da teo.emme » mer 30 mar 2016, 12:07
Beh, Cura è veramente un disastro: non si può più parlare di difetti e problemi, ma di una esecuzione inaccettabile. L'idea è che sia lì sul palco come potrei stare nella mia doccia: l'atteggiamento è quello di chi canta stornelli. Le stonature sono continue e non tiene il tempo creando difficoltà a tutti (ed è gravissimo, dato che si picca pure di fare il direttore d'orchestra), davvero non ho mai sentito nulla di peggio nel ruolo.
Thielemann che dire? A me generalmente non piace, qui è peggio del solito: a parte certe sonorità debordanti senza riuscire ad essere incisive (un paradosso, lo so, ma pure essendo forte il suono è anche molle), il problema è in una lettura assolutamente banale e sciatta. Alcuni momenti emergono (splendido il "Fuoco di gioia"), ma il resto scivola via...senza contare certi svarioni tecnici (capisco che con l'imprevedibilità di Cura tenere insieme palco e buca è impresa eroica, ma un direttore di tal fama - che molti volevano sul podio dei Berliner - deve saper correre ai ripari), i tempi a volte incomprensibili e una genericità nei pezzi d'insieme (il concertato del III atto è un guazzabuglio). A me pare che Thielemann abbia voluto fare Otello perché lo fece Furtwaengler (e che pure poteva evitarsi...): ma il risultato è scadente, più ancora del modello. E' evidente come sia totalmente alieno dalla comprensione del teatro musicale italiano.
Uno spettacolo da dimenticare, anche visivamente (orribile): assai simile all'allestimento ASLICO (sicuramente più cheap, ma che mostrava gli stessi teli, il "Credo" con una figura femminile velata che si aggira come fantasma di morte e recitazione improvvisata).
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"