Rigoletto sembra una metafora del sacco di Mantova del 1630.
Ultima modifica di Rodrigo il lun 27 ott 2008, 19:58, modificato 1 volta in totale.
Rodrigo
 
Messaggi: 280
Iscritto il: gio 18 set 2008, 21:13

Re: Rigoletto

Messaggioda MatMarazzi » ven 24 ott 2008, 20:20

Rodrigo ha scritto:Passare a Muti è come leggere Delitto di Stato di Maria Bellonci: i colori dell'orchestra e la foga terribile di Zancanaro sanno di velluti, di veleni, di cinismo, di lussuria, persino la paternità di Rigoletto ha un'inquitante carica di violenza. Durante la festa sembra proprio di ballare sull'orlo dell'abisso. La tragedia di Rigoletto sembra una metafora del sacco di Mantova del 1630.


Non avevo mai pensato al Rigoletto di Muti in quest'ottica.
Ma tu hai mai sentito il quarto atto diretto da Toscanini? Se ti pare "bellonciano" Muti, sarei curioso di sapere come ti pare l'altro...
E per quanto riguarda Kubelik, qual'è la tua opinione?

Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: Rigoletto: interpreti e registrazioni

Messaggioda Rodrigo » dom 26 ott 2008, 23:17

Purtroppo non conosco il quartetto secondo Toscanini (anche se me ne hanno detto mirabilie).
L'incisione di Kubelik la conosco in selezione. Mi pare certamente interessante, mai banale e -se dovessi trovare un aggettivo per riassumere lo spirito che la anima- LIVIDA. Credo che la lettura di Kubelik non sia lontanissima dalle intenzioni di Muti, senza però puntare sul colore orchestrale. In metafora: c'è il veleno, non non il velluto. :lol:
A mio modesto avviso l'incisione in questione ha il difetto di rimanere un po' a metà del guado: da un lato ci sono spunti originalissimi come il lavoro di cesello che fa Fisher Dieskau e una tinta generale che sa quasi (esagero) di espressionismo. Dall'altro l'esecuzione è ancora incrostata da acuti interpolati, cadenze e risatazze che poco hanno a che vedere con Verdi e meno ancora con un Verdi per niente edonistico come era certo nelle intenzioni del direttore. Da non credere che indulga in questi effetti un fine stilista come il baritono tedesco...
La Scotto con il suo timbro da favola è una sorta di hapax in questo contesto, può essere che l'idea fosse proprio di straniare Gilda dal mondo laido e rabbioso che la circonda (Gilda un po' come Desdemona, insomma).
Bergonzi, a mio modestissimo avviso, ha un timbro che col Duca non c'entra nulla indipendentemente dal metodo di canto. Per quel che ho ascoltato, ripeto una selezione, il personaggio non c'è proprio...
Ultima modifica di Rodrigo il lun 27 ott 2008, 20:00, modificato 1 volta in totale.
Rodrigo
 
Messaggi: 280
Iscritto il: gio 18 set 2008, 21:13

Re: Rigoletto: interpreti e registrazioni

Messaggioda Tucidide » dom 26 ott 2008, 23:59

Rodrigo ha scritto:Da non credere che indulga in questi effetti un fine stilista come il baritono tedesco...

Fischer Dieskau non era nuovo ad effetti espressionistici nell'opera italiana e verdiana in particolare. Nemmeno il suo Rodrigo di Posa è immune da forzature d'accento, come la famigerata "pace dei sepolcri".
Del resto, Fischer Dieskau, cantante sommo, era un tantino bifronte. Della liederistica è stato probabilmente uno dei più fini e stilizzati esegeti, ma nell'opera, anche quella non italiana, tendeva un po' ad indulgere ad inflessioni espressionistiche. A me spesso sa di artificioso e tendenzialmente antipaticuzzo (stesso effetto che mi fa la Schwarzkopf e un po' anche la Scotto), ma devo ammettere che è uno dei cantanti più originali che conosca.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: Rigoletto: interpreti e registrazioni

Messaggioda liebelei » lun 10 nov 2008, 19:50

A me non e' mai riuscito di sentirlo dal vero. Dopo aver ascoltato un suo stupendo "Di Provenza" ce l'avevo un po' con la Callas che diceva che era un baritono finto.
Certo,il disco e' un'altra cosa. Ma a me quell'edizione di Kubelik da' un'emozione che quella pur bellissima con la Sutherland Milnes e Pavarotti non riesce a darmi.
Su MacNeil ( proprio quello del Colon,ma anche quello 1961 in disco) sono TOTALMENTE d'accordo. E volevo dire un'altra cosa : MacNeil aveva una "struttura" da grande baritono italiano.

Senza volere celletteggiare per forza, vi invito ove possibile all'ascolto di quella vecchia roba incisa da Giuseppe Danise.
liebelei
 
Messaggi: 48
Iscritto il: sab 24 mag 2008, 21:50

Re: Rigoletto: interpreti e registrazioni

Messaggioda MatMarazzi » mar 11 nov 2008, 1:26

Rodrigo ha scritto:Purtroppo non conosco il quartetto secondo Toscanini (anche se me ne hanno detto mirabilie).


