New York - Metropolitan

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Re: Metropolitan 2012/2013

Messaggioda mattioli » dom 26 feb 2012, 0:48

Mamma mia, non si può dire una cosa e subito arriva la lenzuolata di Marazzi.

Andiamo per ordine. Intanto io non difendo affatto la gestione Gelb dal punto di vista artistico. Mi permetto di autocitarmi:

verissimo che la stagione è banale


Invece, a differenza di quel che dice il GM, era tutt'altro che scontato che il Met potesse mantenere gli stessi livelli quantitativi (occhio: quantitativi, non qualitativi). I teatri americani dipendono molto più di quelli europei dalle fluttuazioni della situazione economica e sembrava che il Met navigasse in acque finanziariamente tutt'altro che tranquille. Secondo me, va dato atto a Gelb di ave mantenuto un buon livello quantitativo, segno quindi che i soldi li ha trovati. Del resto, con l'operazione dell'opera al cinema, che è una grande operazione d'immagine, finanziaria e culturale (cielo, dal mio labbro uscì l'empia parola) questo signore ha dimostrato di non essere uno sprovveduto.
(segue...)
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Re: Metropolitan 2012/2013

Messaggioda mattioli » dom 26 feb 2012, 0:59

Molto interessante il discorso sul pubblico.
E' troppo facile, caro Mat, citare come funzionano i grandi nomi. E' ovvio che il pubblico fa a cazzotti per la Matilde di Shabran se la canta Florez, per i concerti di arie di PincoPallino della Bartoli. Perfino il Met ha riempito per Armida, ma perché c'era la Fleming (poi, peggio per Rossini). Ma quanti sono, gli artisti così? Fra direttori, registi, cantanti, diciamo venti? Trenta? Un poo' pochi per uno spettacolo globalizzato com'è l'opera oggi, dove è l'offerta che stenta a soddisfare la domanda, e non il contrario...
Però proprio l'esempio del Covent Garden e dei Troyens è, secondo me, sbagliato. Vero che c'è un'enorme attesa per questo spettacolo: vero anche - cito a memoria - che di recite dei Troyens il teatro ne ha messe in calendario, se ben ricordo, quattro. Prima, nella stagione di Londra c'è stata una sfilza di Traviate (dodici recite, cito sempre a memoria, non ho sottomano il programma della Royal Opera) nel vetusto allestimento di Eyre, diciamo un Zeffirelli ancora lucido, e cantate in pratica dai primi che passavano di lì.
Insomma, esiste un pubblico che sceglie non sulla base del repertorio ma sulla base di COME lo si fa. Ma esiste anche un pubblico, ben più numeroso, che sceglie sulla base di COSA si fa. Altrimenti non si spiegherebbe perché riempia spettacoli raccapriccianti che però sono Aida, o Tosca.
Sono invece d'accordo sul fatto che l'opera come fenomeno nazionalpopolare in Italia non esista più. Però io non volevo dire questo: volevo dire che assolutamente indispensabile, per la sopravvivenza dell'opera in Italia, che i teatri aumentino la loro produttività. E, anche volendo, non puoi proprio fare delle stagioni solo di nuove produzioni...
Per il mio libercolo, attendo a piè fermo l'interrogatorio.
Intanto grazie.
Un abbraccio

AM

PS: non c'entra nulla, ma sono appena uscito da una Clemenza di Tito in forma di concerto (sono a quota 1.111!), anche inaspettatamente piuttosto buona. Vi consiglio di tenere d'occhio una certa Christina Daletska, mezzosoprano ucraino: voce abbastanza comune, ma personalità e interpretazione davvero fuori del comune. E notate che faceva Annio, nemmeno Sesto...
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Re: Metropolitan 2012/2013

Messaggioda FloriaTosca » dom 26 feb 2012, 4:31

C'è da non dimenticare poi che il Metropolitan di New York sorge nel quartiere più ricco della città più ricca del mondo. Disponde di una schiera di mecenati che sganciano fior di quattrini! E' una situazione completamente diversa dai teatri lirici italiani che, seppur trasformati in fondazioni liriche, non possono staccare il cordone ombelicale dal finanziamento pubblico. I grandi nomi quindi non mancano, neanche nella routine (è qualcosa di miracoloso che ogni sera ci sia almeno uno spettacolo in scena!); ciò che mi delude è che non ci sia stata alcuna novità, nessun tentativo audace, un visto e rivisto pescato dai vari teatri del mondo. Ma soprattutto non capisco il senso di una apertura con l'Elisir d'Amore: va bene che ormai i newyorchesi non possono vedere altro che Anna Netrebko, ma perché ripescare un'opera del suo vetusto repertorio così leggera? Voglia di ridere?
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Re: Metropolitan 2012/2013

Messaggioda Tucidide » dom 26 feb 2012, 16:00

mattioli ha scritto:Molto interessante il discorso sul pubblico.
E' troppo facile, caro Mat, citare come funzionano i grandi nomi. E' ovvio che il pubblico fa a cazzotti per la Matilde di Shabran se la canta Florez, per i concerti di arie di PincoPallino della Bartoli. Perfino il Met ha riempito per Armida, ma perché c'era la Fleming (poi, peggio per Rossini). Ma quanti sono, gli artisti così? Fra direttori, registi, cantanti, diciamo venti? Trenta? Un poo' pochi per uno spettacolo globalizzato com'è l'opera oggi, dove è l'offerta che stenta a soddisfare la domanda, e non il contrario...

