Maugham ha scritto:La delusione maggiore mi arrivata da Florez. Ho notato una prudenza insolita (tipo accellerare il ritmo delle frasi prima di sparare un do, tipo rincorsa), fiati meno poderosi e, soprattutto, un volume minore rispetto a un tempo. Di solito un cantante, quando invecchia, perde in estensione e guadagna in volume. Invece mi è parso -ma forse è solo una mia impressione- che Florez si sia, come posso dire, rimpicciolito. Ovviamente parliamo di un fuoriclasse. Monotono e invece ripetitivo come interprete. Mi è sempre parso un tenore fotocopia che però scatenava in me entusiasmo per la sfolgorante luminosità dello strumento. Qui certe prudenze mi hanno raffreddato.
La Barcellona secondo me ha voluto dimostrare di essere qualcosa che non è: ovvero una mitraglietta tonante di agilità nell'ambito di un'estensione poderosa. Al di là della disamina sui singoli suoni devo dire che mi è parso un modo molto vecchio di intendere Rossini. Ancora di più, questo Rossini che ha portato molti appassionati ad instaurare paragoni imbarazzanti.
Un effetto simile lo notai anche nell'Otello del 2007 a Pesaro, il mio ricordo live più scadente di Florez, il quale per la prima volta mi deluse un poco. La grande aria "Ah, come mai non senti" fu tutta un rallentando, un allargando, uno sbriciolamento della linea per prepararsi gli acuti. Devo dire però che successivamente dimostrò di saper cantare molto meglio, e retrospettivamente immagino che quell'anno non fosse in forma. Forse l'effetto poco carino che descrivi è dovuto ad un momento attuale non felicissimo.
Piuttosto, la questione del volume è interessante. JDF non ha mai avuto un cannone, ma in effetti la voce ultimamente si è un po' ridotta. Secondo me però è un fatto normale, con voci di questo tipo. Mi spiego: secondo me la senescenza porta a peggiorare i difetti e a migliorare i pregi. Cantanti con voci corte già di loro, invecchiando si accorciano ulteriormente, ma se il volume di base è notevole, esso cresce. Se invece il peso vocale è poco di natura, tende a ridursi ulteriormente, restando magari invariate, o persino migliorando, l'estensione e la facilità degli acuti. Questo secondo caso mi sembra quello di Florez, fermo restando che parlare di "invecchiamento" per un tenore di 38 anni è forse un po' prematuro,
pur senza dimenticare che, ridendo e scherzando, è già in carriera (e che carriera!) da 15 anni.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...