Tristan und Isolde (Wagner)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Messaggioda walpurgys » mer 12 dic 2007, 17:11

Mihoko Fujimura assieme a Petra Lang e Lioba Braun rappresentano per me le migliori mezzosoprano wagneriane del momento.
La Fujimura ha voce chiara, ambrata estemamente femminile, ma anche morbida e volitiva.
L'ho ascoltata come Fricka, Erda e Waltraute e credo che come Brangaene (che ha inciso nel ''Tristan'' di Pappano) al posto della de Young non avrebbe affatto sfigurato (la sua Suzuki sempre alla Scala a fianco della Cedolins fu molto applaudita) e sarebbe stato un piacere sentirla duettare con la bellissima Isolde della Meier o ascoltarla nel misterioso e notturno canto del 2 atto.
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''O hehrstes Wunder!
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Messaggioda walpurgys » gio 13 dic 2007, 23:16

Ho ascoltato il ''Tristan'' diretto da Salonen:
come ho detto è una direzione pura, pulitissima direi ''onirica''...e compassata.
Nel primo atto sopratutto grazie all'affiatamento tra Heppner e direttore si crea una dimensione molto soffusa, eterea anche freddina a cui fa da contraltare la passionalità e la femminilità di una Meier in stato di grazia, sinuosa e micidiale come un serpente, eppure dolcissima nella nascita dell'amore e formidabile nel seguito.
La stessa atmosfera che si crea nell'attesa del 2 atto, nel canto notturno di Brangaene e nel 3 atto, in cui l'orchestra ondeggia in un soffice e malincnico mare sonoro, mentre (finalmente :wink: ) un pò di romanticismo e carnalità traspare nel duetto amoroso in cui il direttore abbandona la ''mezzavoce'' per lasciarsi guidare dal fraseggio fremente dei protagonisti.
Cupa (e pesantuccia) la direzione all'arrivo di Marke e Melot eccessivaente dilatata nei tempi come pietrificata.
Ottimo Heppner vocalmente, pare completamente assente e torturato nel primo atto, ma scatenato nei duetti d'amore e solo in presenza di Isolde, affiatatissimo con la Meier un Tristano a molti carati.
Brava la Brangaene della Naef dal timbro chiaro e particolare anche se a disagio con gli acuti, ma vibrante, carismatica e sognante nel secondo atto.
In serata ''No'' il buon Rasilainen di cui serbo un bellissimo ricordo come Olandese muscolare e Wotan astratto e sensibile a Parigi con Eschenbach...qui non ce la fa.
Selig tecnicamente un pò :? anche se ha un bel timbro, ma è un Re Marke un pò bieco e rancoroso.
Terribile il Melot urlacchiante ed ingolato di Marco-Buhrmeister (già deludente ed incolore Amfortas a Bayreuth).

Mettendo a confronto Salonen e Barenboim si può notare una cosa:
il primo è dalla parte di Tristano ed è sognante, il secondo parteggia per Isolde ed è sfumato, decadente, romatico, appassionato, disperato.
In Salonen abbiamo un Tristan che si rifugia nei sogni (Isolde come espressione di un'amore desiderato e rappresentazione della propria sessualità repressa, la notte come via di fuga) per sfuggire al mondo vero che non lo comprende o che egli non vuol capire...che è esattamente quanto avveniva nella prima lettura di Barenboim datata 1983 :wink:
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Messaggioda Alberich » ven 14 dic 2007, 15:17

Grazie al ricatto, arma che italia prende sempre più piede (d'altra parte si permette a chi guida un camion o un taxi di violare impunemente le leggi della Repubblica), la mia recita del Tristano è saltata.
Ringrazio i professionalissimi 60 lavoratori della Scala che hanno deciso di buttare nel cesso la credibilità dell'istituzione per cui lavorano e la loro, che hanno deciso di mancare di rispetto agli artisti e ai colleghi del teatro e che hanno deciso di sputare addosso al pubblico.
E' una vergogna, e non si tratta di diritto allo sciopero (sacrosanto), ma di ricatto e meschinità.
Mi vien da vomitare, roba da rispedirgli gli abbonamenti: che ci vadano loro a sentirli suonare.
Spero che Lissner e Barenboim scappino da questa città di merda e vadano a lavorare dove il loro indubbio talento possa emergere, almeno loro che non sono italiani...

p.s. se i moderatori vogliono cancellare, non mi offenderò.
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Caro Alberich...

