vivelaboheme1 ha scritto:P.s. Nel frattempo, a tutt'oggi, due giorni prima del concerto, sul sito Scala sono in vendita ancora 308 posti (dicasi 308!) per il concerto dei Berliner Philarmoniker (dicasi Berliner Philarmoniker!) diretti da Rattle. Mi sembra che qualcuno (198 euro...) dovrebbe fare un sano esamino di realtà....
Marco, qui non sono d´accordo. Ti invito a vedere i prezzi dei biglietti per andare ad ascoltare orchestre molto meno blasonate al prossimo festival di Salisburgo.
Certo che 198 euro non sono poco! Ci mancherebbe!!! Però si tratta di una delle orchestre più prestigiose del mondo, e quindi ci sta che i prezzi siano più alti di quelli per andare ad ascoltare la Filarmonica della Scala. Quello che trovo ben più grave è dover pagare prezzi simili (anzi, più alti) per assistere a spettacoli d´opera. Nulla di male poi se uno pagasse e poi l´opera la vedesse. Il problema è che molti dei posti hanno una visibilitá che dire limitata è usare un eufemismo. E vabbè che è un teatro storico etc etc etc. Ma mi pare un´autentica presa per i fondelli l´avviso pubblicato sul sito della Scala a proposito della visibilità dai palchi:
http://www.teatroallascala.org/it/preno ... vista.html
Gentile Spettatrice, cortese Spettatore, la Scala è un teatro a palchi detto all'italiana, progettato dall'architetto Piermarini nel 1778 per la Milano di allora. Ha una pianta a ferro di cavallo "stretta", ossia rastremata verso il boccascena: evoluzione estrema e rigorosa dell'antico teatro greco. La dimensione dei palchi e la loro suddivisione hanno avuto sistemazione definitiva nell'Ottocento, quando anche la sala è stata dotata di poltrone (in origine, in sala si stava in piedi, si ballava o ci si accomodava su sedie volanti).
Un teatro come la Scala, soprattutto nei palchi, chiede una partecipazione "attiva" dello spettatore: lo sanno bene soprattutto i frequentatori abituali delle ultime Gallerie, il cosiddetto Loggione, che un grande disegnatore del passato mostrava perennemente "appesi" e sporti verso il boccascena. Perciò pubblichiamo nel nostro sito web un campione significativo delle visioni dei palchi, affinché sia possibile a tutti conoscere le dimensioni, la disposizione e lo spirito di un teatro nato per i costumi e le abitudini del pubblico di fine Settecento. Per prepararsi a un'esperienza che, un poco, è anche viaggio nel tempo.
Alla faccia della “partecipazione attiva” dello spettatore: se non si fa contorsionismo o non si è avvezzi al kamasutra estremo da certe posizioni non si vede davvero nulla! In altri teatri questi posti verrebbero venduti a prezzi decisamente inferiori proprio in quanto “posti a visibilità ridotta”.
By the way, vogliamo parlare delle "sbarre" in I e II galleria? Vabbé la sicurezza, vabbè che verrebbe la tentazione di scaraventare qualche loggionista facinoroso di sotto però accidenti!!!!!
Detto questo, 1. per l´Otello ho un eccellente posto di centrale prima fila in seconda galleria e 2. se fossi a Milano correrei a sentire i Berliner.
DM
P.S.:By the way... ma la prossima stagione scaligera? Ancora nulla di ufficiale? Siamo curiosi e speranzosi!