Fra le righe dei libretti

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Il Falstaff di Verdi/Boito: l'opera dell'ingiuria melodica

Messaggioda Leporello » ven 11 mag 2007, 12:30

Ho comprato da poco un Falstaff diretto da M. Rossi nel '49, con un cast d'eccezione: Taddei, Carteri, Paghiughi, Pini, Renzi...

Ascoltando quest'opera per l'ennesima volta sono rimasto come folgorato da una impressione: Falstaff è un'opera in cui è messa in musica una quantità enorme di improperi, canzonature, ingiurie e quant'altro.

Il III atto ne è l'emblema ed il momento più significativo, ma nel corso dell'opera non è che ne manchino di questi "splendidi" appellativi.

Copio dal libretto i momenti più evidenti... e giudicate voi stessi.

Atto I scena I
Falstaff
Vatti con Dio.
Sta zitto o avrai le beffe;
quest'é il consiglio mio.

[…]

Pistola
(a Falstaff, dignitosamente brandendo la scopa)
Padron, chiedo di battermi
con quest'arma di legno.
(al Dr.Cajus con forza)
Vi smentisco!

Dr.Cajus
Bifolco! tu parli a un gentiluomo!

Pistola
Gonzo!

Dr.Cajus
Pezzente!

Pistola
Bestia!

Dr.Cajus
Can!

Pistola
Vil!

Dr.Cajus
Spauracchio!

Pistola
Gnomo!

Dr.Cajus
Germoglio di mandragora!

[…]

Falstaff
[…] (rivolto a Pistola e Bardolfo)
L'Onore!
Ladri! Voi state ligi all'onor vostro, voi!
Cloache d'ignominia, […]
E voi, coi vostri cenci
e coll'occhiata torta
da gatto pardo e i fetidi sghignazzi
avete a scorta
il vostro Onor! Che onore?!

Atto I scena II
[…]

Alice
(rivolgendosi ora all'una, ora all'altra,
tutte in crocchio cinguettando.)
Quell'otre, quel tino!
Quel Re delle pance,
Ci ha ancora le ciance
Del bel vagheggino.
E l'olio gli sgocciola
Dall'adipe unticcio
E ancor ei ne snocciola
La strofa e il bisticcio!
Lasciam ch'ei le pronte
Sue ciarle ne spifferi;
Farà come i pifferi
Che sceser dal monte.
Vedrai che, se abbindolo
Quel grosso compar,
Più lesto d'un guindolo
Lo faccio girar.

Quickly
(ad Alice)
Quell'uomo é un cannone!
Se scoppia, ci spaccia.
Colui, se l'abbraccia,
Ti schiaccia Giunone.
Ma certo si spappola.
Quel mostro a tuo cenno
E corre alla trappola
E perde il suo senno.

[…]

Quickly
(ora ad Alice, ora a Nannetta, ora a Meg)
Un flutto in tempesta
Gittò sulla rena
Di Windsor codesta
Vorace balena.
Ma qui non ha spazio
Da farsi più pingue;
Ne fecer già strazio
Le vostre tre lingue.

[…]

Dr.Cajus
(a Ford)
E' un ribaldo, un furbo, un ladro,
Un furfante, un turco, un vandalo;

[…]

Alice
E' un bove.

Meg
E' un uom senza fede.

Alice
E' un monte di lardo.

Meg
Non merta clemenza.

Alice
E' un ghiotton che scialacqua
Tutto il suo aver nel cuoco.

[…]

Alice
(trattenendo ancora le altre)
Vedrai che quell'epa
Terribile e tronfia
Si gonfia.

Alice, Nannetta
Si gonfia.

Alice, Meg, Quickly, Nannetta
Si gonfia e poi crepa.

[…]

Falstaff
Il diavolo
Se lo porti all'inferno
con Menelao suo avolo!
Vedrai! Te lo cornifico netto!
se mi frastorna
Gli sparo una girandola
di botte sulle corna!
Quel Messer Ford é un bue!

[…]

Nannetta
Mio padre...
(scoppiando in lacrime)
Vuole ch'io mi mariti al Dr.Cajo!!

Alice
A quel pedante?!

Quickly
Oibò!

Meg
A quel gonzo!

Alice
A quel grullo!

Nannetta
A quel bisavolo!

Atto II scena II
[…]

Ford
Vien fuora! Codardo!
Sugliardo!

Bardolfo, Pistola
(dalla porta di destra, di corsa)
Nessuno!

Ford
(a Bardolfo e Pistola mentre continua a sforzare l'armadio col Dr. Cajus)
Cercatelo ancora!
(Bardolfo e Pistola ritornano subito d'onde erano venuti)
T'arrendi! Scafandro!
(Riesce finalmente ad aprire l'armadio.)
Non c'é!

Dr.Cajus
(aprendo a sua volta la cassapanca)
Vieni fuori!
Non c'é!
(gira per la sala sempre cercando e frugando)
Pappalardo! Beon! Bada a te!

Ford
(come un ossesso aprendo il cassetto del tavolino)
Scagnardo! Falsardo! Briccon!!

Atto III scena II
[…]

Alice, Meg, Nannetta
C'è un uom!

Ford
(che sarà accorso vicino a Falstaff)
Cornuto come un bue!

Pistola
Rotondo come un pomo!

Bardolfo
Grosso come una nave!

Bardolfo, Pistola
(toccando Falstaff col piede)
Alzati, olà!

Falstaff
(alzando la testa)
Portatemi una grue!
Non posso.

Ford
E' troppo grave.

Quickly
E' corrotto!

Le Fate
E' corrotto!

Alice, Nannetta, Meg
E' impuro!

[…]

Dr.Cajus, Ford
Cialtron!

Bardolfo, Pistola
Poltron!

Dr.Cajus, Ford
Ghiotton!

Bardolfo, Pistola
Pancion!

Dr.Cajus, Ford
Beon!

Bardolfo,Pistola
Briccon!

Dr.Cajus, Ford, Bardolfo, Pistola
In ginocchion!

(Lo alzano in quattro e lo obbligano a star ginocchioni.)

Ford
Pancia ritronfia!

Alice
Guancia-rigonfia!

Bardolfo
Sconquassa letti!

Quickly
Spacca-farsetti!

Pistola
Vuota-barili!

Dr.Cajus
Sfianca-giumenti!

Ford
Triplice mento!

Bardolfo,Pistola
Di' che ti penti!

(Bardolfo prende il bastone di Quickly
e dà una bastonata a Falstaff)

Falstaff
Ahi! Ahi! mi pento!

Tutti gli uomini
Uom frodolento!

Falstaff
Ahi! Ahi! mi pento!

Gli Uomini
Uom turbolento!
(Bardolfo riprende il bastone
e colpisce di nuovo Falstaff)

Falstaff
Ahi! Ahi! mi pento!

Gli Uomini
Capron! Scroccon! Spaccon!

Falstaff
Perdon!

Bardolfo
(colla faccia vicinissima
alla faccia di Falstaff)
Riforma la tua vita!

Falstaff
Tu puti d'acquavita.

Le Donne
Domine fallo casto!

Falstaff
Ma salvagli l'addomine.

Le Donne
Domine fallo guasto!

Falstaff
Ma salvagli l'addomine.

Le Donne
Fallo punito Domine!

Falstaff
Ma salvagli l'addomine.

Le Donne
Falle pentito Domine!

Falstaff
Ma salvagli l'addomine

Dr.Cajus,Ford,Bardolfo, Pistola
Globo d'impurità! rispondi.

Falstaff
Ben mi sta.

Dr.Cajus, Ford,Bardolfo, Pistola
Monte d'obesità! rispondi.

Falstaff
Ben mi sta.

Dr.Cajus, Ford, Bardolfo, Pistola
Otre di malvasia! rispondi.

Falstaff
Così sia.

Bardolfo
Re dei panciuti!

Falstaff
Va via, tu puti.

Bardolfo
Re dei cornuti!

Falstaff
Va via, tu puti.

Tutti
(Pistola gli dà un colpo di frusta.)
Furfanteria!

Falstaff
Ahi! Così sia.

Bardolfo
Ed or che il diavol ti porti via!!

(Nella foga del dire gli casca il cappuccio)

Falstaff
(rialzandosi)
Nitro! Catrame! Solfo!!
Riconosco Bardolfo!
(violentissimamente
contro Bardolfo)
Naso vermiglio!
Naso bargiglio!
Puntuta lesina!
Vampa di resina!
Salamandra! Ignis fatuus!
Vecchia alabarda! Stecca
Di sartore! Schidion d'inferno!
Aringa secca!
Vampiro! Basilisco!
Manigoldo! Ladrone!
Ho detto. E se smentisco
Voglio che mi si spacchi il cinturone!!

[…]

Falstaff
Incomincio ad accorgermi
D'esser stato un somaro.

Alice
Un cervo.

Ford
Un bue.

Tutti
(ridendo)
Ah! Ah!

Ford
E un mostro raro!

[…]
_________________

Perchè tutto questo materiale? credo la risposta all'interrogativo sia nel finale d'opera:
Tutto nel mondo é burla.
L'uom é nato burlone,
La fede in cor gli ciurla,
Gli ciurla la ragione.
Tutti gabbati! Irride
L'un l'altro ogni mortal.
Ma ride ben chi ride
La risata final.
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Messaggioda pbagnoli » ven 11 mag 2007, 16:34

E' divertente.
Se il buon Emanuele volesse aiutarci, come sappiamo egli è uno dei più importanti esegeti dell'Arrigo nazionale.
Non ho - ahimè - nemmeno un briciolo delle sue straordinarie competenze in materia, ma penso che possiamo ragionare su questo tema analizzando qualche altro testo dei suoi libretti.

Mefistofele

Ave signor. Perdona se il mio gergo
si lascia un po' da tergo
le superne teodíe del paradiso;
perdona se il mio viso
non porta il raggio che inghirlanda i crini
degli alti cherubini;
perdona se dicendo io corro rischio
di buscar qualche fischio:
il dio piccin della piccina terra
ognor traligna ed erra,
e, al par di grillo saltellante, a caso
spinge fra gli astri il naso,
poi con tenace fatuità superba
fa il suo trillo in erba.
Boriosa polve! Tracotato atòmo!
Fantasia dell'uomo!
E tale il fa quell'ebra illusïone
ch'egli chiama ragione.
Sì, maestro divino, in buio fondo
crolla il padron del mondo,
e non mi dà più il cuor, tanto è fiaccato,
di tentarlo al peccato


(Di tratto in tratto m'è piacevol cosa
vedere il vecchio e dal guastarmi seco
molto mi guardo; è bello udir l'eterno
col diavolo parlar sì umanamente.)


Son lo spirito che nega
sempre, tutto; l'astro, il fior.
Il mio ghigno e la mia bega
turban gli ozi al crëator.
Voglio il nulla e del creato
la ruina universal.
È atmosfera mia vital
ciò che chiamasi peccato,
morte e mal!
Rido e avvento ~ questa sillaba:

«No.»

struggo, tento,
ruggo, sibilo.

«No.»

Mordo, invischio,
fischio! fischio! Fischio!
(fischia violentemente colle dita fra le labbra)


Parte son d'una latèbra
del gran tutto: oscurità.
Son figliuol della tenèbra
che tenèbra tornerà.
S'or la luce usurpa e afferra
il mio scettro a ribellion,
poco andrà la sua tenzon,
v'è sul sole e sulla terra
distruzion!

Rido e avvento ~ questa sillaba:

«No.»

struggo, tento,
ruggo, sibilo.

«No.»

Mordo, invischio,
fischio! fischio! Fischio!


Diluvian le rose
sull'arsa mia testa,
le membra ho corrose
dai raggi e dai fior.
Fuggiam la tempesta
dei chèrubi dôr.
M'assale la mischia
di mille angioletti,
inneggian gli eletti,
ma il reprobo fischia!

(si sprofonda)


La Gioconda

O satana furente, lordo di sangue e fiel,
coll'ira tua demente tu m'hai scagliato in ciel.


Prendi questo velen; e già che forte
tanto mi sembri ne' tuoi detti audaci,
con quelle labbra che succhiaro i baci,
suggi la morte.
La tua condanna confido a te stessa;
non far che mal securo
voler t'arresti la mano perplessa,
non far che il mio pugnal ti percota
e insozzi i lari del tuo sangue impuro.
Scampo non hai.
Odi questa canzon? Morir dovrai
pria ch'essa giunga all'ultima sua nota.


O furibonda iena
che frughi il cimitero!
O maledetta Eumenide,
gelosa della morte,
dimmi ove celi l'angelo
mio dalle guance smorte.
Parla! o in quest'ora lugubre
convien che qui tu muoia...


Otello non mi sembra così foriero di indizi in tal senso, e le mie conoscenze di Nerone non sono particolarmente ferrate.
Ora sarebbe interessante elaborare questo materiale: cosa ne ricaviamo?
E' un portato tipico della Scapigliatura, o è uno stile propriamente boitiano?
Io, per esempio, ho sempre trovato assolutamente coinvolgenti certe cialtronate di Mefistofele, ma ricordo che in altro contesto Emanuele aveva dato a queste "esternazioni" una giusta collocazione.
Mi piacerebbe - lo dico pubblicamente - che Emanuele, autore della biografia dedicata a Joan Sutherland presente sul nostro sito, ci facesse l'onore e il piacere di aiutarci a penetrare un po' meglio l'universo boitiano.
Chissà...
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Re: Il Falstaff di Verdi/Boito: l'opera dell'ingiuria melodi

Messaggioda MatMarazzi » dom 13 mag 2007, 21:08

eheheh... ma che bel thread!
Mi sono divertito moltissimo a leggere questa bella sfilza di insulti "melodici".

Ti ricordi, Gaetano, quando ci siamo ascoltati a casa tua una sequela di secondi atti del Falstaff?

Mi ricordo che ce n'era uno che ci aveva fatto sbellicare...
Tu lo ricordi? Chi era il cantante?
Era Stabile?

salutoni,
Matteo
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Fra le righe dei libretti

Messaggioda Leporello » gio 28 ago 2008, 21:04

In questo pomeriggio, nullafacente, ho deciso di dedicarmi ad un'opera del mio amico Mozart, che ho trascurato molto ultimamente; così, mi siedo al PC e faccio partire il video di COSI FAN TUTTE, con Ludwig, Alva, Janowitz, Prey, diretto da Karl Bohm.

Ho, del video, la medesima impressione del primo ascolto: diretta bene, cantanti abbastanza nella norma... ma qualcosa non mi convince... ho la sensazione di essere su un ferrari che non è sfruttato al meglio delle sue possibilità.

Cmq., al di là di questa soggettivissima esperienza, la cosa di cui volevo parlarvi è questa: nel primo atto, ancor prima di presentare i due amanti travestiti a Despina, è don Alfonso stesso a parlare con la cameriera; dopo averle promesso che ci sarebbe stata "una mancia di 20 scudi se li fai riuscir" nell'impresa, quella replica:

"Non mi dispiace
Questa proposizione.
Ma con quelle buffone... basta, udite:
Son giovani? Son belli? E, sopra tutto,
Hanno una buona borsa
I vostri concorrenti? "

Bene! sarà stato il sorrisetto malizioso che mi ha convinto al di là dei gesti... sarà stato il caldo di quest'oggi... sarà quel che sarà... ma ho avuto come una folgorazione intellettuale... m'è parso, infatti, di cogliere un messaggio cui non avevo mai fatto attenzione: l'ultima domanda è di una ambiguità assoluta!

"Hanno una buona borsa i vostri concorrenti?" non potrebbe avere un significato fallico, priapeo... "già mi capisci" :lol: direbbe don Alfonso... piuttosto che riferirsi al "sacculus" pecuniario (come danno ad intendere i cantanti-attori)?

Io soltanto oggi, ripeto, ho percepito questa sfumatura di significato.

Gaetano T.
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Tucidide » gio 28 ago 2008, 21:14

Da Da Ponte c'è da aspettarsi di tutto... :D
Anche se in questo caso, non saprei... Certo è che la parola borsa, stando al "Dizionario del lessico erotico" UTET, è attestata varie volte con... quel significato: si citano esempi da Lorenzo de' Medici, dall'immancabile Aretino e da nientemeno che Vasari. :shock:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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LORENZO DA PONTE

Messaggioda gustav » sab 30 ago 2008, 18:03

Ecco un piccolo approfondimento su Lorenzo da Ponte:


http://www.rodoni.ch/proscenio/cartello ... ponte.html


Salutoni... :D
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda pbagnoli » sab 30 ago 2008, 21:58

In effetti, il termine "borsa scrotale" non è improprio, ma io non c'avrei pensato...
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda MatMarazzi » mar 02 set 2008, 11:50

pbagnoli ha scritto:In effetti, il termine "borsa scrotale" non è improprio, ma io non c'avrei pensato...


Nemmeno io ci avrei pensato, però sono convinto che Leporello abbia assolutamente ragione.
D'altronde Da Ponte era un grande proprio in questo: non spiattellava su un piatto d'argento le sue porcherie (di cui pure infarciva i libretti), ma le nascondeva bene fra le righe, in modo che solo pochi "illuminati" (come Lep) potessero coglierle.
Il significato vero di "doppio senso" dovrebbe essere questo: non una volgarità mascherata con goffaggine proprio perché tutti la capiscano e ci ridano su(come lo intendiamo oggi) ma un ambiguità effettivamente leggibile a diversi livelli.
Se ci fermiamo al primo, buon per noi! Se l'intuito ci porta al secondo, ...anche meglio! :)

Proprio Lep mi ha illuminato, qualche tempo fa, su una "sospensione" nelle Nozze di Figaro addirittura raggelante.
Più di vent'anni che ascoltavo l'opera e non me ne ero mai accorto!

Perchè non la racconti anche agli altri, Lep?

Salutoni,
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Maugham » mar 02 set 2008, 15:08

MatMarazzi ha scritto: Più di vent'anni che ascoltavo l'opera e non me ne ero mai accorto!


Non so se è la stessa.
Me l'ha fatta notare mia moglie.
Le donne! :roll:

Bartolo:
Avrei pur gusto di dare in moglie la mia serva antica
A chi mi fece un dì rapir la... :oops: ...amica.

E comunque Tottola e Rossini non scherzavano nenache loro nell'Ermione.

Pirro invita Andromaca (modif.) prostrata ad alzarsi e sedersi accanto a lui

Ermione furibonda:

ERMIONE
(alzandosi)
Ed osa tanto
Un avanzo di Troia?

Honni soit qui mal y pense :D
WSM
Ultima modifica di Maugham il mar 02 set 2008, 17:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Ilaria » mar 02 set 2008, 16:43

Maugham ha scritto:
MatMarazzi ha scritto: Più di vent'anni che ascoltavo l'opera e non me ne ero mai accorto!



E comunque Tottola e Rossini non scherzavano nenache loro nell'Ermione.

Pirro invita Ermione prostrata ad alzarsi e sedersi accanto a lui

Ermione furibonda:

ERMIONE
(alzandosi)
Ed osa tanto
Un avanzo di Troia?

Honni soit qui mal y pense :D
WSM


Ti è scappata una svista: Pirro invita Andromaca a sedersi accanto a lui. Se Ermione dicesse di sè quelle parolone, dimostrerebbe di sottostimarsi un po' troppo :wink: :D

Comunque sì, quella è terribile! Non posso credere che Tottola non l'abbia inserita appositamente con un doppio senso. Sarebbe stato di un'ingenuità disarmante in caso contrario...
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Di lauri ornai sue chiome,
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Maugham » mar 02 set 2008, 17:13

Ilaria ha scritto: Ti è scappata una svista: Pirro invita Andromaca a sedersi accanto a lui....


ooops... hai ragione. intendevo Andromaca. adesso correggo.
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Leporello » mar 02 set 2008, 23:18

MatMarazzi ha scritto:[...] Proprio Lep mi ha illuminato, qualche tempo fa, su una "sospensione" nelle Nozze di Figaro addirittura raggelante.
Più di vent'anni che ascoltavo l'opera e non me ne ero mai accorto!

Perchè non la racconti anche agli altri, Lep?

Salutoni,
Mat


Ma certamente; è, anzi, per me un grande onore poterlo fare.

Si tratta delle Nozze... quando, oramai, anche Figaro è uscito di scena -dopo aver cantato "se vuol ballare"-, giungono Marcellina e Bartolo, la prima, al rimprovero del dottore, replica che:

"[...] per romper de' sponsali
più avanzati di questo
bastò spesso un pretesto, ed egli ha meco,
oltre questo contratto, certi impegni...
so io
...basta..."

All'epoca mi chiesi quali potevano essere i "certi impegni" cui fa riferimento Marcellina e di cui, tra l'altro, non sappiamo assolutamente nulla... questa, infatti, è l'unica volta in tutta l'opera in cui si accenna alla cosa.
La mia soluzione all'enigma era questa: che ci stia dietro un tentativo di incesto?

tutto qui!

Gaetano T.
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda MatMarazzi » mer 03 set 2008, 12:53

Leporello ha scritto: egli ha meco,
oltre questo contratto, certi impegni...
so io
...basta..."
.


Fantastico Lep!
Ti ringrazio di aver condiviso questa scoperta anche con gli amici di Operadisc.

Io la trovo raggelante...
Non ci sono altre possibilità di interpretazione.
Fra il disinvolto Figaro e la vecchia serva si sono, nell'allusione di Da Ponte, consumati rapporti di natura per lo meno ambigua in passato.
Questo getta una luce diversa sull'isterica (e finora incomprensibile) gelosia che la bella Susanna prova nei confronti di una vecchietta che da nessun punto di vista potrebbe sembrare una rivale.
Allo stesso modo, ci aiuta a capire come Marcellina possa essere riuscita a strappare al giovane un contratto così strano (non è che tutti i barbieri firmino contratti matrimoniali con le anziane signore...)

Naturalmente la cosa è tanto più orrenda non solo per l'idea che un ragazzo si conceda (evidentemente in cambio di favori e prestiti) a una donna che ...."potrebbe" essere sua madra; ma anche per il fatto che la donna in questione ...è veramente sua madre, come scopriremo in corso d'opera.

Un librettista che arriva ad alludere (ma con incontrovertibile chiarezza) tutto questo, è perfettamente capace di pensare alla borsa come a un riferimento fallico! :)

Salutoni,
Mat

PS: su Tottola, scusatemi, ma continuo a pensare che sia una deliziosa bestialità involontaria! :) I neoclassici erano terribilmente candidi... pensate alle celebri insistenze alfieriane sul "fallo" del marito.
Magari Tucidide potrebbe verificare nelle sue sacre (?) scritture se la parola "Troia" aveva il significato che gli attribuiamo oggi anche ai primi dell'800.
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Tucidide » mer 03 set 2008, 13:45

MatMarazzi ha scritto:Magari Tucidide potrebbe verificare nelle sue sacre (?) scritture se la parola "Troia" aveva il significato che gli attribuiamo oggi anche ai primi dell'800.

Eccome se l'aveva! :D
Il sacro strumento lessicale :D cita attestazioni di questa parola con il significato di "prostituta" o "donna di facili costumi, impudica e dissoluta" fin dal Quattrocento.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: una cosa che non avevo notato... Così fan tutte

Messaggioda Alberich » mer 03 set 2008, 13:55

La troia dovrebbe essere la femmina del maiale, se non erro.
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