Lucia di Lammermoor (Donizetti)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Messaggioda MatMarazzi » gio 11 ott 2007, 12:21

stecca ha scritto:però dire che dopo una più che ventennale esperienza una certezza me la sono fatta: se Donzelli dice che una ha cantato male.... è vero


Amen! :)
Ora possiamo smettere di discutere su cos'è il canto e l'opera...
Tanto abbiamo trovato la fonte della verità! :)

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ragazzi... vi prego! :D sto male...
E io che credevo che il nostro tempo avesse smarrito il senso dell'umorismo! :D

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Messaggioda stecca » gio 11 ott 2007, 12:44

Ritengo che la corretezza della emissione e più in generale la correttezza della tecnica del canto sia solo una seppure importante delle tante componenti che determinano una grande interpretazione o anche un grande artista, ragion per cui non condivido affatto questa tua chiosa perchè dire che un tale ha cantato in modo corretto o meno non esaurisce affatto il dibattito su una interpretazione che può ben, anzi deve.... esetendersi a ben altre valutazioni.
Tanto per fare un esempio è fuori di dubbio che una Cuberli eseguisse Amenaide di Tancredi in modo vocalmente impeccabile e che invece parecchie mende tecniche si rintracciassero nella esecuzione del medesimo ruolo da parte della Ricciarelli, ciò non toglie che per qualcheduno potesse essere più eloquente o anche solo più suggestiva o suadente la seconda.....tu stesso che tanto ami Leyla Gencer potrai ben comprendere che da un punto di vista meramente vocale sia imparagonabile il suo canto a quello di una Devia, eppure possiamo concordare entrambi sul fatto che la prima emozioni e la seconda no...
quindi dire che Donzelli sappia distinguere un canto corretto da uno meno non gli attribuisce affatto l'ultima parola su una interpretazione....
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Messaggioda MatMarazzi » gio 11 ott 2007, 12:57

Caro Stecca,
io ho detto tante volte (ma proprio tante, c'è persino un thread che è stato aperto mesi fa al proposito) che per me non esiste il canto "corretto" e quello "scorretto": esistono tante scuole di canto avallate dal pubblico attraverso i tempi (ognuna con le sue carratteristiche tecniche, con i suoi obbiettivi, anche con i suoi limiti).
Affermare che una di queste sia quella "corretta" (e le altre centomila sbagliate) è un chimera facilona e rassicurante, purtroppo difesa da certe fragili scuole critiche nostrane, molto amata da certo pubblico che ama i concetti semplici, e che ha portato e porta al misconiscemento di intere scuole di interpreti, di leggendarie tradizioni storiche e alla cattiva valutazione persino di quei cantanti che (in teoria) apparterrebbero alla lista dei "corretti".

Quindi l'approccio vociologico (chiamiamolo così, con simpatia) è a mio parere non solo lontanissimo dall'evocare "la verità" del giudizio, ma anzi è il più sbagliato, ingenuo, infondato.
Ovviamente parlo di approccio.

stecca ha scritto:tu stesso che tanto ami Leyla Gencer potrai ben comprendere che da un punto di vista meramente vocale sia imparagonabile il suo canto a quello di una Devia,


E io dovrei convenire con una frase del genere?
Dovrei paragonare una vocalità dalle possibilità sconfinate, dai chiaroscuri disarmanti, dalle filature acrobatiche, capace di passare dalla declamazione violente di Angelo di Fuoco agli abbandoni belcantistici di Lucia di Lammermoor, a quel mucchietto di due o tre belle notine (non poi tutte così belle) in cui a mia opinione si esaurisce il canto della Devia?
Proprio questo, stecca, è un buon esempio per me di come si possa assolutamente sbagliare un approccio critico a una tecnica vocale.

quindi dire che Donzelli sappia distinguere un canto corretto da uno meno non gli attribuisce affatto l'ultima parola su una interpretazione..

Con tutto il rispetto per Donzelli e le sue idee (e ovviamente per chi dà loro credito), le opinioni di tutti mi interessano, ma a nessuno attribuisco nè la prima nè l'ultima parola, tantomeno a Donzelli e soprattutto se si parla di vocalità.
Mi spiace non concordare con te.

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Messaggioda stecca » gio 11 ott 2007, 16:54

MatMarazzi ha scritto:

.

stecca ha scritto:tu stesso che tanto ami Leyla Gencer potrai ben comprendere che da un punto di vista meramente vocale sia imparagonabile il suo canto a quello di una Devia,


E io dovrei convenire con una frase del genere?
Dovrei paragonare una vocalità dalle possibilità sconfinate, dai chiaroscuri disarmanti, dalle filature acrobatiche, capace di passare dalla declamazione violente di Angelo di Fuoco agli abbandoni belcantistici di Lucia di Lammermoor, a quel mucchietto di due o tre belle notine (non poi tutte così belle) in cui a mia opinione si esaurisce il canto della Devia?
Proprio questo, stecca, è un buon esempio per me di come si possa assolutamente sbagliare un approccio critico a una tecnica vocale.


