Turandot (Puccini)

[pbagnoli]

In home le mie impressioni televisive

[VGobbi]

In home le mie impressioni televisive

Letta d'un fiato. Beato il sottoscritto che non si e' annoiato ed ha gradito lo spettacolo. Ma al giorno d'oggi, domanda di un semplice profano, per stare al passo con i tempi, si puo' solo destrutturare e non decontestualizzare?

[DottorMalatesta]

Boh… A me è sembrata una Turandot tradizionalissima (non bastano certo due simbolini d´accatto per dire qualcosa di nuovo in quest´opera…). Non destruttura di certo (non racconta una storia “altra”) e forse nemmeno decontestualizza più di tanto: i riferimenti alla Cina ci sono tutti. Il contesto è sempre quello, non sarà la Cina “al tempo delle favole”, non sarà la Cina delle cineserie da servizio da tè, ma resta pur sempre una Cina stilizzata, chiccosissima, un po´Armani un po´ manga (Cina e Giappone in fondo siam lì, no? Cinesi Giapponesi una razza una fazza… Vaglielo a di re a Lehnhoff che le cose non stanno propriamente così) un po´ film di fantascienza un po´ alto design. Capirai che frisson… No, davvero, quella che si è visto è stata la solita, prevedibile Turandot. Non certo la Turandot sorella di Salome e Lulu. La Turandot di Pountney resta un´altra cosa.
Nonostante tutto (almeno in TV) spettacolo gradevole, che si lascia vedere, assolutamente decoroso. Ma non è di certo la Turandot del nuovo millennio...

DM

[vitus]

Pee dottorMalatesta, delmonacheggiante? Magari! Quelli che sono stati gli epigoni di del monaco, per tutti penso a Cecchele, pure con tutti i loro difetti, sono statio dei grandi Calaf. Precisando che ho visto solo una parte dell'opera in TV , a me Antonenko è sembrato non adatto all ruolo. In particolare, acidulo nel timbro e fiati non sempre a posto, Quanto alla scena, sará stato il costume, ma più che il Principe ignoto a me sembrava uno di quei wrestler americani. Timur invece alquanto leggero.

[vivelaboheme1]

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[mattioli]

Per la cronaca: La Stampa come sia questa Turandot l'ha raccontato in diretta, sul suo sito web, esattamente cinque minuti dopo che era finita. Mai spettacolo è stato "coperto" con questa rapidità.
Poi Vizzardelli questa Turandot non l'ha vista, però è brutta a prescindere, e se a qualcuno è piaciuta è perché è chino, collaborazionista dell'occupante austriaco e non sa fare il suo mestiere.
Su queste basi, ovviamente, la discussione è impossibile, come pure mantenere qualsiasi rapporto con il suddetto.
Non querelo solo perché ci andrebbero di mezzo i gestori di questo sito che stimo e sono delle persone perbene.
Buona giornata

AM

[vivelaboheme1]

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[mattioli]

Intervengo su questo argomento e parlo al Vizzardelli, in entrambi i casi per l'ultima volta.

1) non è vero che La Stampa non abbia parlato di questo spettacolo. Ne ha parlato sul suo sito Internet, in diretta, perché l'occasione è stata giudicata così importante da meritare una recensione "a caldo", ovviamente sul web perché il 2 maggio i giornali di carta non escono;
2) il giorno 2, in seguito a uno scambio di opinioni con la Direzione del giornale, ho deciso di scrivere non una recensione dello spettacolo ma una riflessione sul suo significato politico e sociale, che è uscita il 3 su una pagina intera;
3) gli articoli dei giornali si possono criticare come qualsiasi cosa al mondo. Quello che non si può fare, perché poi se ne risponde nella vita privata e magari davanti al giudice, è dire che chi li ha scritti è chino, perché si chiama diffamazione. Sono concetti elementari, ma ogni tanto è bene ribadirli.
Ciò detto, la mia partecipazione a questa discussione finisce qui.

AM

[DottorMalatesta]

Marco, trovo il tuo intervento assolutamente pretestuoso (che c´entrano i giornali?), insignificante ai fini della discussione (quale fosse il senso del tuo scritto si fatica a comprendere. Oggi nessun giornale più scrive d´opera, e tu attacchi chi ne scrive e ne scrive con onestà, libertà e competenza? E su che basi critichi, tu che lo spettacolo nemmeno l´hai visto?), e un po´ grottesco (la sezione di questo thread si intitola: “visto a teatro” non “non-visto a teatro”. Avessi visto lo spettacolo avresti avuto carta bianca nel demolire questa Turandot contro tutto e tutti, con la libertà che qui su OD sempre ti abbiamo accordato).
Detto questo sta a te valutare se scusarti o meno con Alberto Mattioli. Per quanto mi riguarda ti prego, anzi ti chiedo, su questo argomento, di finirla qui.

DM

[vivelaboheme1]

Fatto e spiegato prima del tuo intervento, Francesco, dove giusto farlo, cioè privatamente. Qui credo suonerebbe male... o forse no. Alberto ha PER ME (e scusate le maiuscole ma stavolta le lascio) un VALORE ENORME. Forse questo può far capire.


marco vizzardelli

[vivelaboheme1]

. Autocensurato

[DocFlipperino]

Marco, ti abbiamo gentilmente invitato a chiudere qui questo argomento!!!! BASTA!

se andrai a vedere Turandot alla Scala sarai liberissimo di esprimere le tue opinioni, come sempre.

ora però ascolta un consiglio: chiudila qui!

[DottorMalatesta]

Sono avvilito (e anche un po´ ) nel vedere come un thread potenzialmente interessante e vivace dedicato a "Turandot vista a teatro" se ne stia andando a remengo (come si dice dalle mie parti). Non accetteremo altri interventi che non siano rigorosamente a tema. A buon intenditor...

DM

[VGobbi]

Scusate l'off-topic "ma non troppo", ma dopo la visione di questa Turandot (che personalmente reputo davvero uno splendido spettacolo), mi ha invogliato ad ascoltare altre edizioni di questo immenso capolavoro, di cui me n'ero dimenticato l'importanza, talmente era parecchio tempo che non l'ascoltavo. E così mi sono gettato a capofitto, nell'ascoltare la versione discografica diretta (magnificamente) dal solidissimo Erede (in questo frangente più ispirato che mai) donandoci, anzi anticipando Turandot con una lettura che sembra risvegliare i fortissimi legami musicali con la musica del '900, senza risultare troppo cerebrale, anzi rendendola teatralissima. Il tutto coadiuvato dal trio delle meraviglie, Borkh (Turandot d'inaudita potenza, sentire cos'è il suo "In questa reggia", ma capace anche d'inusitate sottogliezze, tratteggiando un personaggio meno monocolore di quanto lo sia. Immensa!), Del Monaco (Calaf si muscolare, ma con un vigore ed una proprietà d'accento che lascia sbalorditi, unita ad una dizione di esemplare chiarezza) e Tebaldi (voce d'antan come mai se sono udite, donando alla Liu' un turgore vocale d'inestimabile bellezza).

E voi cosa ne pensate?

[pbagnoli]

La conosco pocopocopoco...
Di questa registrazione, fondamentalmente adoro la Borkh