Tristan und Isolde (Wagner)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » mar 25 ago 2015, 5:59

Vittorio, non è un excursus su tutte le Isolde della Storia, ma solo su quelle di Bayreuth!

Appena possibile io e Francesco vi raccontiamo lo spettacolo. Qualcosa ho già scritto, ma merita fare qualche riflessione un po' attenta
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » mar 25 ago 2015, 16:08

Ecco la recensione dello spettacolo di Bayreuth.
Un grazie affettuoso a Francesco Brigo che, con la sua velocità alle tastiere, ha reso possibile questo viaggio ottenendo i più bei biglietti che si possano desiderare!
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 25 ago 2015, 17:09

reysfilip ha scritto:Attendiamo le vostre impressioni dalla verde collina : WohoW :
Io intanto mi sono visto questo nuovo Tristan in video, di cui non so che pensare :roll:
Ma riparliamo appena scrivete.


Ed eccoci qui, di ritorno dall´alta Franconia!

Ho provato anch´io a scrivere due righe su questo interessante Tristan.

Un grazie affettuoso a Pietro, il miglior amico operomane che si possa desiderare!!! :wink:

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda mattioli » mar 25 ago 2015, 19:03

Che aggiungere? Al Tui con BB (Bagnolo & Brigo) c'ero anch'io e con loro ho anche visitato la riaperta Villa Wahnfried, che è un po' come andare a Disneyland con Topolino.
Ho letto entrambe le recensioni e sostanzialmente concordo. Sulla Herlitzius sono più d'accordo con il Malatestimo che con il Boss, perché è vero che nel "Mild und leise" è affondata per stanchezza ( e senza che Thielemann facesse nulla per tenerla a galla) ma è altrettanto vero che certi squarci di selvaggia violenza del primo atto sono stati memorabili e che nel secondo il duettone non l'ha messa in difficoltà come si poteva temere.
Su Gould sarei più severo di entrambi. D'accordo: è arrivato alla fine, ma la parte nera del bilancio finisce qui. In rosso è andata spesso, e sistematicamente nel terzo atto, l'intonazione, e c'è andata perché Gould forza, spinge, sbraita, in una sala dove di forzare non c'è davvero alcun bisogno. Aggiungo che anche quando non stona, il fraseggio è scolastico. Non c'è una sola frase di Gould che si ricordi o che verrebbe voglia di ascoltare.
Anche su Thielemann d'accordo. Un Tristano così oggi può e sa farlo solo lui. Resta da capire se oggi abbiamo bisogno di un Tristano così: io personalmente credo di no, ma sono appunto opinioni personali. Certo, se ascoltato in mezzo al Ring di Petrenko, questo si davvero memorabile e credo in prospettiva storico, questo Tristan appare ancora più prevedibile e risaputo.
Infine, la signorina Wagner. Nei Meistersinger c'era troppo e qui troppo poco, vero. Però, più che discutere il Konzept di questo Tristano, che peraltro non si capisce bene quale sia oppure, se è solo questo, è davvero miserello, andrebbe stigmatizzata l'imbarazzante pochezza tecnica della sua regia. Io posso dire che il Tristan di Thielemann non mi è piaciuto (anzi, meglio, che non mi interessa), ma se dico che Thielemann non sa dirigere un'orchestra sono solo un poveretto. Invece si può tranquillamente dire che Katarina Wagner non sa fare la regista, o almeno che non la sa fare a livelli tali da giustificare la sua presenza nel cartellone di Bayreuth. Quando i quattro quinti del primo atto sono illuminati, tutti, dalla stessa luce, praticamente un piazzato, mi dispiace, ma vuol proprio dire che si fatica sull'abc.
Grazie ancora ai BB, praticamente una coppia di fatto, per la dotta e simpatica compagnia.
Ciao miao bao

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda reysfilip » mar 25 ago 2015, 19:06

