Folgorante l'apparizione di questa artista messicana alle repliche de La Boheme "latinoamericana"" della Scala, già assai bella di suo, ma decollata alla replica con il cosiddetto secondo cast che in realtà è un primo. Straordinaria avvenenza fisica unita ad un "fiuto" da rara cantante-attrice. La sua Mimì è nel solco di quelle - drammaticissime e teatrali - di una Stratas o di una Cotrubas, rispetto alle quali (indiscutibili attorialmente, discusse e discutibili nella vocalità) tuttavia, c'è in Perez la voce - uno strumento particolarissimo, intriso tutto della malattia, ma anche dell'amore di Mimì, grazie a tinte ed espressione. Ovvero c'è, eccome, il personaggio ma c'è eccome, il canto che lo sostiene. Eccome.
marco vizzardelli