Mi spiace non concordare con te.

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No Matteo, non devi "convenire" tu o altri beninteso giacchè quanto ho detto in punto canto è semplicemente una gran banalitàproprio perchè....oggettiva....

Tutto il resto concerne la fantasia della interprete appunto i chiaroscuri, la violenza della declamazione, i mutamenti di accento etc. etc. ma sono altra cosa rispetto alla emissione, tra l'altro le due cantanti in assoluto seppur per ragioni diverse più straordinarie del dopoguerra (parlo ovviamente di Callas e Sutherland) erano maestre assolute di tecnica e di corretta emissione, sostegno, proiezione, copertura etc. etc.ma questo è altro paio di maniche, rimaniamo pure al più ristretto ambito Gencer-Devia....o appunto Dessay o Gruberova
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Messaggioda MatMarazzi » gio 11 ott 2007, 17:38

stecca ha scritto:giacchè quanto ho detto in punto canto è semplicemente una gran banalitàproprio perchè....oggettiva....


Eh, no! caro mio! :)
C'è una bella differenza fra una gran banalità e un dato oggettivo.
Un differenza ENORME! :)

Se vuoi puoi provare a riflettere sul fatto che un chiaroscuo, così come un trillo non sono espressioni della personalità.
Sono suoni, realizzabili (o non realizzabili) con espedienti tecnici.
C'è chi li sa fare e chi no.
La Gencer non era speciale nei trilli; la Devia non potrebbe mai fare un chiaroscuro nemmeno nella vasca da bagno.
Se vuoi poui riflettere su queste cose, altrimenti puoi evitarlo e continuare a credere alla tecnica corretta e a quella scorretta.
...è sicuramente più facile.

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Messaggioda Pruun » sab 20 ott 2007, 22:50

Ho sentito la Lucia del Met e devo dire di esserne rimasto molto deluso.
Non nego che, potendola vedere, molte cose si saranno perdonate alla Dessay, ma la grande partecipazione nel canto non può essere una scusa per una prestazione ai limiti dell'accettabile.

L'urlo nella pazzia, secondo me, è un obbrobrio e punto. Nulla, né il momento scenico, né la scrittura musicale, né, tantomeno, un'analisi dei movimenti dei folli (vai a sapé che se sarà inventata per giustificarlo :D ) lo giustificano: evitabile e basta e Levine DOVEVA impuntarsi per vietarlo...

in fondo è sempre la vecchia regola: non sempre se sei così coinvolto riesci a coinvolgere... che peccato! E lo dico da ammiratore della Dessay, anche dell'ultima Dessay...
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Lucia di Lammermoor (Donizetti)

Messaggioda mustafà86 » ven 09 nov 2007, 12:27

Buongiorno a tutti.volevo rendervi partecipi dello spettacolo visto a pavia venerdì 26 ottobre.
spettacolo abbastanza mediocre per i seguenti punti :
-tenore di bella voce ma non poco in affanno nelll'ultima scena
-enrico:assolutamente improbabile con effettacci strappa-applausi(brutta la voce seppure potente)
-raimondo e alisa: bravino il primo e efficace la seconda
-regia insensata:l'ambientazione era da traviata zeffirelliana con parecchi errori(il coro brinda all'annuncio della morte di lucia prima dell'arioso del basso)
-direttore amante dei tagli e un pò chiassoso anche se al pubblico è piaciuto(forse sono troppo severo)
ma lucia...Lei si che è stata interpretata ,come raramente si sente nei teatri di provincia, dal soprano Jessica Pratt.Una bella ragazza di 29 anni australiana -figlia d'arte-(suo padre dovrebbe essere un famoso tenore di sidney ma non ho trovato nulla a riguardo)e oggi allieva di renata scotto.Interpreta un lucia intimista, lacerata da un dolore interiore reso plateale da un recitazione priva dei tipici eccessi da lucie indiavolate e vaganti senza logica per il palcoscenico!!!!una recitazione resa non tanto dai movimenti del corpo quanto dalla mimica facciale!!!per quanto riguarda la voce, la ragazza mi ha lasciato entusiasta: voce corposa agile potente e abile nelle mezzevoci e abile nei pianissimi.Una cosa mi ha colpito:i sovracuti.Sebbene non sia un amante dei mi bemolli e delle cantanti tutte mi bemolli e niente più, le sue note acute volavano nel teatro limpide e cristalline:un suono perfettamente girato come solo dalla Devia (la regina della tecnica a mio avviso) avevo sentito.Mi auguro presto di risentire Jessica Pratt dal vivo.E lo auguro a tutti voi.
un salutone a tutti da MUSTAFA'
P.s.siccome è la mia prima recensione pubblicata sul forum invoco la vostra pietà nei giudizi su quanto ho scritto.
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Messaggioda MatMarazzi » ven 09 nov 2007, 12:59

P.s.siccome è la mia prima recensione pubblicata sul forum invoco la vostra pietà nei giudizi su quanto ho scritto.


