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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 19:21

teo.emme ha scritto:Beh..vero che è un pessimo Otello, quello inserito, ma per onestà andrebbe indicata la data: Melchior canta questo brano nel 1960, in pieno ritiro dalle scene, e a 70 anni suonati (morirà 13 anni dopo)! Le critiche quindi sono giuste, per carità, ma rapportiamole all'età. E non si faccia passare impunemente l'idea che Melchior cantasse sempre così. Perchè è falso!

Sempre simpaticamente apodittico il nostro teo!

Qualche mese fa proposi - non qui - un ascolto di un Helge Rosvaenge ultrasessantenne che cantava "Celeste Aida". Coloro cui lo sottoposi me ne dissero di ogni. Non avevano torto: io lo avevo fatto ascoltare perché mi aveva emozionato, ma i vociologi giustamente ebbero da ridire.
In realtà Rosvaenge aveva cantato molto, ma molto meglio di così: fu uno dei più geniali cantanti della Storia.

Melchior fu simpatico. Lo ricordo in un film americano ambientato su un transatlantico, in cui lui era invecchiato, tracagnotto, con una zazzera bianca ed una faccia simpaticissima. Cantava ancora con la voce di un cannone.
Questa, secondo me - absit iniuria verbis - era la sua vera immagine, sia che cantasse in Tristan und Isolde, sia che cantasse in un film americano
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Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 19:24

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto: In parole povere non esiterei a definirlo, vocalmente s'intende, il Gigli dell'area tedesca. E Gigli, al di la' del gusto musicale, aveva voce, squillo, leggerezza, smorzature, legato e quant'altro volevi dal suo canto.

Cosa credi, che non conosca Melchior? :evil:
Detto questo, penso che tu abbia parzialmente ragione: ci sono alcuni aspetti che accomunano il canto di Melchior a quello di Gigli.
Ma non sono quelli che pensi tu.
Io citerei in primis la sovrana indifferenza per quello che entrambi cantano.
Avrei invece da ridire sul fatto che quella di Melchior fosse una voce leggera

Su Melchior scomodate uno dei miei miti vocali di sempre: quando cantava repertorio italiano, era improponibile (e lasciamo stare le canzoni napoletane :lol: ), ma per Wagner ancora adesso per me non ha eguali. Tanto per cominciare, non concordo sull'indifferenza per i contenuti espressivi: credo che su questo si sia montato un castello da parte di certa critica, che ancora adesso fatica ad essere abbattuto. Sinceramente, se mi si parla di gusto, posso definire il gusto di L.M. antiquato, ma che fosse indifferente, no, non concordo. Il suo Tristan morente mi fa venire i brividi, il monologo della Spada nel I atto di Walkiria, al di là del Waelse chilometrico, è cesellato sempre con emissioni a fior di labbro che altri tenori si sognano, il suo "In fernem Land" è per me elettrizzante... Insomma, non credo che Melchior fosse solo una macchina per suoni, ma anche un grande interprete (ripeto, facendo riferimento al tempo in cui cantò).
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 19:36

Tucidide ha scritto: Insomma, non credo che Melchior fosse solo una macchina per suoni, ma anche un grande interprete (ripeto, facendo riferimento al tempo in cui cantò).

Cosa vuol dire questa frase?
Che tanto cantavano tutti alla stessa maniera, quindi ben venga anche Melchior?...

No, Alberto, non sono per niente d'accordo con te: in Tristan e Walkure mi basta una sola frase di Vickers per demolire Melchior (che ho in diverse incisioni).
E quanto al suo Siegfried, lo trovo superatissimo dal fraseggio tanto più mobile e variegato di quello che - non solo io, per il vero - ritengo il più grande interprete di questo ruolo, e cioè Wolfgang Windgassen: qualche decibel in meno e un quintale di poesia in più
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Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 20:27

pbagnoli ha scritto:Cosa vuol dire questa frase?
Che tanto cantavano tutti alla stessa maniera, quindi ben venga anche Melchior?...

