Samuel Ramey

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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Luca » dom 09 mar 2008, 13:29

Ho pressoché tutte le edizioni del Mefistofele (compresi i 3 live del giovane Ghiaurov anni 65-66) eccetto quella con Christoff (che è un cantante che non amo) . Circa Neri: la voce è imponente, però l'interprete è uniforme e poi non mi pare molto rifinito come invece lo è Siepi in studio con Tebaldi e Del Monaco e il live con Poggi e la Broggini. Ecco ilm quartetto dei grandi Mefistofele (De Angelis, Siepi, Ghiaurrov - anni 60 - e Ramey).

Salutoni domenicali.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda VGobbi » dom 09 mar 2008, 18:57

Personalmente a me il Mefistofele di Neri mi fa letteralmente impazzire. Un vocione immenso, nero come la pece che sembra davvero pervenire dagli inferi e che ben si adatta ad un personaggio cosi' maledetto come quello tratteggiato da Boito, assai differente da quello di un Berlioz o di un Gounod. Se mi consentite, non vedo spazio nella scrittura boitiana ad una caratterizzazione di surfurea morbidezza, di fraseggio mobile e variegato. Il Diavolo boitiano e' statico, imponente, autorevole che fa del povero Faust il suo manichino. Neri s'impone, non dialoga. Neri soggioga la platea. La sua inerzia interpretativa ben si confa' ad un personaggio dopo tutto monocorde come quello di Boito. De Angelis e' troppo "immascherato" preoccupato piu' della sua linea vocale che del personaggio. Siepi si crogiola del suo inarrivabile timbro. Ghiaurov sulla falsariga di Siepi e con mezzi meno doviziosi. Ramey e' un peso piuma per un ruolo che poco si confa' alle sua innate doti vocali ma sopra tutto interpretative.

Un altro grande Mefistofele, seppur possiedo solo la romanza "Ecco il mondo" e' quello di Pigorov. Se qualcuno e' interessato e se mi ricordo come si fa, provero' a postarlo. Piccola postilla : e' cantato in russo. :oops:
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Calaf » dom 09 mar 2008, 21:09

VGobbi ha scritto:Personalmente a me il Mefistofele di Neri mi fa letteralmente impazzire. Un vocione immenso, nero come la pece che sembra davvero pervenire dagli inferi e che ben si adatta ad un personaggio cosi' maledetto come quello tratteggiato da Boito, assai differente da quello di un Berlioz o di un Gounod. Se mi consentite, non vedo spazio nella scrittura boitiana ad una caratterizzazione di surfurea morbidezza, di fraseggio mobile e variegato. Il Diavolo boitiano e' statico, imponente, autorevole che fa del povero Faust il suo manichino. Neri s'impone, non dialoga. Neri soggioga la platea. La sua inerzia interpretativa ben si confa' ad un personaggio dopo tutto monocorde come quello di Boito. De Angelis e' troppo "immascherato" preoccupato piu' della sua linea vocale che del personaggio. Siepi si crogiola del suo inarrivabile timbro. Ghiaurov sulla falsariga di Siepi e con mezzi meno doviziosi. Ramey e' un peso piuma per un ruolo che poco si confa' alle sua innate doti vocali ma sopra tutto interpretative.



A me è sufficiente che un cantante si senta bene, cosa che a Ramey non faceva proprio difetto; della vociona, soprattutto se a corto di musicalità e di gusto, non me ne faccio niente. Per questo come Mefistofele amo pochissimo Neri, ma è anche vero che trovo Siepi sin troppo elegante e restio a lasciarsi andare, talvolta quasi imbarazzato nel gestire questo diavolone. De Angelis aveva voce e tecnica da vendere ma l'espressività sconfina talvolta in un birignao lontano dal nostro modo di sentire. Per cui i Mefistofele che alla fine preferisco sono il primo Ghiaurov (soprattutto nell'edizione scaligera con Gavazzeni), una forza della natura che deborda spesso e volentieri in sintonia con la direzione fiammeggiante del direttore bergamasco, e Ramey appunto (ascoltato anche dal vivo a Firenze); carismatico in scena, si lascia andare senza remore e coglie bene il carattere grottesco, naif del personaggio, a sostegno della tesi che il nostro Samuel eccellesse nella definizione di caratteri estroversi e vitali.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Alberich » dom 09 mar 2008, 22:42

MatMarazzi ha scritto:Non so che dire... è possibile.
Condivido pienamente gli sbadigli nei ruoli "non suoi", ma non capisco bene a cosa ti riferisci quando parli dei ruoli "suoi".
Per esempio, in Attila e Maometto II o Mustafà o anche Mefistofele tu dove trovi che sia alterno?
A proposito, chi lo ha visto recentemente a Genova nel Billy Budd? Non riesco davvero a immaginarmi come possa interpretare un ruolo così negativo (e poco credibile) come Claggart.