Lette d'un fiato entrambe le recensioni che mi trovano d'accordo sopratutto su due punti: la regia della Wagner e la Isolde della Herlitzius.
Riguardo alla regia, mi consola il fatto che non sono l'unico ad aver pensato alle scale di Harry Potter nel primo atto :mrgreen:
Comunque in video mi ha assai annoiato e pensavo di non averci capito nulla, perché dal secondo atto non riuscivo proprio a collegare i nessi logici (perché loro sono in una stanza delle torture/laboratorio? Sono un esperimento di Marke che li ha scoperti subito? E perché poi si mettono a ferirsi con la gabbia?). Col terzo avevo issato bandiera bianca, rinunciando a capire.
Però il problema rimane: come mettere in scena il Tristano? A tal proposito devo ancora vedere quello di Konwitschny.
Invece per quanto riguarda la Herlitzius, rimane un'Artista con la A maiuscola e in scena si vede, ma come Isolde non ce la vedevo prima, e non ce la vedo neanche ora dopo l'ascolto del live e la visione video. Troppo Elektreggiante e soprattutto troppo Bruhnilde. Forse anche qui Cosima aveva ragione.
Da Gould mi aspettavo di più dato cosa avevate scritto da Zurigo, però nel terzo atto secondo me si è fatto valere.
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » mar 25 ago 2015, 20:52

Ringraziamo commossi anche Alberto per le sue interessanti considerazioni. A lui però chiederei: chi altro oggi per Tristan?
Ancora Robert Dean Smith (che a me ricorda sempre Renato Pozzetto)?
Treleaven?
Vinke?
Altri nomi?...
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda mattioli » mer 26 ago 2015, 12:47

Beh, Bagnolo caro, aspettiamo ovviamente tutti il debutto di Kòfmann, che prima o poi dovrà pur decidersi. Dopo Walter, credo che toccherà a Tristan.
Poi che oggi non siamo in circolazione dei grandi Tristan mi sembra abbastanza pacifico. Confesso che ieri l'altro mi ha sorpreso Vinke nel Sigfrido: ha sbraitato tutto il primo atto e avrei scommesso che non sarebbe arrivato in fondo. Invece ce l'ha fatta. Ora, tenuta per tenuta, tutto sommato meglio lui di Gould: almeno non stonava. Però fra tre ore c'è la Götterdämmerung e sono un po' inquieto (più per la Foster, comunque : Andry : ).
A parte questo, non si potrebbe per una volta rischiare un Tristan non heldentenor? Togliere finalmente la parte a questi urloni e darla a un tenore lirico? Declamatore, beninteso, ma capace almeno di un po' di lirismo. Lo so, non è facile, ma almeno a Bayreuth, dove non c'è il problema di farsi sentire, si potrebbe tentare... Certo, ci vorrebbe una direzione artistica... Beh, amen.
Ciao

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 ago 2015, 14:15

reysfilip ha scritto:E perché poi si mettono a ferirsi con la gabbia?).


Beh… non è poi così difficile: si stanno dedicando a pratiche sadomaso! :mrgreen: Scherzi a parte, ogni regista degno di questo nome dovrebbe domandarsi (e cercare di rispondersi) che cosa sarebbe successo a Tristano e Isotta se non fossero comparsi in scena Marke e Melot (Chéreau, quello sì un vero regista, ne parla diffusamente nel libro in cui descrive la nascita dello spettacolo visto alla Scala). Banalizzando si potrebbero ipotizzare due scenari: 1. si sarebbero decisi (meglio tardi che mai! : Sig : ) a fare all´amore; 2. si sarebbero suicidati insieme. Una cosa è certa: non si sarebbero dedicati a pratiche sado-maso come nella banalizzazione proposta dalla Wagner. Nessuno comunque lo saprà mai. Anche se, in fondo, la musica e il testo suggeriscono che – se non fossero stati interrotti – Tristano e Isotta avrebbero raggiunto la Verklärung insieme, con tanto di risoluzione della tensione armonica del Tristanakkord, risparmiando allo spettatore e soprattutto al tenore lo strazio di assistere al terzo atto. Su cosa poi significhi “raggiungere” la Verklärung potremmo parlare per ore ed ore. :roll:

reysfilip ha scritto:Però il problema rimane: come mettere in scena il Tristano? A tal proposito devo ancora vedere quello di Konwitschny.


