Chris Merritt

[VGobbi]

Per chi prova il sadico piacere di ascoltare anche il Merritt più "indifendibile", oltretutto stando in scena come il classico tronco...

Ne sei sicuro?

pochi anni da Leone

Ne sei altrettanto sicuro?

Già che ci siamo, ammettendo una notevole ignoranza sul nuovo Merritt , chiederei a chi l'ha sentito nei ruoli affrontati dal 1995 in poi di parlarcene un po'.

Ah, forse tutto questo si spiega. Si pensa, quando si parla di Merritt, solo negli anni in cui affrontava Rossini & company.

Provate a guardare questo filmato (l'ho dovuto spezzare per mancanza di spazio). Penso che attorialmente non sia un "tronco", come qualcuno precipitosamente ha affermato, mostrando una vocalita' che si adatta alle sue possibilita' odierne, quindi artista intelligente :

http://it.youtube.com/watch?v=Z2-M5oULWQI

http://it.youtube.com/watch?v=DXS8jBV_xyg

Questi filmati li dedico anche a Maugham, il quale mi aveva detto che lo Shujsky di Langridge era semplicemente sensazionale. Penso che Merritt non sia distante dalla bravura di un Langridge o mi sbaglio? Certo sarebbe bello vedere il video con Langridge.

[MatMarazzi]

Per chi prova il sadico piacere di ascoltare anche il Merritt più "indifendibile", oltretutto stando in scena come il classico tronco...

http://it.youtube.com/watch?v=pJtQULIbb3g

Cosa volete: la candenzina con relativo acuto interpolato sul finire della cabaletta (senza da capo) denota una faccia tosta che me lo rende simpatico!

Ti dirò di più, Rodrigo...
Per me non è poi così oltraggioso.
Mi è piaciuto molto di meno nella Donna del Lago di due anni primi alla Scala; qui tutto sommato fa valere ancora un registro acuto svettante (tutt'al più oscillante) e quella varietà di colori ed emissioni che ben pochi Pollioni avevano.
Che poi fisicamente sia da scompisciarsi dalle risate è vero (complice anche un'armatura con pettorali da Schwarzenegger e addominali "tartaruga" che su di lui fa uno strano effetto)...
Ed è anche vero che la voce ballonzola, ma non è che siano poi tanti i Pollioni messi meglio.
Molto strano, invece, che non abbia ripetuto la cabaletta... è molto da Arena di Verona, ma poco da Merritt.

Comunque grazie mille del link.
Salutoni,
Mat

[MatMarazzi]

Mat, mi concedi di usare la tua espressione?

Quando mai non te l'ho concesso?


Salutoni,
Mat

[MatMarazzi]

Questi filmati li dedico anche a Maugham, il quale mi aveva detto che lo Shujsky di Langridge era semplicemente sensazionale. Penso che Merritt non sia distante dalla bravura di un Langridge o mi sbaglio? Certo sarebbe bello vedere il video con Langridge.

Sinceramente Vit...
per me non c'è paragone possibile con il Suiskij di Langridge.
Come interprete Merritt è valoroso, ci mette tanto impegno... Ma resta - per me - limitato nella mimica, come nei colori vocali.
Langridge per me è sopra di anni luce: oltre al disco, l'ho anche sentito dal vivo in questo ruolo.
Tecnicamente è molto più impressionate di Merritt: evoca colori e vocali come fossero opere di magia.

Notate la varietà dei punti di vista.
Quando cantava il repertorio italiano, Merritt sorprendeva tutti con effetti "coloristici" che - in quel repertorio - venivano giudicati estremistici, rivoluzionari, da alcuni sconcertanti: apriva spavaldamente al centro e in basso, non disdegnava effetti di falsettone in alto e non temeva di differenziare i registri con asprezze e carnosità che mandavano a balengo le vecchie fole sul "canto morbido e omogeneo".
Poi si sposta verso il '900 mitteleuropeo, dove il colorismo (a differenza che nel Belcanto) è applicato da decenni.
E lì di punto in bianco si ritrova da "sperimentatore scriteriato" a "scolaretto"...
Al confronto di veri declamatori come Langridge, è prorpio la tavolozza cromatica di Merritt a sembrare limitata.
Io poi, che per due volte ho subito il suo Erode (a Bologna e a Parigi), l'ho trovato di anni luce dietro i veri interpreti del ruolo.
Insomma, Merritt era il re dei coloristi finché stava tra i vocalisti.
Tra i coloristi veri sembrava poco più che un volonteroso novizio.

