DocFlipperino ha scritto:Sibly ha scritto:Anche perché è una di quelle figure che non si criticano
Qui si può fare. Sempre argomentando ma si può fare. E in parte sono d'accordo - IMHO. Del Monaco ha lasciato un segno indelebile e imprescindibile in Otello ma, ripeto personalmente, le sue interpretazioni indimenticabili sono altrove.
Penso a Dick Johnson, a Paolo (della Francesca da Rimini), a Canio e, in fondo, anche a Chenier.
Marco
Concordo, solo che le ultime 4 sono opere che non mi piacciono né punto né poco, quindi la cosa non mi spettina più di tanto. Invece Otello è un'opera che amo assai, e lì Del Monaco secondo me ha in effetti "lasciato un segno indelebile e imprescindibile" - ma non necessariamente in positivo. Non solo perché ritengo quella lettura di Otello davvero limitata e sostanzialmente autoreferenzial-celebrativa, per essere generosi; ma anche perché l'aura, lo status divistico larger than life dell'artista-personaggio hanno creato il mito popolare dell'"Otello Definitivo", Otello per antonomasia, tale per cui anche persone che l'hanno ascoltato sì e no una volta, o neanche quello, se ne sono convinte al punto da giudicare quasi un'offesa personale il metterlo in dubbio. Insomma, un po' come quando, all'indomani della morte di Pavarotti, un sacco di gente lo definiva "il più grande tenore di sempre", senza mai averne ascoltati altri, e di lui solo "il Vincerò" e le baracconate tarde.