Nonostante alcune provocazioni (peraltro immancabili in Konwitschy), è uno spettacolo di grande intelligenza. E, sempre a proposito del duo d´amore al secondo atto, vale la pena paragonare la pochezza registica di Katharina Wagner con quello che riesce a fare a Monaco Konwitschny con un paio di lumini da cimitero. La Meier tra l´altro è strepitosa, ed esegue una Verklärung (il termine Liebestod, a rigore, dovrebbe indicare il solo preludio) da brivido.

pbagnoli ha scritto: A lui però chiederei: chi altro oggi per Tristan?
Ancora Robert Dean Smith (che a me ricorda sempre Renato Pozzetto)?
Treleaven?
Vinke?
Altri nomi?...


Ci sarebbe anche Peter Seiffert, un Tristan espressivo come una statua dell´isola di Pasqua. O perchè non un Roberto Saccà (che a me invece ricorda Michale Keaton? :mrgreen: ) :twisted: ? NO, NO, NO!!!! Vi prego!!! Gould almeno sa stare in scena, arriva in fondo vivo e, se non altro per questo, alcune frasi non le butta via strangolandosi come 9 Tristan su 10. Anch´io stra-concordo con Alberto sul nome di Kaufmann (lo avevo ipotizzato e sperato tempo addietro), magari (come fatto in passato da Bernstein a Monaco e più recentemente da Salonen) organizzando un´incisione dal vivo in cui – per non arrivare alla fine svociato – canti un atto per volta. Si ricordi che il primo, sciagurato Tristan, Ludwig Schnorr von Carolsfeld, cantò il ruolo all´età di 29 anni (e tirò le cuoia...). Forse varrebbe la pena provare ad affidare il ruolo a qualche cantante un po´più giovane… Il sogno proibito? Un bel Tristano con Vogt nel ruolo del protagonista (già eccellente Siegmund a Monaco), la Kampe come Isolde (e chissenefrega se non ha tutte le note della parte) diretti da Petrenko.

mattioli ha scritto:e con loro ho anche visitato la riaperta Villa Wahnfried, che è un po' come andare a Disneyland con Topolino.

...

BB, praticamente una coppia di fatto



:lol: :lol: :lol: 8)

mattioli ha scritto: Sulla Herlitzius sono più d'accordo con il Malatestimo che con il Boss, perché è vero che nel "Mild und leise" è affondata per stanchezza ( e senza che Thielemann facesse nulla per tenerla a galla) ma è altrettanto vero che certi squarci di selvaggia violenza del primo atto sono stati memorabili e che nel secondo il duettone non l'ha messa in difficoltà come si poteva temere.


Vero, al "gab er es preis" niente acuto. Però questo è un acuto particolarmente bastardo, perchè è praticamente impossibile prendere fiato prima. Non è la prima Isolde che scivola su questa buccia di banana. È un punto molto simile alla fine della tirata di Tristano al terzo atto "Vergeh' die Welt meiner jauchzenden Eil'!": anche qui davvero difficile prendere fiato prima dell´acutazzo...
Infine, sempre a proposito della Herlitzius, si è fatto il nome (lo diceva l´amico Vittorio e sono pienamente d´accordo) di Martha Mödl. Bene, quando la grande Mödl cantò Isolde a Bayreuth aveva 12 anni in meno della Herlitzius. Alla stessa età della Herlitzius (anzi, a vero dire a 51 anni) la Mödl cantò invece (massacrandola) la parte della Tintora nella Frau ohne Schatten a Monaco. Morale della favola: 1. onore all´Isolde della Herlizius : Chessygrin : ; 2. Sarebbe il caso di affidare i ruoli di Tristano e Isotta a cantanti meno stagionati (e meno consumati da un repertorio massacrante)... In fondo, Malvina Garrigues creò il ruolo a 40 anni e la Meier debuttò in Isolde a 37 anni.

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » mer 26 ago 2015, 14:39

mattioli ha scritto:Beh, Bagnolo caro, aspettiamo ovviamente tutti il debutto di Kòfmann, che prima o poi dovrà pur decidersi...

Sicuro?
È del 1969, quindi ha i suoi bei 46 anni. Non tantissimi, va bene, ma nemmeno pochi per abbordare una parte del genere.
Inoltre il ragazzo comincia ad avere seri problemi in acuto; già sul si naturale balla mica male, e non ce lo vedo a reggere le campate terrificanti del terzo atto con questo tipo di organizzazione vocale.
Anche a me piacerebbe sentire il suo Tristan; o forse sarebbe meglio dire "mi sarebbe piaciuto", perché temo fortemente che sia fuori tempo massimo.
Vogt? Mah. Non so. Non ce lo vedo proprio. È più esteso in acuto, ma lo trovo più banale come fraseggio, più scontato e risaputo.