:lol: :lol:
Anzi, ti ringraziamo moltissimo!
E speriamo che tu condivida con noi tante altre esperienze come questa.
Interessante quello che dici su Jessica Pratt.
Sarò curioso di sentirla a mia volta.

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Re: LUCIA.....circuito lirico lombardo

Messaggioda PQYD » ven 09 nov 2007, 21:46

mustafà86 ha scritto:ma lucia...Lei si che è stata interpretata ,come raramente si sente nei teatri di provincia, dal soprano Jessica Pratt.Una bella ragazza di 29 anni australiana -figlia d'arte-(suo padre dovrebbe essere un famoso tenore di sidney ma non ho trovato nulla a riguardo)e oggi allieva di renata scotto.Interpreta un lucia intimista, lacerata da un dolore interiore reso plateale da un recitazione priva dei tipici eccessi da lucie indiavolate e vaganti senza logica per il palcoscenico!!!!una recitazione resa non tanto dai movimenti del corpo quanto dalla mimica facciale!!!per quanto riguarda la voce, la ragazza mi ha lasciato entusiasta: voce corposa agile potente e abile nelle mezzevoci e abile nei pianissimi.Una cosa mi ha colpito:i sovracuti.Sebbene non sia un amante dei mi bemolli e delle cantanti tutte mi bemolli e niente più, le sue note acute volavano nel teatro limpide e cristalline:un suono perfettamente girato come solo dalla Devia (la regina della tecnica a mio avviso) avevo sentito.Mi auguro presto di risentire Jessica Pratt dal vivo.E lo auguro a tutti voi.


Ho visto questa Lucia a Cremona.
La Pratt è una delle cose migliori che siano capitate al Belcanto da un bel pezzo a questa parte. Se riuscirà a "irrobustire" i centri senza perdere i sovracuti (che sono autentiche folgori; la voce, che in sé non è grande, si fa, su queste note, immensa), avrà di che far tremare non poche colleghe.
E tutto questo avviene, ovviamente, nella vituperata provincia, lontano dai teatri che contano.
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Messaggioda teo.emme » sab 10 nov 2007, 15:02

Vidi anche io quella Lucia, proprio a Cremona e la sera della prima rimasi folgorato dalla Pratt. Era tanto che non ascoltavo nel belcanto una voce come la sua... Ne ho parlato e scritto. La Pratt è un soprano da tenere d'occhio. Secondo me è oggi la voce più interessante ed emozionante di questo repertorio. Naturalmente i grandi teatri non se ne sono neppure accorti, nella loro ansia di rincorrere il "nome" e spesso la fama non si abbina a qualità, ma poco importa quando si hanno schiere di critici e giornali compiacenti, o pubblici plaudenti a prescindere...

Tornando alla Pratt, vi invito ad ascoltarla, in quella Lucia, se è ancora in giro (anche se il resto, oltre a lei, è da buttare). E speriamo che i teatri e le agenzie si accorgano di questo fenomeno, e non lo sprechino con ruoli non adatti alla sua voce. Il belcanto è il suo terreno.
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Messaggioda dottorcajus » sab 10 nov 2007, 18:56

Non vorrei sbagliare ma facendo un giro su operashare credo di averla vista nel cast della Rondine fatta a Sidney nel 2006 dove cantava un piccolissimo ruolo. Se qualcuno può far ascoltare questa Lucia farebbe contento un curioso.
Roberto
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Lucia di Lammermoor (Donizetti)

Messaggioda walpurgys » ven 07 mar 2008, 13:07

Vista la recita del 29:

