Carmen: interpreti

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Re: La Carmen di Sinopoli

Messaggioda MatMarazzi » lun 14 mag 2007, 10:06

Luca ha scritto:E' da menzionare nella discografia generale di quest'opera la presenza della Georghiu come Micaela e come Carmen.


E' vero! Nella discografia c'è solo lei a passare dall'una all'altra.
Vi vengono in mente altri esempi, tratti dalla storia teatrale?
A me vengono in mente solo le spudorate, come la Ricciarelli (che ha fatto Carmen a Tokyo) e... manco a dirlo... Frau Silja! ehehehe...
Qualcun'altra?

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Messaggioda Luca » lun 14 mag 2007, 14:09

A me vengono in mente solo le spudorate, come la Ricciarelli (che ha fatto Carmen a Tokyo).
Qualcun'altra?
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FRENI: da Nannetta (con la Tebaldi come Alice alla fine degli anni '50) ad Alice (e la possiamo perdonare), ma poi .... l'incommensurabile CABALLE': Liù con la Nilsson a Buenos Aires e poi Turandot a Parigi (e qui il perdono è "mooolto" condizionato), poi in disco con la Sutherland e poi con la Freni. E sempre la señora è stata Norma e Adalgisa (con la Cossotto prima e con la Sutherland poi). E altri casi potrebbero ancor esserci !

Per la Ricciarelli: è il registro basso per fare Carmen dove lo trovava ?
Mi viene in mente una battutaccia, ma ......... sorvolo......

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Messaggioda pbagnoli » lun 14 mag 2007, 16:19

Credo che Matteo alludesse solo al passaggio Micaela :arrow: Carmen
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Messaggioda MatMarazzi » mar 15 mag 2007, 8:23

pbagnoli ha scritto:Credo che Matteo alludesse solo al passaggio Micaela :arrow: Carmen


Infatti.
Non c'è dubbio che Lilli Lehmann abbia cantato Carmen (è stata l'opera del suo debutto al Met nel 1885), ma credo di aver letto da qualche parte che avesse cantato pure Micaela nei suoi anni da soprano leggero in Germania... Ho provato a cercare su Internet ma non ho trovato riscontri...


Luca ha scritto:Per la Ricciarelli: e il registro basso per fare Carmen dove lo trovava ? Mi viene in mente una battutaccia, ma ......... sorvolo......


Olè! :)

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Carmen.

Messaggioda VGobbi » sab 01 dic 2007, 12:55

Invogliato dalla lettura di un bel saggio, anche se non di facile lettura (confesso che in non pochi punti mi e' stato di difficile comprensione :? ), della Susan McClary sulla Carmen (fa parte della collana edita dalla casa editrice Rugginenti nella collana "Dentrolopera" e di cui proprio il capolavoro di Bizet costituisce il primo numero), mi son riascoltato l'opera. L'edizione e' un live da Vienna, precisamente dalla sala del Grosser Saal, dell'8 ottobre del 1954. Dalle foto sembra che sia stata eseguita in forma di concerto, ma non ne sono assolutamente sicuro. Il cast da pelle d'oca, in primis la Carmen della Simionato ed il Don Jose' di Gedda, senza trascurare la Micaela della Gueden e l'Escamillo di Roux. Tra i comprimari la presenza lussosissima della Sciutti, di Del Signore, di Carlin e Sordello. Direzione fantasmagorica, come e' nel suo stile, di Karajan che a capo dei fratelli poveri della Wiener Symphoniker, li trasforma nel classico passaggio da brutti anatroccoli a splendidi cigni. Inutile sottolineare l'unita' d'intenti e lo splendido suono in cui il direttore salisburghese riesce a tirar fuori dall'orchestra, senza dimenticare una scienza dell'accompagnamento di trascinante vitalita' che pochi direttori possiedono. Cito come esempi preclari il tappeto sonoro preparato dal direttore austriaco nelle due romanze della Carmen, ovverossia l' "Habanera" e la "Seguidilla". E che dire del preludio del primo atto, di joie de vivre incontenibile ma anche di raccolta quanto intrattenibile passione sfoggiata nel tema del "Toreador".

