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[teo.emme]

Anche io preferisco il successivo Rigoletto mutiano - quello con Alagna, Bruson e la Rost - meno "toscaninizzato". Devo dire però che ho recentemente riascoltato l'incisione di Sinopoli e, con tutto il rispetto per il direttore, l'ho trovata bruttina. Non tanto per la bacchetta (anche se preferisco Sinopoli in altri repertori e, per stare a Verdi, nella Forza e in Macbeth), quanto per gli interpreti con l'eccezione di Bruson e - in parte - la Gruberova: Shicoff è semplicemente inascoltabile e i comprimari pure...

[pbagnoli]

Anche io preferisco il successivo Rigoletto mutiano - quello con Alagna, Bruson e la Rost - meno "toscaninizzato"

Premessa: oggi è il compleanno di Teo! Facciamogli gli
AUGURI


Tutto ciò premesso: come scrivevo, questa incisione è un laboratorio e come tale deve essere valutata. Dei protagonisti, il migliore è Zancanaro. E' diventato un luogo comune affermare che Zancanaro fosse noioso, ma io l'ho sentito tante volte a teatro e rifuggo questo modo di dire.
Gli altri valgono complessivamente meno.
Il bello di questa incisione è che rifugge tutte le gigionate e i divismi; e che ci fa vedere tutta la miseria dell'inutile sacrificio di Gilda.
Secondo me, è la prima a farlo

[VGobbi]

Non sapendo mai cosa ascoltare, ringrazio OD che quasi ogni giorno sforna recensioni di dischi, dove la maggior parte sono presenti su Spotify e dove non perdo occasione di riascoltarli oppure di ascotarli per la prima volta.

E' il caso dell'ultima recensione pubblicata, quella di Flip sul Simon Boccanegra. L'ho in programma, ma nel frattempo mi sono letto la recensione di cui non condivido il parere negativo per il Simone diretto da Zanetti con Hampson protagonista. Allora quell'incisione, ascoltata qualche tempo fa, mi fece una buona impressione.

Comunque, al di la' dei pareri discordanti, davvero continuate cosi'!!!

[teo.emme]

Grazie Pietro

Ps: anche io apprezzo molto Zancanaro. È spesso trattato ingiustamente

[VGobbi]

Augurissimi anche da parte mia. Per il grande Teo.emme, amante del belcanto, una dedica speciale :



Spero che apprezzera'.

[teo.emme]

Grazie Vittorio: certo che apprezzo

[VGobbi]

Altra chicca in homepage. Questa volta la Traviata di Toscanini, direttore che amo alla follia, sopratutto per la sua proverbiale ed inarrivabile pulizia del suono. L'incisione, in effetti, è un po' vecchiotta, sopratutto per colpa del cast, ma la direzione di Toscanini, da sola vale il prezzo del cofanetto.

[Enrico]

Altra chicca in homepage. Questa volta la Traviata di Toscanini, direttore che amo alla follia, sopratutto per la sua proverbiale ed inarrivabile pulizia del suono. L'incisione, in effetti, è un po' vecchiotta, sopratutto per colpa del cast, ma la direzione di Toscanini, da sola vale il prezzo del cofanetto.

Senti questo:

[VGobbi]

Grazie per la chicca.

[VGobbi]

Bagnolo, ti sei innamorato di Toscanini?

Comunque altra storica incisione con un cast che rende molto di piu', di quanto riesca a fare con la Traviata. La direzione e' la solita di Toscanini. Vero, ci sono pochi abbandoni lirici ... pochi slanci, a scapito di una chiarezza espositiva che non teme confronti. Personalmente, la vedo come un dramma politico piu' che sentimentale, in cui c'e' poco spazio per i sentimenti ma tanto per la ragione politica.

