pbagnoli ha scritto:Evans, uno di quei cantanti contro cui si accaniscono gli strali di Giudici (come la Stratas o Corena, tanto per capirci), è in realtà molto bravo: ha una personalità d'interprete molto spiccata, ma siccome non canta all'italiana come dovrebbero cantare tutti (natualmente solo secondo Giudici, Celletti e pochi altri personaggi di area esclusivamente italiana), ecco che scatta la cansura viuuuulenta.
Pietro, secondo me qui non c'entra il canto all'italiana. Purtroppo, Evans ridimensiona l'enorme potenziale espressivo del personaggio leggendolo in chiave esclusivamente buffa.
Senza dubbio c'è tutta una tradizione discografica e teatrale di Beckmesser sopra le righe, ma, in un'edizione cesellata come questa, mi aspettavo sinceramente qualcosa di più raffinato.
Ma non è tutta "colpa" di Evans, che è un artista serio a prescindere da quanto si sia scritto. E' Karajan a leggere Beckmesser esclusivamente come
quello-che-deve-far-ridere a dimostrazione di quanto sto cominciando a sospettare; ovvero che Karajan, musicista straordinario, come uomo di teatro appare (ai giorni nostri) più convenzionale di quanto possa sembrare.
Quasi coeva alla registrazione emi di Karajan, c'è quella in video della Arthaus con Blankenheim (straordinario artista e Beckmesser acido, puntuto, dispeptico, ma sempre equilibrato e incisivo). Nonchè quella di Volle da Zurigo per la Emi, che, secondo me, si colloca ai vertici. DvD Emi.
Saluti
Somerset