Tristan und Isolde (Wagner)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Messaggioda MatMarazzi » sab 08 dic 2007, 16:16

VGobbi ha scritto: Non sono d'accordo, non tanto sulle caratteristiche del personaggio (fragilita', non solo caratteriale sia chiaro - sembra un re Marke sul punto di abdicare -, ma anche per l'importanza marginale che ricopre nell'opera) quanto nel sminuire la prova di Salminen.

Ho detto molto bene di lui, se rileggi quel che ho scritto.
Solo che continua a non fregarmene nulla di Marke, anche se lo canta Salminen. :) E la sua bravura non è stata sufficiente a non farmi considerare il monologo del II atto una delle peggiori devastazioni di zibidei della storia dell'opera.
Ritengo che ci voglia un super-super-fuoriclasse per rendersi veramente interessante in un ruolo simile. Per bravo, anzi bravissimo, che sia Salminen (questo è indiscutibile) non ho avuto la sensazione che ci riuscisse.


Intanto, (su Storey), sembra che il tuo sia un passo indietro. Sminuisci le defaillances vocali di Storey, che francamente sono state assai poche. Altro discorso e' definire il canto del tenore privo di dinamica e povero di colori. Personalmente non l'ho trovato monocorde, anzi ...


Mi spiace se ti ho dato questa impressione! :)
Ribadisco che Storey mi è parso uno zero!
E dire che un Tristano non sa variare i colori, lo ritengo il peggiore insulto che gli si possa rivolgere.
Poi naturalmente rispetto le opinioni altrui!

la regia televisiva. Anch'io l'ho trovata decisamente deludente, specie nel terzo atto ricorrendo in modo del tutto stucchevole alle odiose dissolvenze. Al limite poteva andare bene nel preludio del terzo atto


L'ineffabile Patrizia Carmine! :(
E che mi dici della traduzione di Serpa, nel testo in simultanea?
Io stavo morendo dal ridere...
"Las mich sterben" (lasciami morire) che diventa "fammi morire"!
:lol: :lol: :lol: :lol:
Tristan avrebbe dovuto rispondere "mo te pijo e te faccio morì davero"

Salutoni
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Messaggioda MatMarazzi » sab 08 dic 2007, 16:28

Tucidide ha scritto:Baremboim: ha diretto in maniera molto suffusa, crepuscolare, in questo non credo si possa vedere un allacciamento a Furt o Kna, che suscitavano ire di dio di proporzioni cosmiche (soprattutto il primo).


Quando sarò a teatro, potrò valutare meglio i rapporti fra fossa e palcoscenico, che purtroppo per tv non si possono cogliere.
Certo che nel Tristano a Berlino l'orchestra era sontuosissima, non ingombrante ma fluviale (e questo tutte le volte che ho sentito Baremboim, persino in traviata, dove Verdi sembrava trasformato in Bruckner).
Comunque il confronto non era con Furtwaengler, ma con Klemperer (e Knappertbusch) ed era soprattutto a livello "ideale".
Il loro era un Wagner ostentatamente romantico, ostinatamente arroccato a certa sensibilità sovraccarica e retorica che, secondo me, oggi non ha più senso riproporre.
Poi è chiaro che Baremboim ci sa fare! E vivaddio! :) Certo che sì.
Ma secondo me avrebbe più senso (oggi) far interagire il nostro mondo con quello di Wagner.
La lettura di Chéreau (per quanto aridina e prevedibile) ti dimostra come la semplicità più moderna e dilavata, più spoglia e intima, si sposi oggi a questa estetica con senso più moderno.
La direzione di Baremboim a me pare come una regia con fondaloni dipinti, lune piene circondate da nubi e tendaggi di pesantissimo velluto.
...Ti assicuro che sentire in questa stessa opera Simon Rattle (con i Rotterdam) è stato per me una rivelazione.

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PS: mi hai messo una gran curiosità di sentire Erich Kleiber! La prossima volta che verrai a trovarmi ti chiederò una copia! ;)
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Messaggioda ElaineMarley » sab 08 dic 2007, 17:30

teo.emme ha scritto: Storey (che pare il sosia del Grissom di CSI)



Hmmm la cosa si fa MOLTO interessante, devo proprio farmelo registrare :mrgreen:

edit:

:shock: :shock: :shock:

ma...è lui!