[teo.emme]

Francamente dalle ultime recensioni tutto mi sembra tranne un "innamoramento" di Pietro per Toscanini. E con ragione. Premetto che verso il bizzoso direttore italiano (per alcuni IL direttore per antonomasia) non provo alcun apprezzamento: non mi piace il modo in cui fa musica, non mi piace l'atteggiamento verso interpreti e orchestrali, non mi piacciono per nulla le sue interpretazioni. Ma aldilà del gusto personale credo che quello di Toscanini sia un mito invecchiato e da ridimensionare: il suo Verdi lo dimostra. Quel Verdi preso a modello da taluni come fosse l'unico modo d'eseguirlo (sino ad imitarne il piglio e a porsi come suo diretto discendente o reincarnazione) è invecchiato più di tutto il resto: il suono arido, la piattezza metronomica, il procedere isterico e a scatti, il ritmo indiavolato che conduce solo a superficialità, i cast che si aggirano sempre su livelli mediocri e comunque appiattiti in una inespressività evidentemente voluta (taccio della pronuncia di alcuni cantanti: un verdicidio). Più lo ascolto e più mi convinco della fragilità di quel mito e mi chiedo le ragioni. Forse il Toscanini che ascoltiamo è la versione invecchiata (male) del direttore che fu. Forse l'età avanzata ne ha irrigidito le manie...certo è che se ascolto altri direttori (d'area tedesca), anche in repertorio italiano si apre un mondo diverso: confrontare il Ballo in Maschera di Toscanini con quello di Fritz Busch, ad esempio, è rivelatore. E smentisce l'assurdità sciovinista anche di recente ripetuta da Muti per cui la musica italiana (l'opera in special modo) è "cosa nostra"...o, per riprendere una sua colorita espressione, è affare del "paese del sole e dell'olio", non di quello "del gelo e della sugna".

[VGobbi]

Teo.emme, ma io lo dicevo per scherzare, visto che ultimamente recensisce solo incisioni toscaniniane.

[pbagnoli]

Teo.emme, ma io lo dicevo per scherzare, visto che ultimamente recensisce solo incisioni toscaniniane

E' vero.
Lo faccio perché ho scoperto di avere un cofanetto RCA ove ci sono tutte le incisioni verdiane di Toscanini e me le sto riascoltando in sequenza, sia pure un po' a spizzichi e bocconi, causa problemi lavorativi...
Che dire? Da vecchio estimatore di Toscanini mi sembrava un atto dovuto, oltre che un'occasione interessante per dare un po' di continuità al lavoro recensorio; il che accade contrariamente a quanto faccio di solito, cioè di ascoltare secondo umore.
Ma alla resa dei conti, a riascoltarli dopo tanti, tanti anni, mi sento deluso, e proprio per le ragioni che esponeva ottimamente Matteo: sono dischi molto polverosi.
Il paragone che Matteo faceva col Ballo di Fritz Busch è, quanto a questo, assolutamente illuminante. Non che i solisti vocali di Busch siano molto meglio, anche se cantano nella propria lingua, e con eccezione del giovane Fischer-Dieskau: è un po' che non lo sento, ma Fehenberger mi sembrava lagnoso, la Wegner linfatica e la Modl tonitruante. In compenso, Busch dimostrava di andare al cuore del problema con una capacità di analisi che, in quest'opera, ha pochissimi paragoni sul fronte direttoriale.
Toscanini, a mio personalissimo modo di vedere, non ci azzecca una cippa lessa.
Magari è frutto del tempo, magari qualche anno prima era diverso, magari i cantanti sono troppo poco carismatici. Non so.
Fatto sta che sono incisioni invecchiate male.
Adesso sto ascoltando Aida; vediamo...

[teo.emme]

Lo stesso cofanetto che ho io (e immagino, tanti altri appassionati): qualche tempo fa mi riproposi d'ascoltarlo e a metà di Aida lasciai perdere...

Concordo su quel che scrivi del Ballo di Busch: i cantanti non sono certo "migliori" (per quanto possa valere tale definizione), ma la lettura direttoriale va al centro del problema. Toscanini neppure lo sfiora: produce note tenute con implacabile ritmo metronomico. In gioventù forse scambiavo questa aridità per urgenza drammatica: ora mi sembra solo superficialità (Otello e Falstaff compresi). Il Toscanini interprete è, secondo me, coerente col bizzoso satrapo delle prove in cui bestemmia contro gli orchestrali: se si ascoltano le sue sfuriate, tolto il colore e il folklore (scambiati dai più per rigore), non si percepiscono idee musicali, suggerimenti, letture...ma si sente un clima da galera, greve di umiliazioni e di arroganza che trova il perfetto corrispettivo nelle frettolose interpretazioni dell'orchestra (che letteralmente sembra suonare per sfinimento).

[DottorMalatesta]

In home prima tappa di un viaggio alla (ri)scoperta del selvaggio West in compagnia dell´amico flip.
Non perdetevela!!!


http://www.operadisc.com/vis_tutto_back ... idback=147

DM