Salutoni
Mat


Mi riferivo ad alcuni suoi recital, che - da grande fan di Ramey - mi hanno lasciato con l'amaro in bocca. Sparo a caso, perchè non ho modo di ricercarli e verificare, ma il suo recital di arie rossiniane (diretto da Ferro per la Teldec, se non erro) alterna un ottimo Assur con un pessimo Dandini e un pessimo Haly. Mentre mi pare di ricordare un deprimente CD di duetti con Hampson (grande delusione, visto che amo molto entrambi).
Saluti
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Calaf » dom 09 mar 2008, 23:12

MatMarazzi ha scritto:A proposito, chi lo ha visto recentemente a Genova nel Billy Budd? Non riesco davvero a immaginarmi come possa interpretare un ruolo così negativo (e poco credibile) come Claggart.



Non mi colpì da nessun punto di vista...anche meno disinvolto del solito in scena.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda MatMarazzi » lun 10 mar 2008, 11:25

Calaf ha scritto:

Non mi colpì da nessun punto di vista...anche meno disinvolto del solito in scena.[/quote]

:) Era quel che sospettavo!
Grazie mille della conferma!

Salutoni,
Mat

PER VIT:
MUOVITI A POSTARE PIGOROV NEL MEFISTOFELE!!!! :evil: :D
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda MatMarazzi » lun 10 mar 2008, 11:53

Alberich ha scritto:[
Mi riferivo ad alcuni suoi recital, che - da grande fan di Ramey - mi hanno lasciato con l'amaro in bocca. Sparo a caso, perchè non ho modo di ricercarli e verificare, ma il suo recital di arie rossiniane (diretto da Ferro per la Teldec, se non erro) alterna un ottimo Assur con un pessimo Dandini e un pessimo Haly.


Quindi Dandini e Haly! :)
Be' mi fa quasi piacere che non ti sia piaciuto in questi ruoli.
Perché confermerebbe la tesi di una disposizione per personaggi "out-sider", che vengono da lontano a portare tra noi "vecchi europei" la loro irriflessa e semplice vitalità.
Ti dirò che io ho trovato al limite del noioso persino il suo "Mosé" (anche se dopo aver visto Raimondi in questo ruolo, avrei portato Ramey sugli allori!) :)

Salutoni
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda VGobbi » lun 10 mar 2008, 20:45

MatMarazzi ha scritto:PER VIT:
MUOVITI A POSTARE PIGOROV NEL MEFISTOFELE!!!! :evil: :D

Eccoti accontentato : Ecco il mondo (in russo) - Pigorov

Naturalmente voglio un commento del Mefistofele pigoroviano, oltre dell'integrale (ben due) lasciati da Neri. Tu Mat che ne pensi?
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Alberich » lun 10 mar 2008, 20:51

Non sono Mat, ma rispondo anche io: del Mefistofele di Neri ho ascoltato alcuni brani e non ho avuto nessuna voglia di continuare. :D
Pigorov, invece, me lo ascolto volentierissimo appena ho tempo!
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Luca » lun 10 mar 2008, 23:15

Ho ascoltato Pigorov (ma il thread non era su Ramey ?) e lo trovo monumentale nel suono e molto vicino per il timbro e certe movenze attoriali al nostro De Angelis. Però... è un Boris che ha sbagliato direzione... Bellissimo davvero l'accompagnamento orchestrale !

Saluti, Luca.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda MatMarazzi » sab 15 mar 2008, 11:23

VGobbi ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Naturalmente voglio un commento del Mefistofele pigoroviano, oltre dell'integrale (ben due) lasciati da Neri. Tu Mat che ne pensi?