Messaggioda Maurizio Dania » ven 14 dic 2007, 16:10

e dire che quando ho proposto la pubblicazione di un piccolo "pezzo" in cui scrivevo che la Prima si sarebbe svolta perchè troppi erano gli interessi in ballo ed i denari "arrivati" non erano statali, o regionali, o comunali, ma privati, di Sky e di Artè, il capo redattore mi consigliò di lasciar perdere e di non gettare benzina sul fuoco.
Di quale fuoco si trattasse non lo sapevo allora, non lo seppi e non lo voglio sapere.
Comprendo il tuo disappunto e condivido.
Altro ci sarebbe da scrivere, ad esempio sulle dichiarazioni di Rutelli, che è ministro della Repubblica, oppure sui ringraziamenti del Presidente alle "maestranze", ampiamente documentati il giorno 8 dicembre.
Ciò non ti restituirebbe il Tristano. Rimane l'amarezza e, per la cultura musicale e operistica, forse anche per altre cose, il rimpianto di non essere nati o di non vivere in Svizzera, in Austria, o in Germania.
Libertà va cercando ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta
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Messaggioda pbagnoli » ven 14 dic 2007, 16:39

Alberich ha scritto: Ringrazio i professionalissimi 60 lavoratori della Scala che hanno deciso di buttare nel cesso la credibilità dell'istituzione per cui lavorano e la loro, che hanno deciso di mancare di rispetto agli artisti e ai colleghi del teatro e che hanno deciso di sputare addosso al pubblico.
E' una vergogna, e non si tratta di diritto allo sciopero (sacrosanto), ma di ricatto e meschinità.

Diritto sacrosanto, dici?
Io la penso altrimenti, ma non è questa la sede, anche perché ci siamo fermamente ripromessi di non parlare di politica.

Si tratta di 60 lavoratori sui 700 totali: questi 60 personaggi, inquadrati in un'organizzazione dal fantasioso nome "Apache", possono tenere per lo scroto non solo il teatro (teoricamente) più famoso del mondo, ma anche chi ha messo i propri soldi per uno spettacolo, e magari ha anche rimandato degli appuntamenti per quella data, e comunque non ha altre opportunità di vedere lo spettacolo che - lo ricordiamo, perché è un dato vergognoso - avrà solo 6 repliche in tutto.
Credo che la Scala, che cede al ricatto diventando connivente di questi personaggi, dovrebbe rifondere non solo il costo del biglietto, ma anche i danni morali ai mancati spettatori.
No, non ti censuro Alberich: anch'io ero incazzato nero stamattina quando ho sentito la notizia al "Gazzettino padano"; e dire che non ho nemmeno il biglietto!...
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Messaggioda teo.emme » ven 14 dic 2007, 19:41

pbagnoli ha scritto:
Alberich ha scritto: Ringrazio i professionalissimi 60 lavoratori della Scala che hanno deciso di buttare nel cesso la credibilità dell'istituzione per cui lavorano e la loro, che hanno deciso di mancare di rispetto agli artisti e ai colleghi del teatro e che hanno deciso di sputare addosso al pubblico.
E' una vergogna, e non si tratta di diritto allo sciopero (sacrosanto), ma di ricatto e meschinità.

Diritto sacrosanto, dici?
Io la penso altrimenti, ma non è questa la sede, anche perché ci siamo fermamente ripromessi di non parlare di politica.

Si tratta di 60 lavoratori sui 700 totali: questi 60 personaggi, inquadrati in un'organizzazione dal fantasioso nome "Apache", possono tenere per lo scroto non solo il teatro (teoricamente) più famoso del mondo, ma anche chi ha messo i propri soldi per uno spettacolo, e magari ha anche rimandato degli appuntamenti per quella data, e comunque non ha altre opportunità di vedere lo spettacolo che - lo ricordiamo, perché è un dato vergognoso - avrà solo 6 repliche in tutto.
Credo che la Scala, che cede al ricatto diventando connivente di questi personaggi, dovrebbe rifondere non solo il costo del biglietto, ma anche i danni morali ai mancati spettatori.
No, non ti censuro Alberich: anch'io ero incazzato nero stamattina quando ho sentito la notizia al "Gazzettino padano"; e dire che non ho nemmeno il biglietto!...