Sì e no, Pietro...
Sì, nel senso che in effetti in quel periodo si tendeva a cantare Wagner in quella maniera: si sente spesso dire che Max Lorenz era poetico e sfumato, a fronte di Melchior monolitico e freddo, ma onestamente non ho mai notato una grande differenza di intenzioni interpretative.
No, nel senso che non mi pare che quella maniera fosse inaccettabile e caratterizzata da scarso impegno.
Credo che il discorso andrebbe sviluppato tenendo conto dei contesti, anche orchestrali.
Tu mi citi il Tristan e il Siegmund di Vickers: al di là della mia non particolare simpatia per questo tenore, si tratta senza dubbio di un grande wagneriano, ma sull'orchestra sfumata di Karajan! Sui turbini di Leinsdorf o Reiner, sarebbe stato improponibile: è senza dubbio vero anche il contrario, ovviamente.
Prendiamo anche Kollo (forse uno dei miei tenori wagneriani preferiti): con Kleiber fa un Tristan magnifico, secondo me, ma appunto perchè è perfetto IN QUEL CONTESTO. Sull'orchestra di Boehm, ad esempio, sarebbe naufragato.
Quindi, Melchior resta per me uno straordinario interprete di un Wagner monumentale, nibelungico, forse troppo ciclopico per i gusti di alcuni, ma senza dubbio legittimo, così come il Wagner lirico di Karajan e Kleiber (che hanno bisogno di intepreti diversi da Melchior).
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Messaggioda teo.emme » dom 25 nov 2007, 21:28

pbagnoli ha scritto: Sempre simpaticamente apodittico il nostro teo! (...)


Come giustamente dici, lo stile e l'approccio è sempre quello - per altro son d'accordo con te quando parli di meno decibel e più poesia, e pure per me il miglior Siegfried resta Windgassen -, ma questo pessimo Otello non può essere preso a paradigma di Melchior. Poi può piacere o meno il suo Wagner, ma è stata una precisa linea interpretativa, oggi decisamente superata, ma con una sua ragion d'essere. Oltre tutto Otello mi sembra ruolo assolutamente estraneo a Melchior, a prescindere dall'età e dall'usura vocale.

Resta però il fatto che non si possa giudicare una voce nel momento di usura massima (sarebbe come giudicare l'Otello di Domingo dall'ultima pietosa esibizione scaligera: non so se ricordate, ma non riusciva a prendere nemmeno i La e i Si bemolli di "Si pel ciel marmoreo giuro", e dire che erano stati abbassati già di mezzo tono...)
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 21:47

Tucidide ha scritto: Tu mi citi il Tristan e il Siegmund di Vickers: al di là della mia non particolare simpatia per questo tenore, si tratta senza dubbio di un grande wagneriano, ma sull'orchestra sfumata di Karajan! Sui turbini di Leinsdorf o Reiner, sarebbe stato improponibile

Ma no, Alberto!
Il mondo conobbe il Siegmund di Vickers proprio grazie alla splendida registrazione di Leinsdorf, con la Nilsson e London, fatta dalla RCA nel 1961, quindi ben prima di Karajan.
E Tristan l'ha fatto anche dal vivo con altri direttori, no?...
Non ricordi? C'è anche un video con la Knie; non ce l'ho, ma è da un bel po' che gli faccio la posta...
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Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 22:29

pbagnoli ha scritto:Il mondo conobbe il Siegmund di Vickers proprio grazie alla splendida registrazione di Leinsdorf, con la Nilsson e London, fatta dalla RCA nel 1961, quindi ben prima di Karajan.

Però è con Karajan che secondo me ottiene i risultati migliori.
Vickers non aveva il metallo, la potenza e nemmeno lo squillo di Melchior. In un Wagner della vecchia scuola di Bayreuth, si sarebbe trovato a mal partito. E poi, anche Leinsdorf si comporta di conseguenza con i Siegmund che trova: con Melchior dispiega un fiume di suono, con Vickers si contiene; e poi, diciamola pure, il teatro non sarà circo, ma il "Waelse" di Melchior è stratosferico (e non mi lascia indifferente: se poi per qualcuno sono solo dei magnifici suoni e basta, non so che dire).
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 22:34

Tucidide ha scritto: e poi, diciamola pure, il teatro non sarà circo, ma il "Waelse" di Melchior è stratosferico (e non mi lascia indifferente: se poi per qualcuno sono solo dei magnifici suoni e basta, non so che dire).