Ho sentito una sola volta Neri nel Mefistofele.
Me lo fece ascoltare un ragazzo di Ferrara, grande ammiratore di Neri.
Non mi dispiacque, lo ammetto. La voce era tonante e il gusto più sorvegliato di quel che temessi.
Ma continua a sembrarmi un modo un po' troppo domestico di interpretare la concentrazione del male.
Ho la sensazione che Neri, come altri famosi bassi, non si renda conto della portata culturale e antropologica di un ruolo come Mefistofele, specie nell'opera di Boito.
Ecco perché, nonostante sia in minoranza, io stravedo per il "fischio" di Chaliapine.
E' cantato "strano", non ci sono i gravi, la pronuncia è assurda, ok... eppure...
Eppure si avverte qualcosa di immenso agitarsi dietro di lui, qualcosa di imperscrutabile, che si avrebbe paura a guardare negli occhi.
Io torno a dire che non si dovrebbe cantare un ruolo semplicemente perché "si hanno tutte le note".

Venendo a Pigorov, conoscevo già la registrazione (me l'avevi procurata tu).
Lo trovo poderoso vocalmente, splendidamente e sinistramente accompagnato (ha ragionissimo Luca), ma forse più spettacolare che terrorizzante.
Però si tratta comunque di una registrazione elettrizzante, almeno per me.
Grazie Vit.

Salutoni
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda VGobbi » sab 15 mar 2008, 13:57

Confesso che siamo andando un po' fuori tema, ma e' un discorso che m'intriga assai per lasciarlo cadere.

Riprendo, appositamente, questa frase scritta dal nostro Matteo :
MatMarazzi ha scritto:PS: in un articolo nell'ultimo numero di "Opera" di Londra, la Dessay dichiara il suo amore per Nick Shadow di Strawinsky e il rimpianto di non essere un basso per cantarlo. Il male, afferma, è tanto più vero, quanto più è perdente.
E così dicendo ha enucleato una delle maggiori verità sul "puro Male": la sconfitta congenita, cosa che ben pochi interpreti di Mefistofele (per tornare a quel che si dice in altro thread) hanno capito.

Oltre ovviamente Chaliapin, chi nel dopoguerra fino al giorno d'oggi, ha incarnato il "puro Male" interpretando il Mefistofele boitiano? E chi potrebbe in futuro essere un Mefistofele credibile?

Grazie per la risposta.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Luca » sab 15 mar 2008, 18:43

Lo ha eseguito Furlanetto recentemente a Palermo con la regia di del Monaco e ne hanno detto mirabilia (cf. L'Opera Marzo 2008, pp. 12ss). Però personalmente, tra quelli di oggi, preferisco Scandiuzzi.

Saluti, Luca.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda liebelei » mar 27 mag 2008, 1:00

Il povero ibernato ,pensate voi,ha scoperto Samuel Ramey nel novembre 2007. Attualmente rappresenta la mia scoperta piu' sconvolgente.Mi si dice molto spesso che in teatro la sua voce rispetto ad altri predecessori sia meno tonante.
Non me ne frega niente,e' bravissimo.Non vorrei dire fesserie,ma credo rappresenti l'incarnazione del basso cantante dei tempi antichi.In piu' ha una attitudine al virtuosismo assolutamente incredibile.
Pero' canta secondo le regole,non e' vero? :D :D :D Assoluto dominio della respirazione,precisione geometrica nel passaggio di registro,settore acuto impeccabile e suoni timbratissimi.Usa la "maschera" in maniera impressionante.
Tecnicamente e' provvedutissimo.Ma siccome su sta terra niente e' perfetto,ecco che mi capita tra le mani un bruttissimo "Ella giammai m'amo'" Comunque,parce sepultis,un fenomeno.
A modo suo e' un fenomeno pure Merritt,che a me e' piaciuto moltissimo.Ai tempi miei tenori in grado di accostarsi a simili tessiture non ce n'erano.Neanche Kraus e Gedda.Un caposcuola pure lui.
Detto cio',taccio di Rockwell Blake che mi pare la Tetrazzini.
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Re: Samuel Ramey

Messaggioda Alberich » mar 27 mag 2008, 1:10

Io Ramey in teatro l'ho visto. Rispetto ai suoi predecessori non so. Rispetto a bassi suoi coevi sicuramente era poco "tonante". Ma la voce era comunque potente e passava benissimo (davvero benissimo). Qualche decibel in più o in meno, tutto sommato, è ben poca cosa.
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