Martti Talvela

[torsten brander]

Abbiamo parlato di Jorma Hynninen, ma io voglio sapere cosa pensano gli amici italiani su Martti Talvela (1935-1989), cui io, e non sono da solo, ritengo "Il più grande cantante finlandese di tutti i tempi". Non scrivo questo volta di più, ma aspetto ai vostri commenti. Sono curioso.

[Luca]

E' uno dei miei cantanti preferiti sul quale si può spendere l'aggettivo Grandissimo. Ho diverse sue incisioni, compreso un Lohengrin in cui il Re Enrico si riveste di una voce imponente ma mai sguaiata, morbida duttile, ecc. Notevolissimo tra l'altro il suo Inquisitore con Solti e con Abbado.

Salutoni, Luca.

[Alberich]

E' un cantante che amo particolarmente. Il suo Sarastro, secondo me, è il migliore tra quelli incisi, così come il suo Re Marke e il suo Pimen. Voce impressionante, bellissima, particolarissima e interprete sempre attento (con quella voce avrebbe anche potuto "limitarsi" a cantare come tanti suoi colleghi).
Mi ha anche sorpreso come liederista.

[MatMarazzi]

Non scrivo questo volta di più, ma aspetto ai vostri commenti. Sono curioso.

E invece io solleciterei la tua opinione, come mi piacerebbe sentire quella di Michail (e di chiunque altro ami il Boris... ), su un problema a cui non ho ancora trovato risposta!


Talvela era meglio come Pimen o come Boris?

Salutoni,
Matteo

[pbagnoli]

Grandissimo, lo adoro anch'io.
E anch'io lo considero un meraviglioso liederista (almeno in quei lieder in cui l'ho sentito).
La voce era meravigliosa, ma l'interprete era di primissimo ordine; una delle sue interpretazioni discografiche più azzeccate è, a mio gusto, Osmin: un punto di vista alternativo su un grande protagonista della scena lirica internazionale.
Un cantante che io rimpiango molto!

[teo.emme]

Concordo. Talvela fu un grandissimo cantante. D'accordissimo sull'eccezionalità del suo Osmin (ma tutta quell'edizione la trovo eccezionale). E poi il suo Pimen nell'incisione diretta da Karajan. Ma c'è anche tanto Wagner.

[torsten brander]

In Martti Talvela tutto era grande: 200,5 cm lungo, 140 kg peso, la qualità della voce eccezionale. Normalmente la voce di basso non è bella, ma la voce di Talvela era bella, timbro l'estremamente nobile. La sua capacità di dare ogni volta 110% era fuori normale e anche lui era un uomo di estremità. L'ho visto nel maggio 1968 al nostro piccolo Teatro Nazionale dell'Opera di Helsinki, capienza 500 posti, nei panni di Filippo II. Era la mia seconda recita all'opera e non dimenticherò mai quell'emozione che in me faceva quando per la prima volta apri la sua bocca. Un personaggio nato di essere re, zar o imperatore. Pubblico in delirio e alcuni giorni dopo una recita in Tristan! Prossimo anno come protagonista Boris in Godunov - un esperienza d'altri tempi. Sua capacità di attore formidabile. Quando cadeva morto dal trono (altitudine 2 metri da livello palcoscenico) con i suoi chili avevo paura che il piccolo teatro crollasse completamente e non fortunatamente non aveva osse fratturate. Ultima volta nel 1971 com Filippo - sempre un trionfo unico. Poi l'ho visto di cantare un recital dei lieder di Schubert, anche questa la serata indimenticabile. Un esempio come poteva fare pianissimi che mancavano dai tenori dell'epoca! Poi diverse volte in Messa da Requiem. I tre cavalli di battaglia furono: Boris (Godunov), Filippo e Paavo Ruotsalainen, dall'opera "Le ultime tentazioni" di Joonas Kokkonen, che aveva composto solamente per Talvela. I Festivali di Savonlinna erano in fallimento totale agli inizi degli anni Settanta. Martti Talvela divenni direttore artistico e in pochi anni lo faceva un Festival dell'internazionale livello che è tutt'ora. Ha praticamente salvato tutto. Lui aveva coraggio di dire a Herbert von Karajan. che vuole godere l'estate finlandese e non cantare più a Bayreuth (64 recite). Salisburgo 51 recite. Karajan arrabbiatissima e i rapporti sono finite.
Aveva 46 ruoli in repertorio, cantava 114 recite al Metropolitan. Ha interpretando Boris più di 200 volte trionfando ovunque (Mosca, Metropolitan ecc.) Una volta fu ammalata e Borid Cristoff fu invitato a sostituirlo, all'aeroporto di Helsinki il basso bulgaro poteva sapere che era vice di Talvela, è immediatamente ritornato a casa: "Non sono vice di Talvela".
Evidentemente invidioso.
Nell'inizio di luglio 1989 fu nominato direttore generale per nuovo teatro di Helsinki che doveva essere inaugurata tre anni dopo. Tre settimane più tardi, il 23 luglio è morto come zar Boris nelle nozze di sua figlia. Tutta la Finlandia era in lutto.

