Giorni di feste, giorni di vacanza, tempo libero ecco la triade perfetta per curiosare un po' nel magico mondo dell'opera e fare la conoscenza di tre mostri sacri: i tre Tenori.
La "scusa" é Puccini (forse tra tutti il mio compositore preferito per la scelta della musica e delle storie da portare in vita) così mi piazzo davanti alla TV (con fuori un paesaggio innevato) e, rigorosamente con trapuntino e cioccolata calda, mi lascio trasportare da Turandot e dalla Tosca: entrambe donne forti e di carattere nonostante siano una l'opposto dell'altra dato che la prima è gelida e crudele e rinasce grazie all’Amore mentre la seconda vive per Amore.
Inizio il mio viaggio incontrando José Carreras che interpreta il principe Calaf in questa Turandot con Eva Marton che interpreta la gelida principessa e la Ricciarelli che da vita a Liù.
Paragonandola alla "versione" che ne hanno fatto per l'inaugurazione della programmazione scaligera per l'Expo trovo tutto un altro mondo in positivo!
Fa strano vedere la Ricciarelli in scena perché onestamente l'ho sempre più associata al mondo televisivo probabilmente anche per il fatto che sono dell'87 e, spiavo su wikipedia, lei ha iniziato a "sfoltire la carriera operistica" nel 1999... Ma mi è piaciuta tantissimo nel ruolo della piccola e dolce Liù che sacrifica se stessa in nome dell'Amore.
Interessante la scelta dei costumi e delle maschere che celano i veri visi/sentimenti della principessa e della sua corte che si contrappone al viso aperto del Principe Calaf e di Liù.
Ma sicuramente l'attenzione si pone su José Carreras: che voce, che atteggiamento scenico e che modo di attirare l'attenzione su di se!
Interessante e sognante la sua interpretazione del "nessun dorma"
Passiamo a Domingo?
Lui l'avevo già visto in una Madama Butterfly ma a questo giro lo troviamo in Tosca dove è un innamorato Cavaradossi che si scontra con Scarpia interpretato da Cornell che fa di questo personaggio un suo cavallo di battaglia: crudele e subdolo al punto giusto, veramente molto credibile!
La regia di Zeffirelli forse é un po' piena e barocca ma A ME MI PIACE ( come dicevano in una pubblicità) e mi appaga gli occhi soprattutto nell'ultimo atto con l'Angelo di Castel Sant'Angelo di sfondo che assiste alla tragedia.
Domingo cattura la scena: Il fuoriclasse che è viene fuori tutto, credibile e a suo agio in ogni atto... "E Lucean le stelle" spettacolare!!!
E arriviamo a Pavarotti: anche lui interpreta il pittore Cavaradossi nella Tosca insieme a Shirley Verrett e nuovamente allo Scarpia di Cornell MacNeil.
Domingo e Pavarotti sono completamente diversi nel modo di gestire il palco tanto Domingo mi sembra affrontare e quasi sbeffeggiate Scarpia tanto Pavarotti sceglie un più nobile e altero atteggiamento...
Per voce e potenza evocativa nulla da invidiare a Domingo... Fantastico!
Che viaggio entusiasmante alla scoperta dei Tre Tenori!
E dopo averli visti in azione in domando "perché?": che bisogno c'è di fare paragoni ridicoli e fuori luogo?
Scusate mi riferisco all'accostamento tre tenori / il volo: allucinante!
Perché non possiamo investire sull'Arte e sulla diffusione di ciò che di bello c'è e sprechiamo risorse a cercare di fare rivivere un glorioso passato che invece adesso sarebbe solo una "brutta copia"?
Che senso ha rifare il famoso concerto di Caracalla con il volo?
Personalmente non mi piacciono ma avranno pur un loro seguito, non discuto, ma non sono 3 tenori, non hanno studiato per essere tenori ne fatto la gavetta da tenori, hanno una voce che si può accostare al mondo dell’opera ma non hanno lo stesso calibro di Carreras, Domingo e Pavarotti...
Perché quindi fare per forza paragoni e ricostruire schemi già visti a forza?
Povera Italia... Per forza non usciamo dalla crisi, continuiamo a scimmiottare il passato e non cerchiamo il cambiamento...