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Messaggioda Tucidide » sab 08 dic 2007, 17:38

MatMarazzi ha scritto:...Ti assicuro che sentire in questa stessa opera Simon Rattle (con i Rotterdam) è stato per me una rivelazione.

PS: mi hai messo una gran curiosità di sentire Erich Kleiber! La prossima volta che verrai a trovarmi ti chiederò una copia! ;)

Con molto piacere :) E' uno dei miei Tristan preferiti (imperdonabilmente non l'ho citato nel thread sulle mie edizioni preferite... sto invecchiando 8) )
Tu piuttosto mi hai fatto venire voglia di ascoltare Rattle: di lui ho sentito solo Fidelio, e devo dire che mi piace molto come direttore puro, molto meno come concertatore...
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Messaggioda pbagnoli » sab 08 dic 2007, 23:24

In home la recensione di Operadisc dello spettacolo di ieri sera
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Messaggioda VGobbi » dom 09 dic 2007, 10:37

pbagnoli ha scritto:In home la recensione di Operadisc dello spettacolo di ieri sera

Letta d'un fiato con qualche perplessita' in merito al giudizio sulla prova di Ian Storey, di cui personalmente mi dissocio in toto. Vediamo, passo per passo, i punti del divergere :

pbagnoli ha scritto:Cantante di spessore vocale baritonaleggiante (di quelli, cioè, sul genere di Vinay), manca però sia di acuti che di carisma, e questi sono entrambi peccati esiziali in quest’opera, più il secondo che i primi.

Lasciamo stare il passato, i Vinay, Svanholm, Vickers e financo Suthaus, guardiamo al presente. Quale tenore della nostra generazione e' in grado di portare a termine una prova di fuoco come quello del Tristan? Non ho mai sentito Heppner purtroppo - anche se Hedeltentenor non lo si puo' definirlo propriamente ed oramai e' probabilmente prossimo alla pensione -, ho sentito Frederic West (roba da mettersi le mani nei capelli, vocalmente ed attorialmente), non mi era dispiaciuto Moser (incisione DG diretta da Thielemann), altri nomi non mi sovvengono. Storey, che non dimentichiamo era al debutto in questa pesantissima parte e niente po' di meno che in una prima scaligera, ha saputo farsi valere. E se qualche acuto (suo tallone d'Achille) non ci e' parso irreprensibile, il personaggio ce l'ha regalato proprio al suo carisma, tutt'altro che inesistente. Una naturalezza nel recitare che ho trovato assai pochi riscontri sul palcoscenico, senza sfigurare di fronte ad un mostro sacro quale la Meier.

pbagnoli ha scritto:Oltre a ciò, gli sono totalmente estranee le regole del declamato che rendeva straordinario e magmatico il fraseggio del tenore cileno e che è indispensabile in un’opera del genere.

Non ho i mezzi, ho meglio la conoscenza di uno studioso o critico musicale, per definire se la voce di Storey sia supportata da un ottimo declamato. Sicuramente e' meno colorista di un Vinay o di un Vickers, ma stiamo parlando, ci stiamo confrontando con autentici fuoriclasse. Insomma, il paragone mi pare francamente ingiusto. Nonostante cio', io l'ho ritenuto un grande Tristan, perfettibile sicuramente, ma che potrebbe regalarci forse un Tristan a livello storico, guadagnandosi con l'esperienza e la frequenza della parte.

pbagnoli ha scritto:Ne deriva un inizio col fiatone e con una percettibile difficoltà a trovare la quadratura, specie di fronte ad una Meier che, con l’opera, ha già una familiarità di vecchia data;

Un inizio con il fiatone? :shock:

pbagnoli ha scritto:... un duetto del secondo atto giocato di conserva;

Di conserva mi pare esagerato, piu' che altro e' stato il secondo atto meno felice rispetto agli altri due, ma dove la sufficienza piena l'ha conquistata e pure abbondantemente.

pbagnoli ha scritto:... e un terzo atto da autentico naufragio, con solo qualche sprazzo di interesse.