Personalmente sono più dell'idea di trovare uno più giovane e di "costruirlo" ex novo.
Non saprei chi...
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 ago 2015, 15:49

pbagnoli ha scritto:
mattioli ha scritto:Beh, Bagnolo caro, aspettiamo ovviamente tutti il debutto di Kòfmann, che prima o poi dovrà pur decidersi...


Anche a me piacerebbe sentire il suo Tristan; o forse sarebbe meglio dire "mi sarebbe piaciuto", perché temo fortemente che sia fuori tempo massimo.


Temo anch´io. Stranamente nel bellissimor ecita wagneriano inciso qualche anno fa per la DECCA Kaufmann non inserì nulla dal Tristano (è pur vero che in quest´opera non sono molti i brani da "antologia").

Vogt? Mah. Non so. Non ce lo vedo proprio. È più esteso in acuto, ma lo trovo più banale come fraseggio, più scontato e risaputo.


Certo è che Vogt non riuscirebbe mai a reggere l´orchestra del Thielemann, ultima maniera né a Bayreuth né altrove. Idem vale per la Kampe (e per la Westbroek). Peccato perchè invece il Thielemann "prima maniera" era tutta un´altra cosa. Il suo primo Tristan (tra l´altro era il suo debutto a Vienna) aveva un´impostazione lirica molto molto vicina a quella di Karajan II (lo riconosce lo stesso Thielemann nel suo libro). Anche la scelta di un ex-tenore mozartiano quale Moser si inseriva in un´ottica di questo tipo...

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 ago 2015, 16:59

Comunque ecco qui Vogt:



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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda dollarius@libero.it » mer 26 ago 2015, 17:14

DottorMalatesta ha scritto:
pbagnoli ha scritto:
mattioli ha scritto:Beh, Bagnolo caro, aspettiamo ovviamente tutti il debutto di Kòfmann, che prima o poi dovrà pur decidersi...


Anche a me piacerebbe sentire il suo Tristan; o forse sarebbe meglio dire "mi sarebbe piaciuto", perché temo fortemente che sia fuori tempo massimo.




Andate al minuto 38' 00". Risponde abbastanza chiaramente ai vostri quesiti. Si tratta di dichiarazioni rilasciate nel 2012.....

Sono sinceramente contenta per voi, Alberto, Francesco e Pietro. Mi sa che vi siete divertiti. Bravi! : Thumbup :
baci baci
Irina
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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mer 26 ago 2015, 17:21

Nonostante l´amore sconfinato e l´ammirazione incondizionata nei confronti di questo grandissimo artista, come : Andry : può pensare di sfangarsela come Tristano se aspetta ancora un altro po´????

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda mattioli » ven 28 ago 2015, 14:40

Beh, confesso di non essere molto d'accordo. In realtà la parte di Tristano non è affatto acuta (fino al la acuto, se ben ricordo, ma vado a memoria e non posso controllare) e nemmeno "difficile" dal punto di vista vocalistico (interpretativamente, invece, si). E' solo lunghissima, dunque faticosa.
Per un eventuale Tristan, per Kaufmann mi sembra questo il momenti giusto, in ogni caso molto più che per Walther. E poi io non ho mai pensato a Tristan come a un giovane. Certo non vecchio, ma con qualcosa di vissuto. Quello che, fisicamente, c'è andato più vicino era Storey nel Tui di Chéreau. Una delle stranezze della produzione della Kate sbagliata (quella giusta è ovviamente la Royal) era che Marke sembrava molto più giovane del Tristan un po' bovino di Gould.
E poi... E poi... Anch'io sono del ''69 e mi considero ancora a tutti gli effetti gggiovane! : Nar :

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Re: Tristan und Isolde (Wagner)

Messaggioda DocFlipperino » ven 28 ago 2015, 14:47

che bello tornare a parlare di opera.
anche a me Storey piacque molto.
incredibile sono d'accordo con il vicedivino :lol: al quale volevo augurare buona serata per stasera :lol: :lol:
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