VARIE: cantanti "desaparecidos"

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VARIE: cantanti "desaparecidos"

Messaggioda Milady » mar 26 feb 2008, 18:54

Carissimi,
sono iscritta da poco al vostro Forum: elegante, moderato anche nelle discussioni più accese, e molto istruttivo: vedo che ho tante cose da imparare e sono proprio contenta.
Riascoltando vecchie incisioni,ho risentito le voci di DANO RAFFANTI ( Barbiere di Siviglia) e LUIGI MORINO(Pirata), che, a diverso titolo, mi colpirono moltissimo ai tempi delle incisioni da me citate.
Poi non ne ho più sentito parlare.
Debbo dire che per ragioni di lavoro ho dovuto limitare il tempo da dedicare alla mia passione per la lirica, ma mi chiedo : cosa ne è stato di qulle brillantissime promesse?
Cosa ha portato al loro declino, anzi ,direi proprio, se non vado errata, sparizione?
Vi chiedo scusa, casomai aveste già trattato questo argomento, ma sono curiosa, perché , forse la storia queste meteore (anche sopranili) può essere un interessante argomento di discussione e di riflessione.
Scusatemi ancora e grazie
Milady
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Re: METEORE TENORILI

Messaggioda Pruun » mar 26 feb 2008, 20:12

Credo tu intenda Giuseppe Morino (non Luigi :wink: ) ma su di lui so dirti abbastanza poco, tranne che in tempi recenti ha vissuto una triste esperienza perché è stato denunciato per molestie da una sua allieva... se fosse lui colpevole o lei in vena di protagonismo non saprei dirtelo, ma la notizia è abbastanza nota.

Su Raffanti va detto che aveva una delle più splendide voci tenorili mai sentite, ma lì influì molto la paura (anzi l'autentico terrore) che il nostro aveva del palcoscenico: strano vero? A sentirlo così spavaldo come Rodrigo o Almaviva non si direbbe, eppure credo che questa insicurezza lo abbia rovinato.
Lo ascoltai in una, credo, delle sue ultime apparizioni nel Giulietta e Romeo di Vaccaj a Jesi nel 1996 (esiste il Cd Bongiovanni) e lo ricordo piuttosto disastrato.
Ma forse qualcun'altro ne sa più di me.

Ciao!
G.
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Re: METEORE TENORILI

Messaggioda Alberich » mar 26 feb 2008, 22:27

Per quel pochissimo che ho potuto ascoltare sono stati due grandissimi tenori. E' un vero peccato che si siano persi per strada, perchè avrebbero potuto fare grandi cose.
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desaparecidos?

Messaggioda liebelei » mer 28 mag 2008, 13:59

Mi vengono in mente tre cantanti,ma ricordo solo il nome di una di loro: Rosetta Pizzo,splendida Gilda- e migliore in campo-nel Rigoletto maceratese dell'estate 1973 con Milnes e Pavarotti.
Che fine ha fatto?
Gli altri due li ho sentiti -tenore e soprano - in un Pirata televisivo di una decina d'anni fa,ascoltato in una casa di un paziente,ma a giochi incominciati (ossia a meta' del "Si vincemmo" di Ernesto).Lei imitava soprattutto nel timbro la Callas,lui aveva una estensione incredibile.Non ho potuto sapere chi fossero,ma almeno li' erano bravi.Tra tutti i nomi letti recentemente nella mia full immersion,non mi sembra di averli trovati,e comunque erano italiani.Soprano e tenore of course.
Qualcuno ne sa qualcosa? Grazie anticipate :D
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Re: desaparecidos?

Messaggioda Tucidide » mer 28 mag 2008, 14:20

Conosco solo di nome Rosetta Pizzo (so che ha inciso sul finire degli anni 70 La gazza ladra, se non ricordo male).

