Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

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Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda Valentina » sab 22 ago 2015, 8:03

Presente e passato si mescolano in un'atmosfera particolare, resa magica da un cielo stellato, da giochi di luce, dalla sacralità e imponenza della collegiata di Sant'Ambrogio e dalla musica che echeggia nella piazza circostante.
Siamo a varazze e questa sera si premia uno dei Tenori che hanno segnato la storia della musica: Nicola Martinucci.
Il premio che lo attende é il “Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea“ che viene consegnato ai grandissimi interpreti della lirica mondiale e consiste in un quadro in ceramica formato da nove piastrelle, ideato da Mario Ghigliotti e da Giovanni Musso (Direttore Artistico del Coro Polifonico Beato Jacopo da Varagine) e realizzato dall'artista varazzina Demy Vallerga e che raffigura l’effigie del Maestro Cilea, le vecchie mura varazzine e lo stemma della Città.
La serata si apre con la registrazione audio della celebre aria "nessun dorma" cantata da Martinucci che porta la piazza in un "religioso" silenzio e in una trepidante attesa di vedere il Tenore.
Si arriva al momento clou della serata dopo un "percorso" che accompagna l'ascoltatore alla scoperta di piccoli angoli del grande mondo dell'opera: arie del "Don Giovanni", della "Carmen", della "Boheme", de "Le Maschere", de "La Gioconda" ci portano al momento atteso e sul palco viene chiamato Martinucci.
Vi metto qualche foto della premiazione:

https://m.facebook.com/photo.php?fbid=1 ... =bookmarks

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Non sono ancora un'esperta di opera, non conosco perfettamente tutta la carriera di questo Artista (anche se mi sono ampiamente documentata su internet) ma ieri sera ho visto un uomo e un artista che ha fatto della musica la sua vita.
Martinucci ricorda al pubblico che ha 74 anni e che, dopo aver cantato per quasi 50 anni dopo aver debuttato nel 1965, la sua voce non è perfetta: ha avuto qualche problema che lo ha portato a fermarsi completamente per 4 anni e ora il "motore" (come dice lui) fa fatica a funzionare...
Nonostante questo regala al pubblico di varazze due canzoni della tradizione napoletana "o sole mio" e "Core 'ngrato": la voce si sente che non è più quella piena e potente di un tempo, ci sono graffiature, affaticamenti ma ogni tanto fa capolinea la potenza di un tempo ed è poesia... non si può che rendere onore ad un grande Artista che ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo.
Serata emozionate, forse in alcuni tratti malinconica, ma tutta permeata dall'amore per la Musica.
Dilegua, o notte!… Tramontate, stelle!… All’alba vincerò!…
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda pbagnoli » sab 22 ago 2015, 22:43

...e brava Valentina!
Hai fatto benissimo a vedere da vicino una vecchia gloria del teatro d'opera italiano.
Non sarà stato un fine dicitore, ma la voce ce l'aveva eccome.
Tu sei nuova (be', quasi) di queste pagine, quindi non sai di quante volte l'ho menata con quella famosa Turandot alla Scala nel 1983, che lui ribatteva colpo su colpo alla canna terrificante di Ghena Dimitrova. Altro che Bocelli!
Voce importante, quella di Martinucci, e gestita davvero bene.
Se non fossi stato a Merano (in rampa di lancio per Bayreuth...) ci sarei venuto anch'io.
A proposito: dato che siamo vicini di vacanza, ci vediamo uno di questi giorni per un pezzo di focaccia insieme?...
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda Valentina » sab 22 ago 2015, 22:57

pbagnoli ha scritto:...e brava Valentina!
Hai fatto benissimo a vedere da vicino una vecchia gloria del teatro d'opera italiano.
Voce importante, quella di Martinucci, e gestita davvero bene.
Se non fossi stato a Merano (in rampa di lancio per Bayreuth...) ci sarei venuto anch'io.
A proposito: dato che siamo vicini di vacanza, ci vediamo uno di questi giorni per un pezzo di focaccia insieme?...


Ho sentito la registrazione e devo dire che era una voce di tutto rispetto!
É stata un'esperienza molto emozionante... Anche perché mi ha permesso di scoprire un grande Artista.
Per la focaccia per me va benissimo, sarebbe un piacere: così io ti racconto di Martinucci e tu di Bayreuth!
Goditi Bayreuth!
A presto allora : Chessygrin :
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda VGobbi » lun 24 ago 2015, 21:56

Grazie infinite Valentina per la testimonianza.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda Valentina » mar 25 ago 2015, 9:17

VGobbi ha scritto:Grazie infinite Valentina per la testimonianza.

