RAgazzi, vi chiedo aiuto.
Sotto pressanti ... insistenze di Bagnoli, ho ripreso in mano il super-articolo sulle Isolde di Bayreuth che da moltissimo tempo tenevo nel cassetto.
L'avevo iniziato già a novembre, poi ero rimasto - come dire... - schiacciato dal peso delle cose da dire.
Ammetto di aver sottovalutato il peso della materia, perché le Isolde di Bayreuth non sono poi tantissime, numericamente.
Avevo pensato ingenuamente di poter trattare la cosa abbastanza in fretta, senza rendermi conto che le cantanti saranno pure poche, ma il cammino che esse hanno percorso è immenso.
Sono come le pietre miliari di un arco storico e culturale spaventoso: gli ultimi 120 anni.
Vi passa dentro la storia, la cultura, tutta la nostra civiltà e nello specifico la storia dell'interpretazione wagneriani, i suoi sussulti, le sue sperimentazioni, le sue rivoluzioni.
In particolare vi passa dentro tutta la storia di un metodo di canto assolutamente nuovo e rivoluzionario, la declamazione wagneriana, che ha rivoltato come un calzino tutte le abitudini del pubblico e gli orizzonti dell'opera.
Le Isolde che si avvicendarono a Bayreuth dalla Sucher alla Stemme SONO la storia del canto wagneriano, dalle sue pionieristiche geminazioni fino agli sconvolgenti e definitivi approdi di una Moedl e di una Meier.
Insomma, a un certo punto la materia era diventata così elefantiaca che vi ho rinunciato.
Ora però ho deciso di tentare di riprendere in mano la questione.
Magari suddividendola in capitoli cronologici.
Voglio provare partendo dai primi Tristani sulla Collina; quelli dell'era di Cosima (1886-1905).
Pensavo che non sarebbe male (per i tanti lettori che non sanno, ancora oggi, in cosa consista - tecnicamente e culturalmente - la rivoluzione del canto "declamato") che non sarebbe male mettere qualche esempio sonoro nella sezione "audio".
Purtroppo come è noto nulla ci è rimasto delle prime tre mitiche Isolde a Bayreuth (la Sucher, la Malten, la Wittich).
In compenso molte cantanti vicine alla loro scuola hanno lasciato significative tracce sonore.
Io ho molto di questo materiale in nastro e in lp (che ci volete fare... appartengo a un altro mondo).
L'operazione del riversamente è per me è uno strazio dell'anima ... (non sono nato per la tecnologia).
E allora chiedo a voi, agili internettisti, ai collezionisti e ai giovani segugi iper-tecnologici, di aiutarmi a reperire già in formato digitale alcune delle registrazioni più significative, in modo da condividerle coi nostri lettori.
Intanto i Mapleson del 1901 e del 1903 (per chi non lo sapesse, frammenti "live" quasi inascoltabili ma preziosissimi colti al Metropolitan dalla buca del suggeritore).
Quelli del 1901 presentano una coppia "simbolo" del Wagner-internazionale, combattuto da Bayreuth, ossia De Reszke e la Ternina. Quelli del 1903, meno interessanti, sono con la Nordica.
Poi, ovviamente, mi servirebbero le preistoriche incisioni acustiche a Francoforte di Pelagie Greeff-Andriessen, su accompagnamento pianistico. Costei era una mezza tacca, intendiamoci, ma il suo stile è abbastanza vicino al Wagner "specializzato".
Tra gli altri brani "acustici" dal versante del Wagner-internazionale e stilisticamente generico, adottato a Londra e New York, ve ne sono di strepitosi:
Johanna Gadski: "Dein Werk" Victor 1909 e "Libestod" Victor 1907 oppure 1913, o 1915
Sophie Sedlmeier: duo d'amore con Schmedes, Gramm. 1903
Emmy Destinn : Liebestod, 1910 oppure 1911, meglio il secondo.
Lillian Nordica - Liebestod, 1911
e naturalmente Lili Lehmann, la Santona del Wagner internazionale, l'anti-Cosima e l'anti-Sucher, Liebstod, 1907
Come ho detto, non abbiamo registrazioni delle vere Isolde di Bayreuth (che ebbero l'imprimatur di Cosima), ma possiamo ugualmente dare un'idea di cos'era il Wagner "specializzato" tramite l'esempio di artiste sensibili a quell'estetica e quelle sperimentazioni, come:
Lucie Weidt: Liebstod, 1909
Thila Plaichinger: "duo d'amore" con Urlus e "Liebestod", Pathé 1910
Olive Fremstad: - Liebestod, 1913
Lilly Hafgren - Liebestod, 1911
Helene Wildbrunn - Libestod, 1919
Che dite... Ci riusciamo a reperire qualcuno di questi frammenti in mp3?
Salutoni e grazie,
Matteo