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[DottorMalatesta]

In home qualche mia considerazione sullo Sweeney Todd che ho visto a Londra lo scorso sabato sera.
Divertendomi come un matto!








DM

P.S.: By the way: ma quanto bella è la stagione operistica all´ENO!!!

[pbagnoli]

Splendida rece, grazie!!!

[DottorMalatesta]

Grazie. E scusate per la mia prolungata assenza: gli ultimi giorni la lavoro sono stati massacranti!

Comunque Londra è sempre bellissima, soprattutto se il tempo è bello, il mangiare al solito pessimo (ci si salva con l´ottima cucina indiana del Masala Zone), la proposta culturale e ricreativa da brivido.

Tra me e me pensavo a quanto farebbe bene all´opera e al suo pubblico se avessimo anche in Italia un teatro come l´ENO accanto a teatri più tradizionali e seri(osi). In fin dei conti all´ENO hanno puntato, più che su cantanti o direttori di spicco (i "big" cantano al vicino ROH, qui sono quasi tutti giovani o giovanissimi e per lo più cantanti britannici), su spettacoli importati da altre parti ma ormai collaudati o comunque su spettacoli messi in piedi da gente che il teatro lo sa fare (Jones/Sellars/Alden/Bieito tanto per dire...), mescolando capisaldi del repertorio ad opere contemporanee o opere meno conosciute, mettendoci di mezzo un musical con pezzi da novanta del cinema e dell´opera, il tutto con prezzi più che ragionevoli, con la proiezione nei cinema di alcuni titoli, una buona campagna pubblicitaria, un sito internet vivace e colorato, un servizio di acquisto online ottimo... Probabilmente la necessità di essere davvero competitivi in una zona densissima di teatri e di attirare il pubblico che popola il quartiere e che è abituato all´immediatezza del musical ha contribuito a migliorare il "look" e l´"appeal" del teatro.

Insomma.... un giovane potrebbe persino pensare che l´opera sia qualcosa di veramente figo e che dopo aver provato il musical si possa anche provare con l´opera!

DM

[DocFlipperino]

Insomma.... un giovane potrebbe persino pensare che l´opera sia qualcosa di veramente figo e che dopo aver provato il musical si possa anche provare con l´opera!
DM

Esattamente quello che pensano. O quasi.
Grazie Fra. E bentornato.

[mattioli]

Bene, Malatestino, la ricreazione è finita.
Al lavoro.
Forza un po', hop hop hop.

AM

[DottorMalatesta]

Insomma.... un giovane potrebbe persino pensare che l´opera sia qualcosa di veramente figo e che dopo aver provato il musical si possa anche provare con l´opera!
DM

Esattamente quello che pensano. O quasi.

Già. Peccato che se da noi dici che ti piace l´opera ti guardano come fossi un marziano !
Arena piena zeppa di giovani che vanno ad ascoltare Notre Dame de Paris di Cocciante e teatri d´opera mezzi vuoti o al più frequentati da vecchie cariatidi (i pochi giovani sono talvolta dei lupi mannari: vanno a teatro perché quello è l´unico posto dove gli è concesso di ululare)... Guardando i manifesti belli, colorati, vivaci di certi musical londinesi mi sono detto che l´opera in Italia ha bisogno di un restyling. Radicale. Ma radicale davvero. Che riveda il modo di pensare e fare teatro. Radicalmente. Certo, non basta una campagna pubblicitaria che strizzi l´occhiolino ai giovani promettendo chissà mai quali meraviglie se poi si entra a teatro (a 200 euro in platea) e ci si trova davanti il solito tenore grasso che si muove al solito come un vigile urbano in una scenografia al solito polverosa... Bisognerebbe ripensare il tutto in maniera radicale. Non basta seppellire una faccia tutta rughe sotto un centimetro di cerone: la cosmesi all´opera risulta ridicola e deleteria. Ma forse bisogna ripensare all´opera in una prospettiva teatrale più ampia che guardi anche ad altri generi espressivi (il teatro di prosa! Che abisso c´è in Italia tra il teatro di prosa e quello lirico!!!), senza che l´opera perda le proprie caratteristiche peculiari (sennò sarebbe come buttar via il bambino insieme con l´acqua sporca...). Insomma... ripensare all´opera in una prospettiva di concorrenza e competizione di mercato. Certo, l´opera resterà sempre un genere "élitario", di nicchia che non potrà mai competere con il cinema (e probabilmente "scimmiottare" il cinema non è la soluzione) però qualcosa di meglio si può (e si dovrebbe) fare...