[Luca]

Ho un video del suo Boris cantato in finlandese. Stupendo davvero e con la voce colossale che sappiamo ! Anche a me nella scena della morte ha impressionato per la gestualità. Ho saputo da un vecchio corista che Talvela cantato molto Wagner qui a Roma.

Saluti e davvero W Talvela !
Luca.

[torsten brander]

Si veramente colossale! Mi ricordo che negli anni Settanta in un concerto sinfonico a Helsinki c'erano in programma qualche arie wagneriane cantata da Talvela. Sedendo in prima fila pensavo che impossibile per cantante di farsi sentire mentre un orchestra wagneriana con più di 100 componenti suona in fortissimo. Ma Talvela comincia aprire la sua bocca, le volte diventavano rossi, ma sopra di tutto si sentiva la sua voce. Aveva vinto tutta l'orchestra solamente con la sua voce senza microfoni e altroparlanti. Una vera prestazione fisica, direi una battaglia contro orchestra.

[bergonzi]

Cantante che adoro sia nel repertorio verdiano (Don Carlo e Requiem soprattutto, ma anche un Padre Guardiano nella Forza e uno Sparafucile di grande valore) che nel repertorio tedesco (Mozart e Wagner).
Cantante che aveva -e non è da poco-un'ottima pronuncia italiana.

[VGobbi]

Talvela era meglio come Pimen o come Boris?

Mi sembra una domanda assai pertinente, tenendo conto che il ruolo di Boris l'ha portato in tutto il mondo. Ebbene, se mi devo riferire all'incisione in studio, confesso che lo zar del basso finlandese mi lascia piu' che perplesso, non tanto vocalmente, quanto interpretativamente. Non mi da la sensazione di un Boris schiacciato dai sensi di colpa, ne' un Boris oppressivo. Talvela fatica a dominare il personaggio, assai ben piu' sfacettato di quanto lo possa essere Pimen e dove Martti mostra e dona la sua splendida ed immaginifica voce. Il suo e' un Godunov superciale come lo e' quello di Siepi quando affronta il Filippo II verdiano. Non so se rendo l'idea.

Certo che mi avete messo curiosita' e chissa' che prima o poi me lo risenta, rivalutando la mia posizione, se ne capitera' l'occasione.

Cio' premesso, nulla toglie all'immensa bravura del cantante, ma il suo Boris mi sembra il classico buco nell'acqua. E voi che ne pensate?

[torsten brander]

Cosa scrisse il 28.11.1977 celebre direttore d'orchestra Arvid Jansons, che viveva gli anni della dopoguerra a Leningrado dopo la recita trionfale di Talvela nei panni di Boris al teatro Kirov (oggi Mariinski): "Il Boris di Talvela è veramente un creazione geniale che affronta profondamente la psicologia dello Zar e la fa incolorire nonchè con una sensibilità incredibile e forza. Sua lingua russa è molto bella e raffinata, allora sull'interpretazione si può dare solamente le voti massimi. Talvela ottenni un successo gigantesco che il teatro Kirov era vicino a crepare, fu festeggiata fragorosamente per mezz'ora dopo la recita. È completamente nella sua classe come Boris tra gli artisti di oggi e paragonabile solamente con Shaliapin, cui ho sentito nella mia gioventù a Riga." È questo successo ripetuta a Mosca alcuni giorni dopo come Boris e anche Filippo e al Metropolitan il teatro newyorkese fece reclamare tutta la stagione in quell'anno con la fotografia di Talvela come Boris. allora un trionfo dappertutto. Lui era Boris innata e tanto più adatto a questo ruolo che al ruolo di Pimen.

[mozart2006]

Era indubbiamente un cantante straordinario.Ancora oggi le sue intepretazioni di Hunding,Osmin,Sparafucile e l´Inquisitore,nonché la parte del basso nel Requiem di Verdi,fanno testo.Come Boris ebbe la sfortuna di capitare in mezzo a un´incisione un po´raffazzonata,ma le registrazioni dal vivo confermano una caratterizzazione di molto riguardo.