Forse c'è un malinteso, Rodrigo.
Di Toscanini non c'è solo il quartetto (che è bello, ma non indimenticabile); c'è proprio tutto il quarto atto.
Ci sono momenti talmente terrorizzanti che - visto anche le recenti discussioni su King - potremmo definire Opera-Horror.
La tempesta, col suo ritmo ossessivo e schianti orchestrali allucinanti, è la più spaventosa sequenza horror che ricordi!
E' un tale uomo di teatro, Toscanini, che riesce a rendere la tempesta del Rigoletto più spaventosa di tutto l'Angelo di Fuoco...

A mio modesto avviso l'incisione in questione ha il difetto di rimanere un po' a metà del guado: da un lato ci sono spunti originalissimi come il lavoro di cesello che fa Fisher Dieskau e una tinta generale che sa quasi (esagero) di espressionismo. Dall'altro l'esecuzione è ancora incrostata da acuti interpolati, cadenze e risatazze che poco hanno a che vedere con Verdi e meno ancora con un Verdi per niente edonistico come era certo nelle intenzioni del direttore. Da non credere che indulga in questi effetti un fine stilista come il baritono tedesco...


La prima cosa del Rigoletto di Fischer Dieskau che colpì me quando, più di vent'anni fa, comprai questa incisione è la consapevolezza musicale (parlo soprattutto di ritmo). Abitutato ai grandi Rigoletti nostrani, mi lasciò stupefatto questa capacità di interagire col ritmo da pari a pari, senza lasciarsene semplicemente trascinare, alla bell'e meglio.
Inoltre mi eccitava sentire (per la prima volta in un ruolo "simbolo" del repertorio verdiano) un canto così aperto e colorista, capace di esaltare le parole con preziosismi del tutto inediti e stupefacenti, sia pure a discapito di una linearità tradizionalmente belcantistca.
Questo non vuol dire che ne accettassi in toto l'interpretazione: dal punto di vista strettamente interpretativo, Fischer Dieskau mi pare assai poco persuasivo come Rigoletto (sempre meglio che come Barak, Jochanaan e Barbablu, che a mio gusto rappresentano i vertici in negativo del baritono tedesco).
Quanto a Kubelik... non so che dire! Lo adoro qualsiasi cosa faccia e quindi non sono obbiettivo. :oops: :oops:
Mi pare che anche in questo Rigoletto tutto sia pensato, tutto abbia un senso... mai più sentito un "piangi fanciulla" costruito con tanta sagacia, tanta tensione, tanto amore.
Le risatacce... gli espressionismi... gli acuti di tradizione... è vero, hai ragione, ma insomma! :) Eravamo nel 1963.
E' già molto che abbiano fatto l'opera completa o quasi.
Anche per me Bergonzi è la vera ipoteca di questa incisione, ma anche qui non faccio testo! :)
Non è e non sarà mai il mio tenore ideale per Verdi!

Quanto a Muti, mi hai messo una gran curiosità di sentirlo.

Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: Rigoletto: interpreti e registrazioni

Messaggioda MatMarazzi » mar 11 nov 2008, 1:35

liebelei ha scritto:A me non e' mai riuscito di sentirlo dal vero. Dopo aver ascoltato un suo stupendo "Di Provenza" ce l'avevo un po' con la Callas che diceva che era un baritono finto.


Disse questo?? :D :D :D :D :D
Quella boccaccia non se ne stava zitta mai! :D

Però capisco che Fischer Dieskau potesse fare questa impressione: l'apertura del suono lo portava a schiarimenti che magari potevano sconvolgere gente abituata a Bastianini e Gobbi.
Per me il miglior Verdi di Dieskau resta il Macbeth di Gardelli per la EMI (non l'orripilante live da Salisburgo con Sawallisch e la Bumbry, da fuggire il più lontano possibile).

Ma a me quell'edizione di Kubelik da' un'emozione che quella pur bellissima con la Sutherland Milnes e Pavarotti non riesce a darmi.

Perfettamente d'accordo.

E volevo dire un'altra cosa : MacNeil aveva una "struttura" da grande baritono italiano.

E non "americana"?
Io in McNeil sento il meglio dei Tibbett, dei Warren... Trovo che gli Italiani non riescano ad essere contemporaneamente sottili e colossal come gli americani, appunto.
Ho recentemente scovato un live di Macbeth con McNeil e la Gencer... da pelle d'oca.


Senza volere celletteggiare per forza, vi invito ove possibile all'ascolto di quella vecchia roba incisa da Giuseppe Danise
.

Ma guarda che io stravedo per Danise!!!! Non è mica proprietà privata di Celletti! ;)
Non sarebbe male aprire un thread su di lui e parlarne un po! che ne dici? ;)
Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

PrecedenteProssimo

Torna a registrazioni

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron