VGobbi ha scritto:Il problema e' che non vi garba Gobbi (chiedere a Bagnolo) e stimate la Sutherland (ad esempio in Norma?).
Per quanto riguarda Gobbi puoi chiedere anche a me!
Per quanto riguarda il rapporto con Gobbi-Sutherland, ti ringrazio di aver posto la domanda.
Molti non capiscono l'atteggiamento di Operadisc.
Alcuni scrivono che in questo sito l'interpretazione conta più della tecnica, che noi odiamo chi "canta bene" (intendendo con questa espressione il canto vocalistico della tradizione italiana), e altre assurdità simili.
Il punto è che secondo noi:
1) l'equazione "buona tecnica"-"belcantismo" è falsa. Si può cantare ultra-bene senza essere vocalisti o belcantisti.
2) un tecnica non è meritevole in quanto tale (il tragico errore di celletti) ma lo può essere solo in funzione dei risultati musicali e teatrali a cui si perviene, di volta in volta, col suo tramite.
Pertanto si può essere provetti belcantisti e cantare male; si può essere apertissimi declamatori e cantare benissimo.
Naturalmente può avvenire anche il contrario: essere declamatori e cantare male (secondo me, è il caso di tante cose di Gobbi) o essere super-immascherati vocalisti e cantare bene (è il caso di tante cose della Sutherland).
E con questo credo di aver risposto alla tua domanda.
Ne approfitto anche per dichiarare, a chi non l'avesse capito, che a noi LA TECNICA VOCALE INTERESSA MOLTISSIMO!
Più che a tutti i sedicenti vociologi di questo mondo!
Costoro non si interessano affatto di tecnica... .
Conoscono una manciata di suoni in tutto... (tondi, avanti, i filati... le forcelle): se li ritrovano in un cantante tali e quali gridano al miracolo; altrimenti gridano allo scandalo.
E lì finisce la loro analisi. Bel divertimento!
Ti faccio un esempio: come Wanderer Club abbiamo appena curato, in ben cinque città (Ferrara, Bologna, Ravenna, Udine e Pordenone) un laboratorio d'ascolto dedicato alla Callas.
Bene: abbiamo parlato solo di "suono".
Non di gossip, non di biografia, non di sedute spiritiche con la Malibran, non di tutte le ovvietà che si dicono su di lei.
Abbiamo solo analizzato i suoni, intendendo con questo termine il cammino geniale e avventuroso della Callas verso gli orizzonti proibiti del colorismo vocalico (dal 53-54 in poi)
anche al di fuori del recinto "vocalistico".
Inoltre abbiamo parlato di "ritmo" (l'altro segreto della Callas).
Ritmo e colori; colori e ritmo, ...per tre incontri (tre per ogni città) di due ore l'uno.
E' stato esaltante...
Anche perché FINALMENTE è stato chiaro a tutti come mai una frase della Callas emozioni così profondamente.
Dopo un po' alla gente non interessava più che facesse i mi sopracuti e i sol bemolle greavi... che alternasse le bordate di Turandot e le agilità di Lakmè... La grandezza della Callas, la ragione del suo epocale sconvolgimento, era altrove.
Salutoni
Mat