Quanto ai due cantanti del Pirata, tui riferisci con ogni probabilità a Lucia Aliberti e Giuseppe Morino, che foruno portagonisti di un Pirata a Martina Franca nel 1987.
La Aliberti, come dici giustamente, si faceva notare soprattutto in virtù di una ostentata imitazione della Callas, e gode tuttora di discreta fama.
Morino è un caso a sé nella storia dell'opera. Divenne famoso dopo essersi messo nelle mani di Celletti, che gli sistemò l'emissione in un modo tale da farlo diventare un cantante assai strano. Aveva una strordinaria capacità di salire agli acuti, mantenendo la gola larga e la posizione di maschera, ma un appoggio non perfetto sul fiato portava ad un costante vibrato stretto, che lo rendeva talvolta simile ad una capretta. Celletti, ovviamente, lo idolatrò definendolo l'unico cantante che potesse fregiarsi del titolo di tenore romantico. Altri critici storsero il naso, definendolo una sorta di esperimento non perfettamente riuscito. In sostanza, Celletti aveva cercato di ricreare un cantante di vecchia scuola, ed in effetti non si può dire che non ci fosse riuscito. Morino non è peggiore di molti cantanti di cui possediamo testimonianze discografiche d'inizio XX secolo.
Probabilmente ha ragione da vendere MatMarazzi: il gusto del pubblico per il suono evolve. Morino nei primi decenni del Novecento sarebbe stato assolutamente normale, un tenore di buono o discreto livello, uguale a tanti altri.
Negli anni 80 e 90 sembrava un marziano, era totalmente "altro" rispetto al gusto che si era andato formando dal secondo dopoguerra in poi.
Io personalmente non vado matto per Morino, anche per via di una mia idiosincrasia per il vibrato caprino, ma posso capire chi lo adorava. Non capisco invece chi volle bollarlo come una specie di fenomeno da baraccone, un clone di cantante dell'Ottocento oltretutto mal riuscito. Niente di tutto questo: Morino era un cantante degno di rispetto, semplicemente, era assolutamente IMPROPONIBILE quel tipo di canto in quel periodo.
Un altro tenore che risentì di questo problema è William Matteuzzi, tenore canarino dall'emissione quasi sopranile, acutissimo e chiarissimo. E' uno dei miei cantanti preferiti, ma capisco perfettamente chi non poteva digerirlo. Per altro, se simile era l'approccio tecnico, almeno Matteuzzi si riscattava con un fraseggio moderno e simpatico, laddove Morino, integerrimo nel suo approccio stilistico, stava arroccato ad un accento aulico ed aristocratico, che contribuiva a farlo suonare démodé.

(tutto questo sproloquio su Morino... poi magari non era nemmeno lui... :D )

Saluti
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Re: desaparecidos?

Messaggioda liebelei » ven 30 mag 2008, 10:39

Vatti a immaginare che pure li' c'entrava Celletti....Non sapevo nemmeno che facesse il direttore artistico laggiu'.Veramente non sapevo neppure che fosse morto.
Grazie molte,comunque.L'ho scaricato stanotte in P2P quel Pirata.Con la sua caprinita' e' comunque un tenore interessante da sentire.Le registrazioni che avevo io di quest'opera,compresa quella della Carnegie Hall con la Callas,fanno orrore,se si eccettua la giovane Caballe'.
Stavo pensando pure a chi potrebbe cantare oggi Ernesto e Gualtiero,specialmente il secondo.A tempo suo non ce n'erano,e mai mi e' riuscito di sentire il Corelli della Scala.Oggi? Florez? E poi?
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Re: desaparecidos?

Messaggioda Tucidide » ven 30 mag 2008, 11:22

Come Gualtiero, mi han detto bene di José Bros, tenore che qualche anno fa suonava davvero troppo nasale, ma che adesso pare essersi messo abbastanza a posto, e sfrutta una notevole estensione in acuto e sovracuto.
Sinceramente, non credo che la mancanza fonografica di un Gualtiero di Corelli sia così incolmabile: sarebbe di sicuro interessante sentirlo, ma di certo assisteremmo ad una messe di tagli paurosa... e così son buoni tutti! :D
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Re: desaparecidos?

Messaggioda dottorcajus » ven 30 mag 2008, 12:51

Tucidide ha scritto:Come Gualtiero, mi han detto bene di José Bros, tenore che qualche anno fa suonava davvero troppo nasale, ma che adesso pare essersi messo abbastanza a posto, e sfrutta una notevole estensione in acuto e sovracuto.
Sinceramente, non credo che la mancanza fonografica di un Gualtiero di Corelli sia così incolmabile: sarebbe di sicuro interessante sentirlo, ma di certo assisteremmo ad una messe di tagli paurosa... e così son buoni tutti! :D


Purtroppo micro-Bros è restato nasale e minuscolo.
Morino ho avuto modo di ascoltarlo prima e dopo la cura Celletti.
In entrambi i casi si poteva notare una intonazione perigliosa, più evidente nel periodo ante-Celletti. Successivamente ascoltarlo suscitava involontaria ironia tanto i suoni risultavano strani alle nostre orecchie mal avvezze al canto arcaico. Se gli Ugonotti furono quasi disastrosi (la contemporanea presenza della Katia nazionale contribuì abbastanza) anche se in ogni caso meritevoli di plauso per l'operazione recupero, il bergamasco Gianni di Parigi fu migliore.
Su Matteuzzi, anche lui ascoltato in teatro, ma solo quando era impossibile evitarlo, posso solo dire che incarna alla perfezione il prototipo di voce che non vorrei mai ascoltare in teatro e che invece oggi va tanto di moda. Era micro-voce in tutto con annesso fraseggio monotono. Ricordo una Figlia del Reggimento con la Serra dove si faceva fatica a distinguere le due micro-voci. Gli riconosco una certa superficiale simpatia ma, gusto personale, non riesco a tollerare i micro-cantanti.
Roberto
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Re: desaparecidos?

