LeProphete ha scritto:In ambito dell'opera d'area tedesca post Wagner, oltre a quel gran maestro che era Strauss, sono affascinato dallo Jugendstil in musica, e adoro le opere di Schreker e Korngold. Nella stagione 2016/17 verranno proposte “Die Gezeichneten” a Monaco in una nuova produzione di Warlikowski e “Die tote Stadt” a Vienna. Quest’ultima verrà presentata nell’ormai storica regia di Willy Decker: qualcuno l’ha mai vista in teatro, magari con Klaus Florian Vogt e Camilla Nylund come protagonisti?
Esiste il DVD con la regia di Holten. Ce l´ho ma giace abbandonato in attesa di tempi migliori.
Faccio fatica ad etichettare lo "Jugendstil" in ambito operistico. Mi sembra sia una corrente tutt´altro che omogenea. Pensa al solo Strauss: forse potremmo considerare opere Jugendstil sia Elektra che Salome che Frau ohne Schatten... eppure sono opere diversissime! Come definiresti lo Jugendstil in ambito operistico? Inseriresti anche opere come Der Zwerg di Zemlinsky o Königskinder di Humperdinck? E perchè non Pelleas, Turandot, o Parsifal come antecedente immediato?
Peraltro mi sembra che vi sia grande eterogeneità anche se parliamo di Jugendstil/Art nouveau in ambito artistico: l´estetismo esasperato, sinuoso ed elegante di Mucha, il decorativismo un po´ arcaico di Klimt, l´ansia espressiva di Schiele, il simbolismo decadente di Johan Prikker (artista che ho scoperto solo recentemente e che trovo straordinario)...
DM