Su questo sono d'accordo: a me pare che Gelb, dovendo scegliere fra qualità e quantità, abbia optato per la prima che, come ricorda anche Mat, è da sempre una carta vincente del teatro di NY.
Poi, ad una prima occhiata, diciamola tutta: è vero, è banale, ci sono ottocentesime visioni, ritorni frusti e poco interessanti, distribuzioni sbagliate, sprechi colossali (la Opolais come Magda grida davvero vendetta!!!), tutto: però... intanto in una stagione uno ha la possibilità di ascoltare TUTTI i più grandi cantanti del momento, magari fuori parte, al centoduesimo approccio ad un personaggio, in allestimenti antidiluviani, tutto quel che volete, ma intanto al Met ci cantano tutti!
E il pubblico sarà pure d'élite, ma non tutti sono a tal punto compenetrati - per così dire - nel settore, dal palato così sopraffino da cassare a priori una Rondine con l'Opolais perché la brava cantante non è adatta ad un ruolo pensato per Gilda dalla Rizza. Figuriamoci! Chi vede la Kristine nel dvd della Rusalka e ne resta ammaliato, poi va a teatro, se la becca come Magda e dice: "ma che brava!" :D
Insomma, ci sono vari livelli di "élite", e secondo me la maggioranza di questa minoranza (perdonate il gioco di parole) è più "generalista" di quel che si pensi. Non è assolutamente detto che chi andrà ai Troiani di Londra lo faccia con uno spirito diverso e più positivo da quello con cui va ad un Faust con Alagna e la Gheorghiu. La maggioranza dirà "woooonderfuuuul" dell'uno come dell'altro. : Thumbup :
E allora per Gelb e la sua stagione tutto filerà liscio, appunto. Poi, OK, avrebbe potuto fare di più. Ma finché andrà tutto bene, chi glielo fa fare di strologare debutti da urlo o azzardare regie in odore di "eurotrash"? 8)
Ciao, statemi bene. : Chessygrin :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Met 2014/15

Messaggioda reysfilip » gio 13 feb 2014, 10:58

Il MET, con sempre più anticipo, ha annunciato ieri la nuova stagione a venire.
Le nuove produzioni sono: Le Nozze di Figaro Levine/Eyre con Mattei, Petersen, Poplavskaya (quella donna fa praticamente tutto!) e addirittura Schrott nel cast alternativo; nuova produzione di The Death of Klinghoffer di John Adams; il debutto della Fleming come Hanna Glawari in Die lustige Witwe, ovviamente cantata in traduzione come tutte le operette al Met; Iolanta con la Netrebko accoppiata con Il Castello del duca Barbablu con la Micheal, il tutto condito da Trelinski e Gergiev; un'anonima Donna del Lago con il cast che si vede in tutte le ultime Donne del Lago passate dai grandi teatri e quindi Di Donato, Florez, Barcellona, Osborn; e dulcis in fundo Cav&Pav con regia di McVicar e la Westbroek che credo debutti Santuzza.

Maggiori dettagli qui:
http://www.metoperafamily.org/metopera/ ... nouncement

sul sito del met trovate anche la brochure online.

Che dire? Tutto molto tranquillo, nessuna mossa azzardata, i soliti nei soliti ruoli già visti in tutto il resto del mondo. Kaufmann buttato in due recite di Carmen un po' a caso, così come la Opolais in Boheme, la Westbroek (la cui Santuzza mi sembra un po' uno spreco) ripropone la Lady Macbeth di Mzensk con Conlon, la Netrebko riaffronta Lady Macbeth, la Damrau rispolvera Manon, Hampson si cimenta nei ruoli cattivi dei Contes contro Grigolo, Domingo debutta il Don Carlo dell'Ernani, e Beczala debutta Riccardo del Ballo.
Insomma, oltreoceano si prospetta una stagione tranquilla e piattina.
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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda DottorMalatesta » gio 13 feb 2014, 11:28

reysfilip ha scritto:Insomma, oltreoceano si prospetta una stagione tranquilla e piattina.


e piuttosto sonnacchiosa...

Hai detto benissimo!

Però attenzione, varrà sicuramente la pena affrontare quindici ore di volo per il debutto di Marcelo Álvarez come Turiddu!!!
:mrgreen:

Forse le cose migliori (in senso relativo) sono Iolanta e Castello di Barbablu. Ma di certo non valgono il viaggio nè lo stress da jet lag.

Immagino che la Netrebko canti Macbteh nella solita produzione del Met, quella videoregistrata con Lucic e la Guleghina, no?

Grazie dell´anteprima e dei commenti!

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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda reysfilip » gio 13 feb 2014, 11:58

DottorMalatesta ha scritto:Però attenzione, varrà sicuramente la pena affrontare quindici ore di volo per il debutto di Marcelo Álvarez come Turiddu!!!