È un piacere condividere: è proprio questo il bello di condividere una passione 8)
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda mattioli » ven 28 ago 2015, 15:03

Nicola Martinucci era un artista onesto cui siamo tutti grati e magari affezionati per come ha retto per decenni un repertorio assai pesante.
Ma che sia uno dei "tenori che hanno segnato la storia della musica", francamente no. Precisato questo, fanno benissimo a festeggiarlo e ci associamo credo tutti alle felicitazioni.

AM
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda pbagnoli » sab 29 ago 2015, 18:00

mattioli ha scritto:Nicola Martinucci era un artista onesto cui siamo tutti grati e magari affezionati per come ha retto per decenni un repertorio assai pesante.
Ma che sia uno dei "tenori che hanno segnato la storia della musica", francamente no. Precisato questo, fanno benissimo a festeggiarlo e ci associamo credo tutti alle felicitazioni.

AM

Giusto, Alberto.
Ma considera che l'ultima incisione in studio di Turandot prevede, alla voce "Calaf", Andrea Bocelli...
Io credo che Martinucci abbia segnato la storia della musica in determinati angoli dove la musica è stata eseguita: e mi riferisco a quella sana e vecchia provincia, che condivideva con altri personaggi suoi pari. Fra questi giova ricordare, e in varie epoche (sempre per quanto riguarda la voce di tenore): Merighi, Miranda Ferraro, Fernandi, Bottazzo, Grilli, Barioni, Ballo, Tieppo, Lima, Cecchele, Kaludov, Barasorda e, anche se so che questo nome farà stortare il naso a qualcuno, Giacomini, che tutti gli appassionati vorrebbero invece collocato due o tre gradini più sopra in un ipotetico empireo, e invece per me rimane un provinciale (absit iniuria verbis) di lusso.
Martinucci resse il peso dell'inaugurazione della Scala del 1983 per il forfait di Domingo, e lo fece favolosamente. Io c'ero, e me lo ricordo benissimo.
Poi, siamo d'accordo: Kaufmann, e lo stesso Domingo stanno su un altro pianeta.
Ma il parterre dell'Arte che tanto amiamo prevede anche la provincia, che ha scritto un capitolo importante nella storia dell'interpretazione. Anche in senso lato.

Quindi, io sto dalla parte di Valentina 8)
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda dollarius@libero.it » sab 29 ago 2015, 18:08

pbagnoli ha scritto:
mattioli ha scritto:Nicola Martinucci era un artista onesto cui siamo tutti grati e magari affezionati per come ha retto per decenni un repertorio assai pesante.
Ma che sia uno dei "tenori che hanno segnato la storia della musica", francamente no. Precisato questo, fanno benissimo a festeggiarlo e ci associamo credo tutti alle felicitazioni.

AM

Giusto, Alberto.
Ma considera che l'ultima incisione in studio di Turandot prevede, alla voce "Calaf", Andrea Bocelli...
Io credo che Martinucci abbia segnato la storia della musica in determinati angoli dove la musica è stata eseguita: e mi riferisco a quella sana e vecchia provincia, che condivideva con altri personaggi suoi pari. Fra questi giova ricordare, e in varie epoche (sempre per quanto riguarda la voce di tenore): Merighi, Miranda Ferraro, Fernandi, Bottazzo, Grilli, Barioni, Ballo, Tieppo, Lima, Cecchele, Kaludov, Barasorda e, anche se so che questo nome farà stortare il naso a qualcuno, Giacomini, che tutti gli appassionati vorrebbero invece collocato due o tre gradini più sopra in un ipotetico empireo, e invece per me rimane un provinciale (absit iniuria verbis) di lusso.
Martinucci resse il peso dell'inaugurazione della Scala del 1983 per il forfait di Domingo, e lo fece favolosamente. Io c'ero, e me lo ricordo benissimo.
Poi, siamo d'accordo: Kaufmann, e lo stesso Domingo stanno su un altro pianeta.
Ma il parterre dell'Arte che tanto amiamo prevede anche la provincia, che ha scritto un capitolo importante nella storia dell'interpretazione. Anche in senso lato.