Sono completamente d'accordo...e verrebbe voglia di scrivere tante cose (sui tanti soldi e i troppi privilegi di costoro, o sulla selvaggia sindacalizzazione italiana..), ma si arriverebbe a parlare di cose sgradite (a taluni). Comunque più che di politica si parlerebbe di ricatto ed estorsione.

Ps: sarebbe veramente ora di finirla con questa favola del "diritto sacrosanto" e iniziare a parlare di DOVERI!!!!
teo.emme
 

Messaggioda VGobbi » mar 18 dic 2007, 21:19

Ci sara' qualcuno alla recita del 20 dicembre?
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Messaggioda pbagnoli » mar 18 dic 2007, 22:16

VGobbi ha scritto:Ci sara' qualcuno alla recita del 20 dicembre?

Io no, ahimè: non ho il biglietto.
Naturalmente, se vuoi invitare l'amministratore del tuo sito del cuore... 8)
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Messaggioda VGobbi » mar 18 dic 2007, 23:03

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto:Ci sara' qualcuno alla recita del 20 dicembre?

Io no, ahimè: non ho il biglietto.
Naturalmente, se vuoi invitare l'amministratore del tuo sito del cuore... 8)

In che modo? :cry:
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Messaggioda Alberich » mer 19 dic 2007, 2:15

Io cercherò di trovare un posto, ma temo di non riuscire a chiedere vacanza (perchè sono un cretino, in realtà), quindi o si libera un posto, o nisba. E mi perdo del tutto il Tristano.
Comunque sono ancora fiducioso di trovare un buco, non so come, ma se il arma vuole che ad una sfiga segua un colpo di fortuna, giovedì sarò alla Scala......quindi no, non ci sarò.
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Messaggioda ElaineMarley » gio 20 dic 2007, 22:34

...è comparso un biglietto per il Tristano il 2 gennaio (prima era sold out per tutte le date)

Eccolo qua:

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se qualcuno è interessato... ;)

http://www.teatroallascala.org/it/stagi ... stano.html
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Messaggioda Alberich » ven 21 dic 2007, 3:08

Biglietti, ogni tanto, ne appaiono, ma fanno schifo. Piuttosto, oggi scornato e rattristato ho deciso di fare un ultimo tentativo e son passato in biglietteria mezz'ora prima dello spettacolo tornando da lavoro (passo lì tutti i giorni): risultato, sono entrato con 12€. Sono stato in piedi tutto il tempo (ho ceduto il mio seggiolino al cappotto...:D). Comunque posizione centralissima: seconda galleria in linea col direttore, peccato che sia miope, sennò avrei visto tutto perfettamente.
Spettacolo veramente bellissimo, trasfigurato rispetto a quanto sentito in radio,un po' perchè avranno avuto meno tensione (e più riposo, visto lo sciopero), un po' anche perchè la radio accentua tutti i difetti di queste voci (voci spesso un po' pesantucce, qualche sbandamento che dal vivo non da fastidio, contanto le 4 ore di musica, ma che in radio emerge moltissimo, linee vocali a volte un po' traballanti), mentre non fa emergere minimamente i pregi (robustezza, capacità di reggere tutto lo spettacolo, potenza, ecc).
La Meier, che tanto mi deluse come Ortrud, è stata bravissima, con una voce che ancora regge tutta la parte, oltre al ben noto talento di interprete. Salminen è stato bravissimo e commovente. La Deyoung ha fatto un primo atto splendido, peccato per il lied del secondo, che non aveva nulla di notturno e sommesso. Kurwenal bravo (in radio non mi era piaciuto per nulla), malgrando un momento di incertezza ritmica nel primo atto. I comprimari molto bravi. Storey, infine, è stato una sorpresa: voce non sopraffina, ma ha retto tutto, ha cantato meglio della prima, ha interpretato molto di più e ha tentato spesso e volentieri di sfumare e giocare un po' sui "colori". Nulla di trascendentale, ma mi è proprio piaciuto (anche perchè nutrivo grossi dubbi).
Qualche stanchezza per i due protagonisti alla fine del duetto, ma direi che non è proprio un dramma (d'altra parte la mia schiena ha cominciato a cedere ben prima :D).
Su direzione, scene e regia per il momento mi astengo.
In sostanza, uno spettacolo pienissimo di difetti, senza nulla che, preso singolarmente, facesse gridare al miracolo: eppure, nel complesso, uno spettacolo meraviglioso, degno di una vera prima della scala. Personalmente non cerco spettacoli perfetti, ma spettacoli interessanti, belli, che trasmettano qualcosa. E questo, complice un'opera che è difficile render brutta, è stato abbastanza indimenticabile.