Questo mi pare davvero una forzatura, visto che e' stato ritenuto la sua migliore perfomance proprio nell'ultimo atto. Coinvolgente, commovente e trascinante. Altro che naufragio ...
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Messaggioda walpurgys » dom 09 dic 2007, 11:45

Quoto il buon Gobbi in toto (tranne per West che in Siegfried è ottimo :wink: ).
Riascoltata la registrazione ieri...di fronte una serata cosi' le pecche vanno in terzo piano...o nemmeno si presta attenzione!
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Messaggioda Tucidide » dom 09 dic 2007, 12:08

Io invece, per quel poco che ho sentito il Tristan della Scala, concordo con la recensione di Pietro: sto comunque scaricando (con i tempi di un free-user :oops: ) il video da OS, così potrò dare un giudizio più preciso. :wink:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Messaggioda VGobbi » dom 09 dic 2007, 12:20

walpurgys ha scritto:Quoto il buon Gobbi in toto (tranne per West che in Siegfried è ottimo :wink: ).

Naturalmente, in merito a West mi riferivo al suo Tristan. Come Siegfried non l'ho mai ascoltato. Pero', ti confesso, non e' che m'ispiri tanto questo tenore, a dir la verita'. :?
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Messaggioda MatMarazzi » dom 09 dic 2007, 22:41

Tucidide ha scritto:Tu piuttosto mi hai fatto venire voglia di ascoltare Rattle: di lui ho sentito solo Fidelio, e devo dire che mi piace molto come direttore puro, molto meno come concertatore...


E invece, Tucidide, è proprio come concertatore d'opera che Rattle ha suscitato la mia più stupefatta ammirazione.
Per la capacità di trasformare l'orchestra in un tappeto sofficissimo su cui i cantanti si muovono in punta di piedi.
La prima volta che l'ho ascoltato dal vivo in un'opera è stata nel 2000: era l'Affare Makropoulos con la Silja a Aix. L'orchestra era quella di Birmingham.
Pochi mesi dopo, l'ho sentito ad Amsterdam nel Tristano e questa volta l'orchestra erano i Rotterdam: fu uno choc!
Non solo ho sentito uno dei più bei Tristani della mia vita, ma sicuramente il più moderno, il più attuale. Ho avuto la netta sensazione che finalmente tutti i miei amati Carlos Kleiber e Karajan fossero stati posti nel passato.
Sull'onda dell'entusiasmo, scrissi allora una lunga recensione su it.arti.musica.classica: chissà se riesco a recuperarla.
Poi l'ho sentito nel Fidelio a Parigi, con l'Orchestra of Einleightenment.
Anche questa fu un'emozione incalcolabile: una tragedia di speditezza mozartiana, un faro di luce sull'umanità e non più sull'ideale.
La prima delusione è venuta alla prima opera con i Berliner: ancora Fidelio, ma questa volta di gusto fortemente romantico. Ho temuto che Rattle stesse cambiando.
E invece, due anni fa, il Rheingold a Aix-en-Provence, e ancora una volta ho ritrovato la purezza, il nitore, la forza del presente, pulsare in questa musica, esaltarsi in mille luci come una moderna metropoli di notte.
E ancora una volta, i cantanti potevano sussurrare a piacimento: l'orchestra restava sempre un supporto, mai invadente, mai prevaricante, mai torrenziale, nemmeno nei momenti tradizionalmente retorici.

Spero tanto che esista la registrazione di quel Tristano di Amsterdam: mi piacerebbe proprio che un amante di quest'opera come te potesse sentirlo, e confrontarlo alle sontuosità piacevoli ma vetero-romantiche di Baremboim.
Prova anche tu a fare una ricerca su internet!