Grande, grandissima Jessica Pratt!
Se all'inizio era giustamente cauta, a partire dal duetto con Edgardo si è letteralmente scatenata.
Voce limpidissima, dalla coloratura facile e sicura, quando sale diventa più corposa e luminosa, ma ha anche nei gravi è timbratissima.
L'interpretazione sensibilissima, misurata e coinvolgente ha stregato il pubblico!
Una prova maiuscola e giustamente accolta da una oceanica ovazione alla fine della "Pazzia" interrotta solo da Allemandi .
Per il resto Allemandi dirige dignitosamente, alternando enfasi eccessive a eccessive freddezze, ma nulla di speciale; l'Edgardo di Giacomo Patti ha un timbro che lascia perplessi, molto prossimo a Topo Gigio, non eccelle a livello di fraseggio, ma almeno ha un buon squillo; molto bravo Massimo Cavaletti che inizia malamente cantando in fortissimo una specie di Compar Alfio, ma a partire dal secondo atto in poi si riprende donando una interpretazione incisiva e carismatica, forse troppo esteriore, ma ha dalla sua parte una voce bella, sicura e potente; buona l'interpretazione di Oren Gradus nel ruolo di Raimondo anche se quando saliva perdeva sicurezza negli acuti; lo "sposino" di Ivan Magri' aveva la voce di gran lunga migliore di Edgardo ed ha dato il giusto risalto al suo ruolo meritandosi il plauso del pubblico cosi' come Elena Borin e l'infido Normanno di Francesco Denaro (purtroppo è stata tagliata la scena in cui Raimondo lo accusa di essere la causa di tutte le sventure della vicenda).
Allestimento che ha dalla sua parte 2 bellissime scene:
lo scontro Lucia-Enrico ed il successivo intervento di Raimondo e la scena della follia.
Molto belle ed evocative le luci...tutto il resto con quei cubi e quei costumi faidatè era un pò :shock: :? ma si fa di necessità virtù.
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Herrlichste Maid!
Dir Treuen dank' ich
heiligen Trost!...''
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Re: Lucia di Lammermoor a Bologna

Messaggioda Alberich » ven 07 mar 2008, 13:33

walpurgys ha scritto: (purtroppo è stata tagliata la scena in cui Raimondo lo accusa di essere la causa di tutte le sventure della vicenda)

Questa è una cosa che mi manda fuori.
Capisco (in realtà no...però comprendo) tagliare la lunga aria di Raimondo (Cedi, cedi) e tutta la scena. Si può accettare che taglino la scena della torre, se i cantanti non ce la fanno a reggere tutta l'opera (ma allora cambiate cast...). Ma perchè tagliare quelle poche battute è proprio un mistero! :evil:
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Lucia al Met 8-3-2008: Dessay

Messaggioda pbagnoli » dom 09 mar 2008, 21:44

Oggi me la sono scaricata da OS (ebbene sì: è tornata la connessione a Internet grazie all'eccellente servizio di Mclink) e me la sto ascoltando.
Personalmente trovo che Nat Dessay sia una delle pochissime a rendere l'ambivalenza di questo personaggio fondamentale della drammaturgia ottocentesca.
Infatti, accanto al ferreo dominio tecnico (una di quelle cose che, al pari dell'andare in bicicletta, non si dimenticano mai) che, pure, l'accomunerebbe a una qualunque delle cantanti che si cimentano abitualmente con questo repertorio, c'è ben presente un'ansia febbrile che fa trascolorare continuamente dall'immaturità della ragazzina alla follia della donna diventata adulta troppo presto.
Da questo punto di vista, mi sembra che il suo Regnava nel silenzio sia virtualmente perfetto e, dopo tante devia...zioni dalla retta via (tutte all'insegno della sovrana indifferenza espressiva), si sentiva proprio la necessità di qualcuno che rimettesse le cose al loro posto.
Tra l'altro, anche la direzione (di un sostituto, a quanto ne so: Levine era probabilmente indisposto) non è niente male quanto a tensione emotiva.
Filianoti l'avevo sentito alla Scala nel Luglio 2006: qui mi lascia un po' freddino. Il duetto, però, non è niente male: caldo, appassionato, ben cantato da entrambi gli interpreti.
Il baritono per ora l'ho sentito solo nella cavatina, e non è male

So tuttavia che, nonostante gli entusiasmi degli americani, dalle nostre parti sono rimasti alquanto sconcertati. Per quanto ho ascoltato sinora non capisco perché, a meno che gli atti successivi non facciano sentire autentici disastri.
Chi l'ha ascoltata?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Lucia al Met 8-3-2008: Dessay

Messaggioda Pruun » dom 09 mar 2008, 23:05

Io... e non mi sono mai sentito così in disaccordo! :wink:
La Dessay saprebbe anche cantare, se non fosse una pazza assoluta come interprete e rovinasse tutto con intemperanze assolutamente eccessive che, oltretutto incidono sulla resa vocale (senti come è mal cantato "Spargi d'amaro pianto")... e quell'urlo a metà pazzia? Ma che siamo in Cavalleria? (Io mi tengo la Devia :wink: altro che inespressiva!! Ad averne di inespressive come la Devia...)
Filianoti mi è parso un macello e così tutto il resto del cast e la direzione...
Ma davvero ti è piaciuta quella roba di ieri? :cry: :cry:
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