Quindi, io sto dalla parte di Valentina 8)


Io sono una fan dichiaratissima di Mattioli, do ragione a lui.
Tuttavia.....ho un ricordo vago e bellissimo di Nicola Martinucci. Canto' a Brescia quando ero bambina. Guardate, non ricordo nemmeno cosa. Ricordo che il loggione era fuori di testa. Tutti urlavano felici e lo osannavano. Papa' mi accompagno' in camerino ed ebbi in regalo una fotografia di Martinucci autografata. Per anni la tenni in una scatola orgogliosa e felice. Poi, durante la mia fortissima crisi adolescenziale, presi quella brutta (orrenda per la verita') fotografia in bianco e nero, in cui il tenore aveva una esagerata cotonatura dei capelli ed un trucco pesantissimo sugli occhi, e la feci in mille pezzi. Peccato, pero'. : Hurted :
baci baci
Irina
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda DocFlipperino » sab 29 ago 2015, 18:37

mi permetto di aggiungere che Martinucci - a dispetto di una voce poco fonogenica, perchè troppo compressa dai microfoni, che non gli ha mai permesso l'ingresso nelle sale di registrazione importanti - aveva una voce in grado di saturare e riempire teatri anche grandissimi. questo lo rendeva sempre la "prima scelta" tra le cover o i secondi cast dei teatri importanti e la prima scelta nei primi cast dei teatri un gradino più bassi.
se poi uniamo un repertorio vasto, la grande capacità di reggere tessiture impegnative ad ogni latitudine e in ogni condizione atmosferica ecco che dimentichiamo volentieri una certa qual inerzia interpretativa o un generico canto eroico buono un po' a tutte le opere.

personalmente, e qui spero di non scatenare le ire di qualcuno, lo ritengo nettamente superiore a Giacomini, sia per lo squillo potentissimo, sia - soprattutto - per la grande capacità di cantare tutto, ogni sera, in ogni dove, dal Met alla Scala, da Caracalla a Voghera con lo stesso impegno, la stessa professionalità e la stessa passione.

se mi permettete una battuta, credo che senza martinucci negli anni 80 e 90 non sarebbero esistite Aida, Turandot, Chenier e Tabarro nei festival estivi :D

flip
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è in arresto. sì! all'ottavo piano....
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda pbagnoli » sab 29 ago 2015, 20:47

DocFlipperino ha scritto:
personalmente, e qui spero di non scatenare le ire di qualcuno, lo ritengo nettamente superiore a Giacomini, sia per lo squillo potentissimo, sia - soprattutto - per la grande capacità di cantare tutto, ogni sera, in ogni dove, dal Met alla Scala, da Caracalla a Voghera con lo stesso impegno, la stessa professionalità e la stessa passione.

Concordo totalmente.
Giacomini poteva incorrere in serate poco ispirate - a essere generosi - con discreta frequenza; Martinucci mai.
Tutti favoleggiano di quelle sere in cui Giacomini spaccava il c**o ai passeri; io, che l'ho visto/sentito un sacco di volte, sono capitato sempre in quelle altre...
Martinucci forever!
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda VGobbi » sab 29 ago 2015, 20:49

Certo che mettere un Giacomini ai livelli di un Barasorda, Tieppo, Bottazzo o Kaludov mi sembra francamente eccessivo. Eccessivo non tanto a livello d'interpretazione dove non ha aggiunto nulla di innovativo, quanto alla qualità della sua voce che era qualcosa di eccezionale. Tu Pietro sei stato sfigato tutte le volte che l'hai beccato dal vivo, ma esistono testimonianze discografiche di sue performance superlative, che testimoniano alcune qualità del Giacomini voce, penso alla sua interminabile lunghezza dei fiati od alla bellezza di un timbro corposissimo specie nel registro centrale.
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda pbagnoli » dom 30 ago 2015, 9:42

VGobbi ha scritto:Certo che mettere un Giacomini ai livelli di un Barasorda, Tieppo, Bottazzo o Kaludov mi sembra francamente eccessivo.

Eheheh... Aspettavo il gobbo, in effetti. 8)
Che ti devo dire, Vittorio? In effetti il paragone è un po' svilente per Barasorda e Kaludov...
Scherzo.
Ma, in fondo, nemmeno troppo.

Se da un cantante non posso aspettarmi più di una performance vocale stratosferica, perché il suo approfondimento di altri aspetti che a me interessano tanto quanto è pressoché nullo - e Giacomini era esattamente così - almeno che la voce sia sempre in palla.
Invece no; non lo era quasi mai.
Ricordo, per esempio, una terrificante Fanciulla: fu un disastro.
La voce, imbottigliata in cantina come un barbera d'annata, quando saliva all'acuto sembrava un tavernello. Fatica bestiale, acuti intappati, fiati problematici.
Mi dici (non solo tu) che la voce era di un tenore drammatico, l'unico che abbiamo avuto dopo Corelli. A parte il fatto che non sta scritto da nessuna parte che la voce del tenore drammatico debba essere più scura di un baritono, io ti dico - per averli ascoltati spesso entrambi - che lo era molto più quella di Martinucci, che aveva più squillo, fiati, metallo.
L'hai mai sentito Corelli?
Li hai mai sentiti i suoi acuti che folgori erano?
I tuoi amici di OC mi favoleggiano in continuo di queste sere in cui il Bepi... eeeh, dovevi sentirlo! Il più grande tenore del mondo! Il più grande di tutti i tempi!
E poi cominciamo con la litania delle majors discografiche che non se lo sono mai filato di pezza.
Io rispondo invariabilmente con una parola che non posso utilizzare perché poi se non Flipperino e Malatesta mi moderano.
La sua registrazione di Otello è, per il mio personalissimo e discutibilissimo gusto, di gran lunga la peggiore della discografia.
Il suo Otello - a metà strada fra il vocalista sfiatato e il declamatore post-wagneriano spolpo - è un disastro.
Fa le sue notone enormi, più larghe che alte, perché poi quando si deve salire sono dolori; e lì finisce il suo Otello.
Chi c'è dietro a questo personaggio? Quali solo le sue pulsioni? Dove va a parare?
Santo cielo, senza evocare il gigantesco Vickers, persino Del Monaco era anni luce più avanti di lui nell'esegesi del personaggio!