La Carmen della Simionato e' vocalmente impeccabile quanto emotivamente partecipe. Sensuale nell' "Habanera", sfrontata nella "Seguidilla", provocante nel "Tra la la" (nel secondo atto, accompagnata dal suono delle nacchere), glaciale nella scena delle carte, voluttuosa e testarda - autentica femme fatale - nel duetto finale dell'ultimo atto. Insomma mille voci per un personaggio difficilissimo da rendere credibile.
Ma la piacevolissima sorpresa e' stato il Don Jose' di Gedda. Spesse volte, almen per quanto mi riguarda, l'ho sempre trovato di una freddezza, direi quasi nordica. Tecnica vocale impareggiabile a fronte di una partecipazione emotiva prossima allo zero. Non e' il caso di questa perfomance, il quale trascinato dalla musica scatenata di un travolgente Karajan, il tenore svedese si lascia ipnotizzare dalla carica erotica della Simionato, oltre che dalla musica bizetiana. La sua esecuzione della "Romanza del fiore" e' un autentico paradigma per molti cantanti, capace di smorzare il difficilissimo "a toi" nella chiusa finale. Un Don Jose' che ci commuove della sua sofferenza, delle sue pene d'amore. E confesso che non ci avrei scommesso un centesimo sulla capacita' di Gedda di saperci impietosire.
Altra interprete algida e' la Micaela della Gueden, interprete raffinatissima ed insuperabile nelle creature straussiane, quanto poco credibile in personaggi veri ed umani, ma in un contesto del genere e' come cercare il classico pelo nell'uovo. E cosi' a me questa Micaela garba lo stesso e molto.
Resta l'Escamillo di Roux, eccelente cantante, ed ancor piu' superbo se si trova a cantare il repertorio francese. Il suo Escamillo e' decisamente meno vacuo e vanesio, piu' degno rivale o piu' uomo, se volete, nell'affrontare il nemico Don Jose'.

Ritornando al saggio, dimenticavo, rimette in discussione certe mie preferenze su chi e come dovrebbe essere interpretata la Carmen. E mi sembra di capire come la Berganza possa apparire, per alcuni forumisti, indigesta o per lo meno inappropriata caratterialmente per affrontare il ruolo tratteggiato dal sublime Bizet. Temo che probabilmente non hanno del tutto torto.
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Messaggioda stecca » ven 14 dic 2007, 23:59

Opera popolarissima ma difficilissima, l'hanno cantata in tante ma pochissime sono le carmen storiche, e vale anche seppure meno per Don Josè mentre di Micaele ovviamente ne trovi a bizzeffe ed anche di discreti Esamilli.
Personalmente live nessuna di quelle che ho visto mi ha sodddisfatto...sfarzosa vocalmente ma del tutto inadeguata la Obratsowa di tanti anni fa, sempre intensa e suggestiva ma vocalmente mal messa la Verret della inaugurazione con Abbado e pessima per mio conto la Baltsa, sul resto e sul dopo taccio....belle donne magari ma quanto a voce velo pietoso.
Ricorrendo dunque al CD trovo ancora oggi straordinaria la Carmen in bianco e nero della Callas e di una sensualità sconvolgente la Price di Karajan e lì finiscono le mie Carmen di riferimento. Quanto a Josè invece ho avuto la fortuna di vedere e sentire Domingo e mi basta e avanza, straordinario soprattutto nel terzo e quarto, Carreras non era neppure paragonabile.
Ovvio che sia Gedda che Corelli siano per diverse ragioni notevolissimi.
La Micaela della Freni è un capolavoro anche se l'aria in sè e per sè per mio conto trova il suo culmine nella meravigliosa incisione della Caballè del 1971 nel recital di opere francesi dirette da Giovanninetti (ove si trova anche quella Luoise da fiaba).
Bravissimo il Raimondi da me visto in scala forse complessivamente parlando anche da un punto di vista scenico il migliore Escamillo di sempre.
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Messaggioda dottorcajus » sab 15 dic 2007, 0:26

