Carmen @ Met, la serata della noia

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Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DocFlipperino » lun 09 feb 2015, 17:39

Ci si può annoiare mortalmente ad una recita di Carmen? Pensavo fosse impossibile ma devo tristemente ricredermi. Sulla carta doveva essere una serata elettrizzante, grazie alla presenza di Elina Garanča, Roberto Alagna e la nuova lanciatissima Aylin Perez e invece…..
La Garanča canta bene, anzi no canta benissimo. La voce è bella, anzi no bellissima. Lei è bellissima, anzi no è stupenda. La donna è affascinante, anzi no è magnetica! Eppure tutto questo non basta se si ha l’impressione – durante tutto lo spettacolo – di essere in Siberia….
Non c’è sensualità, non c’è charme, non c’è il fascino e il mistero dell’ambiguo personaggio, non c’è soprattutto una presa di posizione, in un ruolo che dovrebbe essere oramai completamente “suo”. Annunciata come appena ripresasi da una pesante influenza, la bella lettone è sembrata algida, svogliata, distante, tremendamente “impiegatizia”: caratteristiche che sono la esatta negazione di Carmen. E più la perfezione vocale della cantante prendeva il sopravvento – con acuti sfolgoranti, centri corposi e gravi ben controllati - più la noia si faceva insopportabile. Quale uomo si può innamorare di una virago così? Mistero, delusione, disillusione.

Alagna invece non ha più lo smalto vocale straordinario dei primi anni, gli acuti suonano più duri ma paradossalmente con queste difficoltà crea un personaggio. Magari poco fantasioso, prevedibile ma almeno c’è un personaggio credibile e adeguato alle richieste del regista, di cui parlerò dopo.

Aylin Perez è sicuramente la trionfatrice della serata. Voce bellissima, acuti luminosi, caldi, bruniti. E dopo alcune timidezze iniziali (il debutto al Met lascia il segno) ha mostrato grande sicurezza, naturale charme ed è passata con estrema naturalezza nell’ostica aria del III atto. Meritata l’ovazione con cui è stata salutata.
Lo sconosciuto (a me) Gabor Bretz ha cantato Escamillo con un filo di voce, piccola, inubile in una sala così vasta come quella del Met. Costantemente occupato A “gonfiare le gote” è arrivato stanco al III atto, rendendo praticamente impossibile parlare di una qualche interpretazione. Una prova poco convincente.

Responsabile principale della noia però è Louis Langrèe che cade nell’errore più frequente e più subdolo di questa opera. Volendoci dimostrare ad ogni nota che Carmen non è quella serie di effettacci stile rosa tra i denti alla Rise Stevens ottiene l’esatto risultato contrario, annacquando le sonorità, sottolineando preziosismi timbrici che rallentano senza motivo lo svolgersi della vicenda. Incomprensibile il suo continuo “soffocare” l’orchestra con questi suoni diafani e rarefatti, salvo poi esplodere in luccichii e brillantezze interessanti ma totalmente incongrue con quanto ascoltato prima. Orchestra comunque in buona forma, non così il coro ma al Met non è certo una novità. Peccato per tutti quei ragazzini stonacchianti e strillanti.....

La regia di Eyre trasforma Carmen in una donna meditabonda, crudele, asessuata (Carmen???), pensierosa, quasi afflitta dagli effetti collaterali della quetiapina. La sensualità latita, la temperatura scende e l’effetto freezer, tra orchestra, regia e protagonista è presto fatto. Il pubblico non ha gradito moltissimo alcuni movimenti chiesti ai cantanti, come il continuo abbracciare i pali da parte di Don Josè o certe immobilità infinite di Carmen.

