Impostazione iper-romantica di tradizione alla Furtwangler o iper-analitica stile The Others e Sussurri e grida secondo quanto propugnato nella bellissima incisione di Harnoncourt?
Io credo che l'evoluzione esecutiva di quest'opera sia particolarmente ben testimoniata dal disco, che ci fa vedere in modo paradigmatico il cambiamento di prospettiva che ha accompagnato lo scorrere del tempo.
Passare da Hans Hopf a Endrick Wottrich, in quest'ottica, ha un senso ben preciso.
E le scene della Gola del Lupo testimoniate da queste due esecuzioni non potrebbero essere più diverse di così, eppure entrambe sono diversamente affascinanti.
Io, appassionato di film horror dell'ultima generazione, quelli dove non si vede una goccia di sangue proprio in stile The Others, inevitabilmente scelgo Harnoncourt come modello di quello che vorrei fosse l'evoluzione del teatro d'opera, ma chiaramente ascolto ogni tanto la vecchia edizione di Furt, perché le operazioni nostalgia hanno sempre il loro fascino.
E voi?