Personalmente, dei Waelse di 15 minuti non me ne faccio nulla.
Io Siegmund lo giudico dal Wintersturme, dall'annuncio di morte, da altri momenti: tutti quelli in cui Vickers eccelle sopra chiunque altro
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Messaggioda Alberich » dom 25 nov 2007, 22:51

Per ovvie ragioni non ho mai sentito Vickers dal vivo, ma credo che a livello di potenza vocale avesse pochi concorrenti. Doveva essere proprio una voce torrenziale.
Melchior è un cantante che vocalmente mi pare assolutamente esaltante, ma mi lascia piuttosto indifferente per tutto il resto. Ho un suo disco di estratti wagneriani (EMI) e ogni tanto me lo ascolto volentieri, ma sulle opere intere stendo un velo. Sul fatto che fosse un'interprete del suo tempo sono d'accordo solo in parte. Era più vecchio, senz'altro, ma ha cantato accanto a gente come la Varnay e Hotter che facevano un Wagner ben diverso (ma anche la Leider, la Lehmann, per non dire di chi lo ha preceduto, come Slezak).
Un saluto
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Messaggioda VGobbi » dom 25 nov 2007, 23:43

pbagnoli ha scritto:
Tucidide ha scritto: e poi, diciamola pure, il teatro non sarà circo, ma il "Waelse" di Melchior è stratosferico (e non mi lascia indifferente: se poi per qualcuno sono solo dei magnifici suoni e basta, non so che dire).

Personalmente, dei Waelse di 15 minuti non me ne faccio nulla.

Se e' per questo pure a me, eppure rimango basito dalla saldezza di suono e dalla lunghezza dei fiati dei Walse di Melchior, imitati e mai piu' ripetuti dai successivi Siegmund.
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Messaggioda Calaf » lun 26 nov 2007, 11:26

Alberich ha scritto:Per ovvie ragioni non ho mai sentito Vickers dal vivo, ma credo che a livello di potenza vocale avesse pochi concorrenti. Doveva essere proprio una voce torrenziale.


Aveva una voce piuttosto ampia (soprattutto nei centri) ma non certo torrenziale.
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Messaggioda MatMarazzi » mar 27 nov 2007, 13:18

pbagnoli ha scritto:Nessuno ha voglia di cimentarsi con il soprano "voce d'angelo" che ho inserito negli ascolti?...


Be' con un suggerimento simile...
è Carmen Melis?
Anche vocalmente sembra proprio lei, anche se non mi aspettavo un simile re bemolle filato.
Sarà che ero abituato a sentirla in incisioni successive, dove è più retorica e allineata ai moduli espressivi del verismo.

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Messaggioda pbagnoli » mar 27 nov 2007, 13:24

MatMarazzi ha scritto:
pbagnoli ha scritto:Nessuno ha voglia di cimentarsi con il soprano "voce d'angelo" che ho inserito negli ascolti?...


Be' con un suggerimento simile...
è Carmen Melis?

Non è.
Trattasi di altra voce d'angelo, non italiana.
Suggerimento: i suoi dischi, masterizzati da Romophone, sono fuori catalogo
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Messaggioda MatMarazzi » mar 27 nov 2007, 13:49

pbagnoli ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:
pbagnoli ha scritto:Nessuno ha voglia di cimentarsi con il soprano "voce d'angelo" che ho inserito negli ascolti?...


Be' con un suggerimento simile...
è Carmen Melis?

Non è.
Trattasi di altra voce d'angelo, non italiana.
Suggerimento: i suoi dischi, masterizzati da Romophone, sono fuori catalogo


Caspita!
Non è italiana?
Con quelle "r" esageratamente arrotate e il solito, italianissimo mordentino?
Comunque sarà la tua amata Frances Alda.
E' una cantante che non mi è mai veramente interessata. Forse dovrei approfondirla.

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Messaggioda Calaf » mer 28 nov 2007, 0:39

Nella Alda si sente la dizione non italiana ed inoltre termina il brano con una soluzione diversa: emette il re bemolle (un po' fisso) per poi scendere. Questa esecuzione invece la trovo molto più bella; direi trattarsi dell'incisione Brunswick effettuata da Edith Mason nel 1924.
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