Anche io ho trovato splendido il backstage su Isabeau.
E curiosissimi tanti dettagli dell'articolo di Roberto, a partire da quella tenera ammissione del "complesso" che i nostri operisti della giovane scuola dovevano provare per le orchestrazioni ben diversamente ambiziose d'oltralpe...
i "vari" Debussy e Strauss
.
Anche io poi ho trovato molto interessante la composizione del primo cast, in particolare il fatto che la Farneti fosse la creatrice del role-titre (o forse nemmeno tanto considerato che la Bellincioni fu la prima Santuzza)
Checché ne dica Roberto
, io ne traggo la conferma che, almeno fino alla prima guerra mondiale, potenza di voce e intensità drammatica non erano sinonimi!
A proposito della strepitosa cronologia (Roberto, sei unico!!!) chi sarebbe questa Linda Farneti che praticamente, dopo la prima recita, assume il controllo dell'opera?
Era sempre la Maria con un nome d'arte o era un'altra che casualmente aveva lo stesso cognome?
Inoltre volevo chiederti se l'assenza nella tua lista di rappresentazioni in traduzione tedesca o francese è dovuta a una tua scelta di campo o davvero l'opera non ha circolato in germania e in francia.
A parte queste curiosità, mi hanno colpito moltissimo alcune presenze inattese almeno per me, come la giovane Muzio e persino la Turner!
Purtroppo per me, non conosco l'80% dei nomi di quella lista: e allora mi chiedo... cosa si aspetta a pubblicare anche le incisioni promesse?
Quali sarebbero questi problemi "tecnici" che non sono ancora stati risolti?
Ah... una domanda che rivolgo a tutti.
se si fosse dovuto allestire Isabeau nel dopoguerra (so che la fece la Pobbe), voi chi avreste scritturato?
Che ne avreste detto della Bumbry?
Salutoni
Matteo