Personalmente penso che i personaggi della seconda carriera a Merritt più congeniali siano stati Mefistofele, il Lebbroso e Aronne, perchè sono ruoli nei quali una componente vocalistica resta.
Se a Suiskij togli i colori dell'eloquio, che gli resta?
Qualche espressioncella sarcastica e cattiva...
Il confronto con Tomlinson a me pare impietoso...

Salutoni,
Mat

[Tucidide]

Ben più del Pollione del 1994, credo sia indifendibile questo...
http://it.youtube.com/watch?v=Xsm8FEMBcjc
Io sono un grande estimatore di Merritt, ed Eléazar, ruolo Nourrit, sarebbe stato perfetto per lui, come notevole fu il suo Arnold, pur con tutti i distinguo che si potrebbero fare.
L'accento e il colore vocale sono perfetti: la voce non risponde proprio...
Ignoro totalmente se, al tempo della sua fulgida carriera belcantista, abbia mai affrontato questo ruolo. So che fece Léopold a Vienna.

[VGobbi]

Lascia stare Tomlinson che e' impietoso con tutti quelli che gli stanno accanto. A volte mi domando se non sembra giusto premiarlo con l'Oscar!!!

Rimango basito dai vostri commenti su Merritt. Certo che avete palati cosi' fini, da rimanere insensibili alla prova di Merritt, che ripeto la trovo ottima, sotto ogni punto di vista. In merito a Langridge, possiedo purtroppo solo l'audio (che per inciso e' veramente straordinario). Sarebbe davvero bello, se qualcuno avesse la possibilita' di postare lo Shujsky video. Mi sembra che Maugham abbia il live da Barcellona, se non ricordo male.

Comunque, il fatto appunto che Merritt era un vocalista, trovo ingeneroso sottovalutare questa sua perfomance, visto la sua capacita' di reiventare il repertorio adatto per la sua voce.

[pbagnoli]

Riapro questo thread perché che mi sto riascoltando il suo Pirro del 1987.
Non ho parole per descriverlo.
Credo che la Rossini renaissance sia passata in primis proprio attraverso le sue corde vocali.
Poi, per carità: stonature, portamenti, tutto quello che volete. Ma se c'è stata una "rinascita" di un modello vocale - quello di Nozzari e di Nourrit - la dobbiamo proprio a lui.
Après lui, le diluge: nessuno più come lui.

[DottorMalatesta]

Credo che la Rossini renaissance sia passata in primis proprio attraverso le sue corde vocali.

O, più in generale, attravero le corde vocali degli Americani... Horne, Ramey, Ford, Kunde, Merritt, Blake...

DM

[pbagnoli]

Vero, ma lui è stato proprio un apax.
Persino Blake - che pure adoro - ha avuto un erede; lui no

[VGobbi]

Vero, ma lui è stato proprio un apax.
Persino Blake - che pure adoro - ha avuto un erede; lui no

Hymel? Possibile erede di Merritt?

[pbagnoli]

Vero, ma lui è stato proprio un apax.
Persino Blake - che pure adoro - ha avuto un erede; lui no

Hymel? Possibile erede di Merritt?

Secondo me, assolutamente no.
Per gli acuti, forse; non per "sotto".
E soprattutto, non mi sembra dimostrare la volontà di approfondire quell'aspetto

[DottorMalatesta]

Persino Blake - che pure adoro - ha avuto un erede; lui no

Qui non ti seguo...

Quanto a Hymel ero stato io a suo tempo a suggerire un possibile paragone tra i due (ferma restando la distanza stellare, almeno per quanto riguarda tipo di emissione, soprattutto nel registro di testa, e timbro). In realtà dopo averlo ascoltato dal vivo ho pesantemente ridimensionato Hymel (acuti chiocci e voce piccolina e interprete genericisssimo).

DM

[pbagnoli]

Persino Blake - che pure adoro - ha avuto un erede; lui no

Qui non ti seguo...

Io preferisco Blake, ma - volendo - un po' di cantanti ben più che interessanti di area David o simili, ci sono: pensa solo a Flòrez o Mironov...

[VGobbi]

Davvero DM su Hymel dal vivo? Non pensavo ... anche se io l'ho visto visto solo sul dvd ed è stato un colpo di fulmine.

Per Pietro, pur con i dovuti distinguo del caso, pensavo che Hymel potesse avvicinarsi a Merritt, che resta un'autentica forza della natura.

[DocFlipperino]

leggo oggi questa notizia

http://www.adnkronos.com/intratteniment ... jDT4I.html

che tristezza infinita