(Sono appunti sparsi dopo lo spettacolo, scritti dopo aver lavorato 8 ore, dopo 5 ore e 20 di spettacolo ed aver visto anche l'ultimo film della saga di guerre stellari...quindi domani rileggo e vedo se hanno un capo e una coda :D )
Ultima modifica di Alberich il ven 21 dic 2007, 19:22, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Alberich » ven 21 dic 2007, 3:09

Mi scuso moltissimo con Vittorio, che avrei avuto molto piacere ad incontrare...ma è stata una cosa capitata per caso (ormai avevo rinunciato ad ogni speranza) e quindi non avevo segnato il numero. :oops:
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Messaggioda Alberich » ven 21 dic 2007, 19:35

La frase "un momento di incertezza ritmica nel primo atto" che ho scritto nottetempo, in realtà è un delicato eufemismo: ha fatto proprio un casino (comunque niente di particolarmente importante).

L'orchestra si è comportata bene, ma non certo benissimo: qualche piccola defaillance si è sentita.
La direzione è stata molto buona. Forse ha ragione chi dice che la sensibilità di Barenboim non si sposa molto con Tristano: se penso al suo Parsifal o al Ring si è proprio su un altro piano. Sembra tutto un po' fine a se stesso: bei suoni, belle atmosfere, belle idee, ma non mi ha dato l'idea di aver voluto proporci veramente una visione sua di Tristano e Isotta.
Scene e regia belle, ma non bellissime, in questo simili alla direzione: ben realizzato il tutto, ma nulla di rivoluzionario (beh, dopo il ring che hanno fatto... mica si possono fare miracoli continui!).

Comunque, a freddo, sono soddisfattissimo e contentissimo dello spettacolo (primo Tristano dal vivo), malgrado le pecche.

Approfitto per una postilla: è uno scandalo che la Scala venda a fior di decine di euri biglietti che non andrebbero nemmeno commercializzati. Fino al 12° palco in seconda fila NON si vede e NON si sente (figuriamoci in terza...).
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Messaggioda VGobbi » ven 21 dic 2007, 21:40

Figurati Alberich, non preoccuparti. Sara' per un'altra volta.

Passiamo alla recita del 20. Piu' o meno concordo con quanto espresso da Martino (Alberich). Suoni sfarzosi, tempi lenti e magniloquenti quello propinato dal direttore Barenboim. Forse hai ragione quando affermi che il direttore argentino/israeliano non ha tentato di dare una sua interpretazione personale del dramma. Piu' che altro la sua direzione e' stata quasi uno specchio per le allodole. Pero' confesso che mi ha invero affascinato. Che saro' diventato un'allodola? :oops:

Sul cast, sensazionale la Meier. Isolde storica la sua, capace di raccogliere l'eredita' pesantissima di non poche cantanti del dopoguerra. Una voce che non ha mostrato incertezze, una proprieta' e conoscenza del ruolo che ha del sbalorditivo, una recitazione da premio Oscar. Inarrivabile e senz'altro la punta di diamante della serata. Su Storey, rispetto alla prima (vista in tv) vocalmente non mi e' piaciuto nei primi due atti, in specie il secondo perennemente coperto dalla voce della Meier. Tutt'altro cantante rispetto a quanto ci ha fatto sentire nell'ultimo atto, mostrando un timbro ed un volume di notevole spessore. Alla fine un Tristan sicuramente perfettibile, ma che potrebbe regalarci soddisfazioni con una maggiore conoscenza del ruolo. Salminen e' l'autentico fuoriclasse che conosciamo, capace di non annoiarci nel lungo monologo di Re Marke. Bellissimo e commovente la sua chiusa alla conclusione dell'opera. La De Young, deludente alla prima, ieri mi e' garbata moltissima, compreso il lied notturno intercalato nel duetto d'amore della seconda parte dell'opera. Buono Kurwenal dal nome impronunciabile.
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