Quindi, a mio modo di vedere, Martinucci è di intere spanne superiore a Giacomini. Anche in Otello.
Non c'è battaglia.
Giacomini è stato un onesto professionista che, se avesse evitato di affondare in modo così smaccato, sarebbe stato un bel lirico: sèntiti le sue prime incisioni, quando faceva non gli Otelli, ma i Rodolfi della Bohème.
Quello era il vero Giacomini: aveva squillo e begli acuti.
Rileggiti la miarecensione del disco a lui dedicato da Bongiovanni: sono stato sincero come al solito. E, soprattutto, attaccato alla Storia.
Storia (del canto) di cui, mi spiace, Giacomini è stato un personaggio marginale, non diversamente dagli altri citati...
Buona domenica!
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda mattioli » dom 30 ago 2015, 9:55

D'accordo: Martinucci faceva i cast B nei teatri A e i cast A nei teatri B, macinando recite su recite di un repertorio pesantissimo, sempre con onestà professionale e risultati rassicuranti. Guarda caso, è esattamente quello che ho detto io. Però io ho anche obiettato che "Martinucci è un tenore che ha segnato la storia dell'opera" è una formula che va benissimo per annunciare che gli è stato assegnato l'ennesimo premiolino estivo, un po' meno per una discussione su OC.
I tenori che hanno segnato la storia dell'opera sono un'altra cosa, via. Si chiamano Jelyotte, Rubini, Nourrit, Duprez, Caruso, Pears... nomi così.
Quanto a Giacomini e alla provincia, ricordo una matinée di quell'opera di Verdi che non oso pronunciare al Ponchielli di Cremona (eh si, cari, qui non si frequentano mica solo Salisburgo e Glyndebourne). Bene: lui fu un Alvaro risaputo interpretativamente e ridicolo scenicamente, ma i suoni erano gloriosi e mai prima né mai dopo li ho più riascoltati. A me questo è capitato, almeno una volta, con Giacomini; con Martinucci, mai. Quanto all'Otello, è vero che quello di Giacomini era pessimo. Vidi però il debutto di quello di Martinucci, al Comunale di Modena, nella regia di Decker (!) importata dalla Monnaie (!!): e credo non mi sia mai capitato di avvertire un'estraneità e una distanza così totali di un cantante allo spettacolo che, in teoria, interpretava.
Buona domenica.

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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda mattioli » dom 30 ago 2015, 10:53

Ah, e comunque un dibattito Martinucci vs Giacomini è abbastanza surreale anche per la media alquanto alta di OperaDisc, no?
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Re: Premio Città di Varazze – “Francesco Cilea"

Messaggioda pbagnoli » dom 30 ago 2015, 11:04

mattioli ha scritto:Ah, e comunque un dibattito Martinucci vs Giacomini è abbastanza surreale anche per la media alquanto alta di OperaDisc, no?

In fondo, no...
Siamo stati tutti a teatro anche con questi cantanti, no?
E comunque, meglio una chiacchierata su Martinucci, piuttosto che deliri sesquipedali tipo quelli dell'altro giorno.

Secondo me, parlare di opera prevede anche (non solo) una chiacchierata su questo tipo di cantanti. A condizione, beninteso, di non cadere nel vizio che hanno altre persone di pensare che questi cantanti di seconda linea oggi sarebbero star internazionali. Non lo sarebbero, esattamente come non lo erano ai loro tempi.
Pensare che Giacomini e Martinucci siano stati danneggiati dalle majors discografiche sta fra il puerile e la malafede. Ma le matinèes erano popolate di cantanti così, e anche questa - secondo me - è Storia.
Poi, certo: lo stesso Domingo era un'altra cosa
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