Certo! Signori debutti insomma! Nemmeno il divastro Kaufmann viene sfruttato a dovere. Almeno quest'anno gli hanno montato un Werther intorno.

Immagino che la Netrebko canti Macbteh nella solita produzione del Met, quella videoregistrata con Lucic e la Guleghina, no?


Ovviamente! Produzione di Adrian Noble se non sbaglio. Con Macbeth-Lucic, Macduff-Calleja e Banquo-Pape.
Stranamente dopo 3 anni di inaugurazioni improntate sulla Netrebko, il prossimo anno non monteranno nessuna nuova produzione su di lei (quella di Iolanta credo che sia stata già vista a Varsavia)

In confronto la stagione di quest'anno era oro, anche solo per il Principe Igor dell'amato Tcherniakov che ha debuttato la scorsa settimana.
Notare che anche il fronte registico scarseggia a parte il McVicar poco ispirato di oltreoceano e una ripresa dell'Hansel e Gretel di Jones.
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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda DottorMalatesta » gio 13 feb 2014, 12:10

[quote="reysfilipIn confronto la stagione di quest'anno era oro, anche solo per il Principe Igor dell'amato Tcherniakov che ha debuttato la scorsa settimana.
Notare che anche il fronte registico scarseggia a parte il McVicar poco ispirato di oltreoceano e una ripresa dell'Hansel e Gretel di Jones.[/quote]

Sono davvero d´accordissimo.

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Re: Met 2014/15

Messaggioda Maugham » gio 13 feb 2014, 14:16

reysfilip ha scritto: la Westbroek (la cui Santuzza mi sembra un po' uno spreco)




Be', se la canterà così (ma non la canterà più così) non sarà male.
Mi stupisce la cancellazione di Kaufmann. Annunciato da vari blog come protagonista dellla doppietta. Mah.

WSM

P.S. Van Aken è un dovere maritale.
Mae West: We're intellectual opposites.
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2016/17

Messaggioda reysfilip » gio 18 feb 2016, 1:08

TADAN!
Nuova stagione:

http://www.metopera.org/Season/2016-17-Season/

Tra le nuove produzioni un Tristan (quello del prossimo festival di Baden-Baden con Rattle/Trelinski e la Stemme come Isolde), un nuovo Rosenkavalier by Carsen (coprodotto con Londra e Torino a quanto dicono), un Tell nuovo-già-un-po'-vecchio, trattandosi di una produzione di Amsterdam del 2013 (con Finley protagonista), e una Rusalka by Mary Zimmermann con la Opolais.
Tra i debutti segnalo quello della Mattila come Kostelnicka.
Per il resto tutto molto tranquillo e rassicurante come al solito.
A voi i commenti.
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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda Don Giuseppe » gio 18 feb 2016, 9:26

Il Barocco, questo sconosciuto.... :cry:
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Re: 2016/17

Messaggioda DocFlipperino » gio 18 feb 2016, 10:23

reysfilip ha scritto:Tra i debutti segnalo quello della Mattila come Kostelnicka.


è passata nella categoria: vecchie cantanti :)

(e non dimentichiamo Domingo/Nabucco)

Don Giuseppe ha scritto:Il Barocco, questo sconosciuto.... :cry:

vero Giuseppe, ma in una sala vasta come il Met non c'è il rischio di "perdere" tutto?

flip
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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda DottorMalatesta » gio 18 feb 2016, 12:00

La prossima stagione è il ritorno del sempre uguale: l´Olandese di Everding? :shock: L´Italiana di Ponnelle? :shock: Nabucco con Domingo? :shock: :shock: :shock:
Il Tell di Audi è tradizionalissimo, chiccosissimo e noiosissimo.
Dubito che il Rosenkavalier di Carsen sia migliore rispetto alla sua versione precedente.
La Rusalka della Zimmermann sarà uno spettacolo prevedibilmente tradizionalissimo e noiosetto.
Il solo TuI non mi sembra valga le molte ore di aereo (soprattutto per chi come me se la fa sotto al solo pensiero... :mrgreen: ).

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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda reysfilip » gio 18 feb 2016, 12:14

DottorMalatesta ha scritto:Il solo TuI non mi sembra valga le molte ore di aereo (soprattutto per chi come me se la fa sotto al solo pensiero... :mrgreen: ).


E tra l'altro lo fanno a Baden-Baden il prossimo mese con la Westbroek. Anche se, visti i prezzi di Baden-Baden, non so quale sia la cosa più conveniente :mrgreen:
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Re: New York - Metropolitan

Messaggioda DottorMalatesta » gio 18 feb 2016, 13:06

reysfilip ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Il solo TuI non mi sembra valga le molte ore di aereo (soprattutto per chi come me se la fa sotto al solo pensiero... :mrgreen: ).


E tra l'altro lo fanno a Baden-Baden il prossimo mese con la Westbroek. Anche se, visti i prezzi di Baden-Baden, non so quale sia la cosa più conveniente :mrgreen:


Lo so bene. Purtroppo al momento il mio salvadanaio piange (ed io con lui all´idea di perdermi questo Tristan!)

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