Akhnaten - Mi.To.

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda teo.emme » mar 15 set 2015, 18:48

Qualcuno stasera è a Milano al Piccolo per Akhnaten di Glass?
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda pbagnoli » mar 15 set 2015, 22:29

Io no, mi spiace: ho finito tardissimo al lavoro.
E poi ho un rapporto difficile, davvero difficile con Glass
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda VGobbi » mer 16 set 2015, 0:14

pbagnoli ha scritto:Io no, mi spiace: ho finito tardissimo al lavoro.
E poi ho un rapporto difficile, davvero difficile con Glass

In effetti chi non ha un rapporto difficile con Glass?
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda reysfilip » mer 16 set 2015, 8:49

VGobbi ha scritto:
pbagnoli ha scritto:Io no, mi spiace: ho finito tardissimo al lavoro.
E poi ho un rapporto difficile, davvero difficile con Glass

In effetti chi non ha un rapporto difficile con Glass?


A me il suo Perfect American a Madrid è piaciuto assai. Ma forse ero troppo preso da messa in scena e libretto.
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda DottorMalatesta » mer 16 set 2015, 11:06

Di Glass conosco poco e male solo Einstein on the beach...

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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda VGobbi » mer 16 set 2015, 12:13

DottorMalatesta ha scritto:Di Glass conosco poco e male solo Einstein on the beach...

DM

Conosco anch'io. Tra l'altro l'avevano appena trasmessa su Rai 5. Cosa ne pensi? Confesso che pur nella sua ripetitività maniacale, ossessione dei motivi musicali ... qualche brano mi era garbato. :oops:
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda DottorMalatesta » mer 16 set 2015, 14:04

VGobbi ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Di Glass conosco poco e male solo Einstein on the beach...

DM

Conosco anch'io. Tra l'altro l'avevano appena trasmessa su Rai 5. Cosa ne pensi? Confesso che pur nella sua ripetitività maniacale, ossessione dei motivi musicali ... qualche brano mi era garbato. :oops:


Sì esatto, era la ripresa dello spettacolo di Wilson che, se non erro, fu il regista della prima assoluta ed ebben grande ruolo nella realizzazione dell´opera.

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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda DocFlipperino » mer 16 set 2015, 15:23

a questo punto Teo potresti raccontarci della serata.... che ne dici?
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è in arresto. sì! all'ottavo piano....
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda teo.emme » mer 16 set 2015, 18:02

Volentieri.

Premetto che pure io ho un cattivo rapporto con Glass e con il minimalismo (non uso la parola bluff però...). Tutt'altra cosa Adams che pur partendo da alcune suggestioni minimaliste ha esteso a ben altro livello la nuova opera americana (il suo Nixon in China è uno dei capolavori del nostro tempo).

Ero tuttavia curioso dell'ascolto dal vivo di Akhnaten: sia per la suggestione della vicenda che per la qualità musicale (conosco l'incisione di Stoccarda, mi sembra). Certo con la consapevolezza di trovarmi di fronte un determinato prodotto musicale che fa dell'ossessiva riproposizione dell'identica formula (o con pochissime variazioni) la propria cifra stilistica. L'opera però - sulla carte e in base ai precedenti ascolti - presenterebbe delle suggestioni d'atmosfera nella straniante costruzione per ripetizioni.

A Milano però non ha funzionato nulla: innanzitutto la mancanza dell'elemento scenico e teatrale è infatti un colpo letale ad un lavoro del genere: il fatto è che quella di Glass pare una lunga e monotona colonna sonora...priva di immagini a cui associarsi. Ergo noia, noia, noia. Meschina l'idea di supplire all'azione con immagini dell'antico Egitto, dando ancor più l'idea di monotonia visiva.

Poi la stessa esecuzione mi è parsa deficitaria: al di là dei giudizi sulla musica, questa comunque andrebbe eseguita con ben altra consapevolezza. Ieri pareva una lettura a prima vista. L'orchestra del Regio di Torino ha suonato davvero male: imprecisa, spesso stonata, non coesa, poco convinta...impreparata insomma. Peraltro un'opera che si basa su un paio di formule musicali ripetute per due ore necessità di una tenuta ritmica impeccabile, per far cogliere le piccolissime variazioni strutturali... Se gli archi stonano e non vanno a tempo, se gli attacchi sono imprecisi, se i pezzi d'insieme sono guazzabugli dove ciascuno segue un suo tempo allora il risultato è disastroso. Colpa del direttore innanzitutto, che non è stato capace di tenere ritmicamente l'orchestra. La mancanza di fantasia nello sfruttare la tavolozza timbrica, in un lavoro monotono e ripetitivo come Akhnaten, è gravissimo (e soporifero).

Sul cast non vorrei dir nulla per rispetto. Ma un tenore del genere non può cantare. Davvero sembrava che nessuno si fosse preparato.
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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda DottorMalatesta » ven 18 set 2015, 11:35

teo.emme ha scritto:Premetto che pure io ho un cattivo rapporto con Glass e con il minimalismo (non uso la parola bluff però...). Tutt'altra cosa Adams che pur partendo da alcune suggestioni minimaliste ha esteso a ben altro livello la nuova opera americana (il suo Nixon in China è uno dei capolavori del nostro tempo).


Il rischio della noia in questo tipo di composizioni è sempre dietro l´angolo. Soprattutto senza il supporto della scena. Conosco anch´io Nixon in China di Adams (l´ho anche vista dal vivo), e non è affatto male.
In fatto di minimalismo, a me piace molto Michael Nyman (importante autore di musica da fil), e trovo che la sua collaborazione con Peter Greenaway (IMHO il più grande regista inglese vivente) abbia portato ad esiti assolutamente strabilianti. Nei suoi film la visionarietá ossessiva, barocca, enciclopedica, sistematizzante del regista si sposa benissimo con la musica di Nyman.

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Re: Akhnaten - Mi.To.

Messaggioda teo.emme » ven 18 set 2015, 11:39

DottorMalatesta ha scritto:
teo.emme ha scritto:Premetto che pure io ho un cattivo rapporto con Glass e con il minimalismo (non uso la parola bluff però...). Tutt'altra cosa Adams che pur partendo da alcune suggestioni minimaliste ha esteso a ben altro livello la nuova opera americana (il suo Nixon in China è uno dei capolavori del nostro tempo).


Il rischio della noia in questo tipo di composizioni è sempre dietro l´angolo. Soprattutto senza il supporto della scena. Conosco anch´io Nixon in China di Adams (l´ho anche vista dal vivo), e non è affatto male.
In fatto di minimalismo, a me piace molto Michael Nyman (importante autore di musica da fil), e trovo che la sua collaborazione con Peter Greenaway (IMHO il più grande regista inglese vivente) abbia portato ad esiti assolutamente strabilianti. Nei suoi film la visionarietá ossessiva, barocca, enciclopedica, sistematizzante del regista si sposa benissimo con la musica di Nyman.

DM

Esatto. Concordo su Nyman e su Greenaway. Il problema con questo tipo di repertorio - scremato dal fisiologico manierismo un po' furbo, che ne ha fatto un'industria di successo (molti lavori di Glass, ormai, sembrano colonne sonore di videoclip patinati) - è che privato dell'elemento scenico da solo regge poco (o nulla in caso di esecuzioni non molto curate).
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