Messaggioda Milady » sab 28 giu 2008, 18:05

Cari amici,
non cacciatemi , please,da questo interessantissimo forum . Lo confesso, Morino mi piaceva molto , -lo ascoltai solo nel Pirata e nella Lucia di Lammermoor- aveva un timbro antico, tutto particolare e una ascesa agli acuti , anche a fior di labbro,fuori del comune.
Non mi sembrava neppure affetto da un vibrato caprineggiante. Mi dava l'impressione di una voce venuta da un altro secolo, non giudicabile secondo i normali parametri.I vibrati che sento oggi nella normale routine? no comment.
Però chiedevo notizie di una bellissima cantante ungherese Silvia SASS: non so più niente di lei.
potreste darmi qualche informazione sula sua carriera e sulla sua voce?Mi sembrava dotatissima, anche se con vari problemi tecnici...
Grazie ancora
Milady
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Re: desaparecidos?

Messaggioda marco » sab 28 giu 2008, 18:24

chiedevo notizie di una bellissima cantante ungherese Silvia SASS:


mi risulta che abbia fatto una signora carriera per tutti gli anni '70 e parte degli '80, ci sono anche alcune registrazioni ufficiali (ad esempio è splendida nello Stiffelio con Carreras), penso abbia avuto un declino abbastanza precoce, anche se in patria credo abbia cantato ancora dopo il termine della sua carriera internazionale
ho visto sue foto recenti come membro di giuria in concorsi di canto, ne deduco che si dedichi all'insegnamento
Marco
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Re: desaparecidos?

Messaggioda liebelei » mer 02 lug 2008, 4:13

Vista - piu' che sentita : quella sera aveva cantato male - a fine 72.
Bellissima,ma bellissima davvero.Portamento assolutamente regale.
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Re: VARIE: cantanti "desaparecidos"

Messaggioda Rodrigo » mar 30 set 2008, 21:56

Forse vado leggermente fuori tema, ma preferisco non aprire altri topic. Cosa ne pensate di questi due (giovani) cantanti: il soprano Katia Pellegrino e il baritono Claudio Sgura. Io ho avuto modo di sentirli tutti e due, anche se in opere diverse, e mi sembravano promettenti.
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Re: VARIE: cantanti "desaparecidos"

Messaggioda MatMarazzi » mer 01 ott 2008, 11:04

Rodrigo ha scritto:Forse vado leggermente fuori tema, ma preferisco non aprire altri topic. Cosa ne pensate di questi due (giovani) cantanti: il soprano Katia Pellegrino e il baritono Claudio Sgura. Io ho avuto modo di sentirli tutti e due, anche se in opere diverse, e mi sembravano promettenti.


Sgura l'abbiamo mancato di poco, io e Maugham, nella nostra ultima trasferta Wanderer.
Si alternava al Covent Garden nel ruolo di Rance con ....Silvano Carroli, la cui mostruosa prestazione ci è invece toccato subire.
Poiché la recensione dello spettacolo spetta all'amico Maugham preferirei non aggiungere altro.

La Pellegrino devo averla vista da qualche parte, ma ora non ricordo.

Perché non ci racconti in cosa li hai sentiti e come ti sono parsi?

Salutoni,
Mat

PS: non c'è problema ad aprire nuovi trhead! Se ci sono argomenti nuovi fallo pure.
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Re: VARIE: cantanti "desaparecidos"

Messaggioda Maugham » mer 01 ott 2008, 11:17

MatMarazzi ha scritto: Sgura l'abbiamo mancato di poco, io e Maugham, nella nostra ultima trasferta Wanderer.
Si alternava al Covent Garden nel ruolo di Rance con ....Silvano Carroli, la cui mostruosa prestazione ci è invece toccato subire.


Secondo me è andata così.
Spacchettando l'allestimento di Faggioni del 77 si sono ritrovati, dietro una sequoia di cartapesta, dimenticato in magazzino, il Rance dell'epoca. :)

Ciao
Willie
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Re: VARIE: cantanti "desaparecidos"

Messaggioda Rodrigo » gio 02 ott 2008, 21:09

Katia Pellegrino l'ho sentita 5 o 6 anni fa in Norma - tra l'altro dirigeva Campori -a Brescia e mi aveva fatto una buona impressione tanto è vero che mi sono stupito nel non sentirla più.

Sgura, che ha solo 34 anni, l'ho ascoltato in Macbeth lo scorso anno a Cremona (era una produzione dell'ASLICO) in coppia con Susan Neves. Mi ha impressionato per la voce molto robusta e sicura e per la presenza scenica: è fisicamente molto prestante e occhio e croce supera il metro e novanta.
Il suo Macbeth era a suo modo originale, pochissimo tormentato e, anzi, gagliardo e pugnace. Anche il canto era intonato su un volume tendenzialmente sul mf-f, ma credo che fosse una voluta coerenza con la lettura del personaggio in chiave per così dire giovanile.
Mi aveva colpito anche il colore molto scuro della voce; poi ho scoperto che si qualifica come bass-baritono e e mi sono tornati i conti.
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