:) salutoni
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Messaggioda VGobbi » lun 10 dic 2007, 0:57

Spinto dalla curiosita', ho trovato solo tre registrazioni di Rattle in ambito wagneriano, ovverossia la famigerata Walkiria da Aix-en Provence del 2007 (di cui ne hai parlato non bene) e due Parsifal :

:arrow: Royal Opera House, Covent Garden
11 December 2001
Sir Simon Rattle

Amfortas: Thomas Hampson
Titurel: Karl Reiter
Gurnemanz: John Tomlinson
Parsifal: Stig Anderson
Klingsor: Willard White
Kundry: Violetta Urmana

:arrow: Muziektheater Amsterdam - 9 February 1997 - Sir Simon Rattle (c)
Parsifal: Poul Elming
Gurnemanz: Robert Lloyd
Kundry: Violeta Urmana
Amfortas: Carsten Stabell
Klingsor: Gunther von Kannen
Titurel: Wolfgang Schöne

Dici che vada bene anche un Parsifal per testimoniare la modernita' della direzione di Rattle? Se si, quale dei due e' migliore?
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Messaggioda Teo » lun 10 dic 2007, 10:51

Non so se può essere utile a comprendere il Tristan di Rattle, questo è quello che si trova su youtube (Sir Simon Rattle and the Berliner Philharmoniker in Richard Wagner's Vorspiel und Liebestod from Tristan und Isolde. Japan 2004)

http://it.youtube.com/watch?v=hCaVGBOuGKw

http://it.youtube.com/watch?v=q5l7MWIfm ... re=related

http://it.youtube.com/watch?v=K2qh2QRWI ... re=related

Salutissimi.

Teo
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Messaggioda scat » lun 10 dic 2007, 17:45

A proposito del TRISTAN UND ISOLDE con la regia del geniaccio PETER SELLARS: avevo visto on line alcune immagini (peraltro non sapevo che il direttore fosse Esa Pekka Salonen: la curiosità tracima), e mi era parso un allestimento meraviglioso: qualcuno sa se è prevista un'uscita in dvd??!! Speriamo... Ciao!
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Messaggioda walpurgys » lun 10 dic 2007, 18:28

Sto ascoltando il ''Tristan'' diretto da Salonen:
Ha un suono che esprime purezza, pulizia, trasparenza, tutta la scena del filtro ad esempio ha una tensione ''pudica'' quasi, e sono presenti certi rallentamenti di Barenboim per dilatare gli eventi, ma senza appesantirli.
Vi saprò dire in seguito...(anche se per il momento Daniel resta per me un concentrato di emozioni più bruciante :wink: 8) )
Comunque Meier stupenda come sempre e Heppner in serata ottimale.
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walpurgys - Tristan - Salonen

Messaggioda Maurizio Dania » mer 12 dic 2007, 13:35

Quoto Walpurgys. Salonen dirige e concerta donando al rievocato "tappeto soffice" che Matteo ha citato per Rattle, una morbidezza straordinaria sul quale le voci galleggiano e che mi ha fatto definire, scrivendo altrove, "normale" l'esecuzione di Baremboin alla Scala. Oddio, normale per Baremboin, ovviamente.
Questa mia affermazione però non tiene conto dello spettacolo Salonen che non ho visto. A Milano, in teatro, con quell'atmosfera, era ed è stato difficile non scrivere bene dell'orchestra e del suo concertatore, anche se, come affabulatore di un infinito poema sinfonico, amo molto Tate.
Certo le arcate dei Berliner o dei Wiener sono ancora un'altra cosa. PQYD ha ragione per quel che scrive su Baremboin.
Tra i protagonisti la scelta per Isolde non poteva che cadere sulla Meier, grande artista certamente, o sulla Stemme. Mi chiedo, in altro ruolo, perchè non canti in Italia la Fujimura, autorevole wagneriana in terra tedesca e a Bayreuth.
Tristano: 20 anni fa, alla Scala, prima di Sigmund, avrei fatto un pensierino su Domingo. Oggi leggo il nome del titolare del ruolo e spero che si difenda con dignità. (Ma il discorso vale anche per altri ruoli tenorili wagneriani). Lontanissimi i grandi cantanti del passato, neppure così remoto.
Una chiosa sulle trasmissioni TV: meglio Artè rispetto a Sky, per resa sonora e per un lavoro di post-produzione perfetto, che ovviamente Sky non poteva svolgere perchè in diretta. 2 ore di differenza sono tante e si compiono miracoli.
Ultima modifica di Maurizio Dania il mer 12 dic 2007, 20:15, modificato 1 volta in totale.
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