Ho visto anche io la produzione della Scala con il duo Verret/Domingo e Baltsa/Carreras. Vinse facilmente la prima coppia, pur senza entusiasmarmi particolarmente. La Verrett era invero piuttosto usurata ma sempre interessante. Domingo, come sempre generoso, ma, come sempre, non ricchissimo di colori vocali, ti lascia soddisfatto nella sicurezza di quello che sicuramente ascolterai (ovviamente in quegli anni). Baltsa/Carreras erano improponibili e decisamente inefficaci.
Le altre esperienze teatrali sono state senza infamia e senza particolari lodi.
Roberto
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Messaggioda pbagnoli » dom 16 dic 2007, 19:48

Si dice tanto male del povero Carreras (che io, però, non ho avuto la fortuna di vedere a teatro), ma le sue testimonianze registrate del ruolo sono - a mio modo di vedere - interessanti.
Dei cantanti moderni è l'unico che smorza il si bemolle dell'aria del fiore.
Il suo personaggio è uno sconfitto, certo, ma sempre col sorriso mesto e malinconico.
Mi sembra che ci sia sempre uno sforzo di cercare una via autonoma di resa del personaggio.

Quanto alla Baltsa, certo, oggi è facile maramaldeggiarla, ma lo ha fatto veramente dappertutto e con una padronanza del personaggio che non può essere sottovalutata.
Non è la mia Carmen ideale - non lo è mai stata - ma sono sempre sensibile ai fenomeni di massa, e lei lo è stata, eccome.
D'altra parte, rifiuto decisamente l'intellettualoide tratteggiata dalla Berganza, d'una antipatia sovrumana lontana le mille miglia dai personaggi creati da altre interpreti storiche.
Anch'io sono dalle parti della Callas, mentre sono forse meno entusiasta di una cantante per cui solitamente faccio follie, come Leontyne Price (ma il medium è ben poco entusiasmante: Corelli, Freni e Merrill fanno molto bozzetto e poco Bizet).
In tempi recenti mi sembra che la Storia sia stata segnata dal personaggio creato da Maria Ewing.
A teatro recentemente ho visto la Gertseva - che mi ha lasciato piuttosto freddino - accompagnata da Fraccaro, che farei ascoltare a coloro che rimangono perplessi da Carreras... :?
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Messaggioda Luca » dom 16 dic 2007, 23:47

La mia edizione preferita di Carmen se si parla di disco è quella diretta da Fruhbeck De Burgos con Bumbry, Freni Vickers e Diaz. Metto Vickers al di sopra di ogni Carreras (per me sempre scadente) e Fraccaro (non ne parliamo...), la Freni è la Micaela per antonomasia (e chi altrimenti ?) e la Bumbry coniuga l'intelligenza dialettica della Callas con il timbro sensuale della parte.
Di quest'ultima ho visto anche una recita (con Luchetti e la Sighele) molti anni fa a Verona e devo dire era una grandissima Carmen nonostante l'età non più verdissima.

Saluti, Luca.
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Messaggioda dottorcajus » lun 17 dic 2007, 16:20

pbagnoli ha scritto:Si dice tanto male del povero Carreras (che io, però, non ho avuto la fortuna di vedere a teatro), ma le sue testimonianze registrate del ruolo sono - a mio modo di vedere - interessanti.
Dei cantanti moderni è l'unico che smorza il si bemolle dell'aria del fiore.
Il suo personaggio è uno sconfitto, certo, ma sempre col sorriso mesto e malinconico.
Mi sembra che ci sia sempre uno sforzo di cercare una via autonoma di resa del personaggio.

