Possiedo in DVD e videocassetta i ''Gotterdammerung'' diretti da Chereau, Kupfer e Lenhoff, mentre ho visto i finali d'opera realizzati da Kirchner a Bayreuth tra il 94-98 e quello di Warner su Youtube e conosco come si conclude l'edizione di Flimm sempre a Bayreuth 2000-04:
secondo me danno un'immagine potentissima del finale solo i primi 2.
Chereau fa partecipare il coro di uomini e donne borghesi fin dalla morte di Siegfried.
Essi guardano attoniti il cadavere del ragazzo che lentamente scompare e lascia vuoto il loro sguardo come a simboleggiare l'inutilità di quell'omicidio, come se essi non capissero e si chiedessero il perchè...dopo l'olocausto di Brunnhilde assistono all'incendio del Walhalla inginocchiati per terra; in pratica vedono incenerirsi le loro convinzioni ed oltre alla reggia degli dei crolla una umanità passiva.
Durante il tema della redenzione sotto una livida luce di taglio ricoperta dai fumi dell'incendio iniziano a sollevarsi da terra prima dei bambini, poi dei ragazzi ed infine tutti gli uomini e le donne.
Hanno il volto coperto dalle ombre che piano piano si dissolvono e mostrano i loro volti che fissano volitivi la telecamera ed il pubblico (creando in questo modo una sorta di complicità con esso come per dare loro il ''testimone'');
ora il mondo possono affrontarlo anche senza divinità e potranno costruirlo insieme, tutti quanti creandone uno nuovo mentre la luce diviene lentamente più calda.
Kupfer è più estremo:
il suo crepuscolo inizia alla morte di Hagen.
Dopo che l'anello è tornato al Reno la scena viene letteralmente inghiottita da luci rosse baluginanti e dai raggi laser.
Una moltitudine di uomini e donne avanzano come al rallentatore con i loro abiti quotidiani e contemporanei e tenendo in mano oggetti come sigarette o bicchieri.
Insieme a loro appaiono dei televisori che vediamo di spalle e che trasmettono all'umanità, che osserva immobile, annoiata, sorniona, preoccupatata ed illuminata dalla debole luce bluastra degli schermi la fine del mondo e degli dei.
Durante il tema della redenzione un bambino si stacca dalla folla, prende per mano una bambina inginocchiata che guarda intimorita il rosso della scena e con lei si allontana illuminando la strada con una piccola lampadina lasciandosi alle spalle il vecchio mondo morente rappresentato dagli uomini e dai televisori, tutto questo sotto lo sguardo attonito e disperato di Alberich e mentre la tela cala come la lama di una ghigliottina separando il nano ed i bambini dalla folla muta ed immobile davanti ai loro schermi.
La speranza di un futuro c'è...ma Alberich sta all'erta.
Da brivido.
Ed ora le cose meno riuscite.
Lenhoff pasticcia abilmente e si perde in elucubrazioni intellettualoidi;
in pratica il mondo sta già morendo e quando Brunnhilde attacca il suo monologo sulla terra sono già tutti morti a causa dell'aids, malattie ed inquinamento.
Brunnhilde, dicevo, canta al nulla in una scena orrenda, disordinata, che (per dirla alla Giudici) ''ad occhio e croce sembra l'interno della Diga di Chereau''.
Lei muore e si stende sul corpo di Siegfried...ed in scena non accade nulla di nulla...solo una debole luce rossastra e stop.
Hagen muore da solo senza Reno, cosi' accasciandosi a terra e tenendo in mano un mappamondo
.
Arriva Loge vestito in frac, si inginocchia davanti a Brunnhilde, fa girare il mappamondo, getta a terra un disco in vinile e poi guarda il pubblico durante la redenzione mentre una tela bianca chiude la scena.
E' tutto...che diavolo vorrà dire lo sa solo Lenhoff
, ma poco ce ne cale.
Kirchner e Flimm sono più debolucci.
Il primo in pratica svuota la scena e risolve tutto con un gioco di luci rosse (per l'incendio proiettato su uno schermo) e verde acqua (per la redenzione), mentre il secondo fa uccidere Hagen da Brunnhilde che impugna Nothung
e durante la redenzione fa apparire una nuova umanità illuminata da una abbagliante luce argentata accompagnata da un ragazzo che si scopre essere...Parsifal
!!!