OK, scusate le banalità.

Bene, Malatestino, la ricreazione è finita.

Eh già...

DM

[reysfilip]

Intanto complimenti al dottore per la bella recensione.
Sono d'accordo con lui sul fatto che il teatro d'opera in Italia andrebbe ripensato dalle fondamenta, ma il problema è che qui ancora c'è gente che si chiede se sia lecito che Carsen cambi la storia di Rusalka
Il fatto che da noi l'opera sia considerato un genere quasi morto è dovuto proprio al fatto che non viene trasmessa come cosa moderna (ma l'abbiamo detto centinaia di volte) e quando i registi nostrani ci provano, scusate ma la maggior parte delle volte mi cadono le braccia (per non dir di peggio). Comunque anche la prosa italiana a me ogni tanto sembra un po' "involuta" ma è anche vero che qui in Italia è più facile uscire soddisfatti da uno spettacolo di prosa piuttosto che di uno d'opera (almeno per la mia esperienza).

[DottorMalatesta]

Comunque anche la prosa italiana a me ogni tanto sembra un po' "involuta"

Mi domando se il problema non sia un po´ legato al fatto che l´Italia sia da sempre considerata la "patria del bello ideale". Con tutti gli onori e gli oneri che ne conseguono. Patria di santi, poeti ed artisti. Una bella responsabilità. Che rischia di bloccare ogni possibile innovazione sul nascere, inchiodandola al solito stereotipo. Ecco cosa (forse) ci frega: il fatto che abbiamo un approcco idealista nei confronti di ogni espressione della creatività umana (anche in ambito universitario: tutto è "accademia", nel senso migliore e peggiore del termine). Così a teatro: Tutto deve essere belcanto, e pazienza se l´espressività se ne va a quel paese. Tutto dev´essere "detto" con dizione impeccabile, con voce impostata e con postura nobilmente classica, e pazienza se a teatro si dorme. Scenografia e costumi devono essere "belli", e pazienza se da anni continuiamo a fare il verso a Zeffirelli e Pizzi.

DM

[VGobbi]

Letta ora la recensione. Complimenti al divino (pure lui) Dottor Malatesta. Rimango comunque basito di come in Inghilterra non si pongano problemi nel mischiare generi, cast e teatri, tale da produrre spettacoli indicmenticabili. D'altronde sulla carta prometteva scintille il duo Terfel/Thompson e l'hanno poi confermato. Invidia, anche se ammetto che il musical, almeno da parte mia, e' sempre stato un genere poco apprezzato eppero' ... con i nomi di tal fatta, anche il piu' refrattario non si sarebbe tirato indietro. O no?

[pasquale]

salve, se siete in buoni rapporti con opera click,magari avvisarli che da qualche giorno il loro sito non è raggiungibile , errore "ERROR 403 - FORBIDDEN " saluti a tutti ,vi leggo sempre .

[DottorMalatesta]

salve, se siete in buoni rapporti con opera click,magari avvisarli che da qualche giorno il loro sito non è raggiungibile , errore "ERROR 403 - FORBIDDEN " saluti a tutti ,vi leggo sempre .

Giuro, non siamo stati noi!

Comunque penso che gli amministratori se ne siano accorti.

Grazie per la segnalazione e continua a seguirci!

Buona domenica,

Francesco - DM

[pbagnoli]

In home il racconto di un Classico di Operadisc: la Salome di Solti

[pbagnoli]

...e una Turandot!

[VGobbi]

...e una Turandot!

Grande Pietro! Una domanda, che è poi una semplice curiosità. Tra le tante, innumerevoli, Turandot discografiche che meritavano una recensione su questo spazio, come mai la scelta è caduta su un cofanetto che testimonia, dopo tutto una recita ordinaria? Forse, il motivo principale, era riportare in auge un artista come la Dimitrova, lasciata troppo presto nel dimenticatoio?

Inoltre, davvero splendida l'idea di poter inserire nel breve specchietto che riassume il giudizio critico, anche la voce in merito alla presenza o meno del disco su Spotify.

Sarebbe, se possibile, cosa graditissima inserirlo anche per tutte le precedenti recensioni che avete fatto.

[pbagnoli]

Certo! Quando andrò in pensione lo farò di sicuro!