Quanto alla Baltsa, certo, oggi è facile maramaldeggiarla, ma lo ha fatto veramente dappertutto e con una padronanza del personaggio che non può essere sottovalutata.
Non è la mia Carmen ideale - non lo è mai stata - ma sono sempre sensibile ai fenomeni di massa, e lei lo è stata, eccome.
D'altra parte, rifiuto decisamente l'intellettualoide tratteggiata dalla Berganza, d'una antipatia sovrumana lontana le mille miglia dai personaggi creati da altre interpreti storiche.
Anch'io sono dalle parti della Callas, mentre sono forse meno entusiasta di una cantante per cui solitamente faccio follie, come Leontyne Price (ma il medium è ben poco entusiasmante: Corelli, Freni e Merrill fanno molto bozzetto e poco Bizet).
In tempi recenti mi sembra che la Storia sia stata segnata dal personaggio creato da Maria Ewing.
A teatro recentemente ho visto la Gertseva - che mi ha lasciato piuttosto freddino - accompagnata da Fraccaro, che farei ascoltare a coloro che rimangono perplessi da Carreras... :?


In teatro ho visto più volte Carreras e sempre mi è sembrato lo stesso (diverse le condizioni vocali e sempre bella la voce). Se negli anni settanta mi sembrava sempre e comunque un cantante dalla facile comunicativa e niente più, successivamente mi suonava falso. Voleva sempre fare la voce che non aveva. Nella Carmen in oggetto tentò la smorzata risolta in un penoso falsetto. Certo sempre e comunque meglio degli inerti che circolano oggi fra i tenori italiani. Perlomeno in scena Carreras si faceva notare.
Non ho mai amato l'essere sopra le righe della Baltsa che ricordo. Certo anche per lei si parla di anni fa e tutto oggi dovrebbe essere sottoposto a rivisitazione ma (i miei grandi limiti) non riesco a farla attraverso il disco o il dvd, la devo rivedere in teatro. Sempre nella Carmen in oggetto fu veramente penosa la scena della Sequidilla che la nostra volle intepretare abbandonando le tradizionali nacchere. Al suo posto usò dei cocci di vaso con risultati alquanto sconcertanti sia per l'evidente impossibilità di riprodurre il suono caratteristico delle nacchere sia per l'incapacità della nostra di andare a tempo.
Fu veramente comica.
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Messaggioda Pruun » lun 17 dic 2007, 16:46

Le mie Carmen sono Price, Callas, Berganza e la Migenes Johnson del film di Rosi, straordinaria.
In particolare condivido poco le critiche alla Berganza: trovo invece che la sua Carmen abbia un'impronta sensuale e malinconica del tutto inedita, che ne fa un personaggio assai intrigante, almeno per me.
La Migenes è stratosferica e sensualissima...

Ah! Dimenticavo Maria Ewig, magnetica e disinvolta, ma la conosco solo nel video londinese con Lima e la Vaduva, che trovo davvero bello nel suo complesso.
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Messaggioda gustav » mer 13 feb 2008, 0:15

Voi cosa ne pensate della Troyanos nella "Carmen di Solti" e se è vero che fu preferita alla Verrett?
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Messaggioda stecca » mer 13 feb 2008, 0:32

gustav ha scritto:Voi cosa ne pensate della Troyanos nella "Carmen di Solti" e se è vero che fu preferita alla Verrett?


vale il parallelo caballè-Cotrubas, indovina la Verret quale è ???
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Messaggioda teo.emme » mer 13 feb 2008, 1:06

gustav ha scritto:Voi cosa ne pensate della Troyanos nella "Carmen di Solti" e se è vero che fu preferita alla Verrett?


Lessi da qualche parte che in realtà la preferenza fu "causa di forza maggiore"...
teo.emme
 

Messaggioda Pruun » mer 13 feb 2008, 17:37

stecca ha scritto:
gustav ha scritto:Voi cosa ne pensate della Troyanos nella "Carmen di Solti" e se è vero che fu preferita alla Verrett?


vale il parallelo caballè-Cotrubas, indovina la Verret quale è ???


Ma dai stecca, nemmeno la Troyanos? A me piace molto ma conosco quell'incisione solo da una selezione... :oops:
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