Una serata molto deludente. Aspettiamo la Garanča nello stesso ruolo tra poco alla Scala per essere smentiti e considerarla semplicemente una serata no.
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda pbagnoli » lun 09 feb 2015, 18:22

Nel mio piccolo, qualche tempo fa avevo recensito il DVD dello stesso spettacolo, sempre con Alagna e Garanca ma diversi direttore, Escamillo e Miky.
Già ai tempi avevo pensato che fosse una pizza colossale...
Ecco la recensione
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 09 feb 2015, 18:22

Pericolosissimo fare Carmen come fosse Debussy! E ci cascano spesso proprio i direttori di lingua francese. Imparassero dal grande Georges Pretre che, dai tempi scaligeri con Cossotto fino all'ultima esecuzione in forma di concerto a Santa Cecilia, ha sempre letto Carmen come opera della sensualità e del sangue, con esiti straordinari.
Per "prosciugarla" bisogna chiamarsi Claudio Abbado. Che ad Edimburgo, approfittando anche del teatro raccolto, ne diede una lettura quasi cameristica nei suoni, ma non per questo esangue, anzi drammaticissima: il memorabile spettacolo Faggioni-Abbado, fantastico al King's Theatre (all'epoca, da studente, vi andai in vacanza: dopo averla vista una volta per intero, tornavamo ad ogni replica avendo scoperto un'entrata laterale che ci permetteva di andar dentro all'intervallo. Che bella gioventù!) purtroppo malripreso e stravolto anni dopo a Milano, nella vastità della Scala.

marco vizzardelli
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DottorMalatesta » lun 09 feb 2015, 18:32

Un piccolo video, caro Flip, per aiutarti a tirarti su... il morale!



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P.S.: ricorda che comunque nella vita faccio il ne-urologo!!!

:mrgreen:

A presto!!!
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DocFlipperino » lun 09 feb 2015, 23:49

Concordo con il Vizza.
Paradossalmente la rovina di Carmen fu proprio Abbado.
Nel senso che o si è talmente grandi da fare una versione come la sua - versione che personalmente non amo ma che è comunque fatta da dio - oppure diventa una noia mortale.
Saluti bostoniani.
Flip

Ps. Grazie Francesco per il video
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda VGobbi » mar 10 feb 2015, 0:11

Io non mi capacito di come si possa sprezzare la Carmen abbadesca/berganziana. :shock:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DocFlipperino » mar 10 feb 2015, 14:59

VGobbi ha scritto:Io non mi capacito di come si possa sprezzare la Carmen abbadesca/berganziana. :shock:

non la disprezzo affatto Vitt. anzi ho scritto che è fatta da dio.
semplicemente non è la "mia" visione di carmen e quindi non è quella che mi prende maggiormente.
detto questo, ripeto che è fatta divinamente :D

marco
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda VGobbi » mar 10 feb 2015, 18:31

Si lo so Flipperin, mi sono espresso male. Comunque su questi schermi, la Carmen di Abbado e' davvero poco apprezzata.
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DottorMalatesta » mar 10 feb 2015, 18:55

VGobbi ha scritto:Si lo so Flipperin, mi sono espresso male. Comunque su questi schermi, la Carmen di Abbado e' davvero poco apprezzata.


Beh... per quello che vale a me piace tantissimo!!!

DocFlipperino ha scritto:semplicemente non è la "mia" visione di carmen e quindi non è quella che mi prende maggiormente.


Cosa controproponi? Pretre? Karajan I? Karajan II?

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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DocFlipperino » mar 10 feb 2015, 21:05

Dervaux (Chicago). Pretre. Frühbeck de Burgos. Karajan (almeno 5) e soprattutto la più controversa e la più antitetica ad abbado: Leonard Bernstein
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda teo.emme » mar 10 feb 2015, 22:06

A me piace quella di Solti
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda pbagnoli » mar 10 feb 2015, 23:26

teo.emme ha scritto:A me piace quella di Solti

Anche a me.
E, tutto sommato, più quella in studio che quella dal vivo
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda teo.emme » mer 11 feb 2015, 1:38

pbagnoli ha scritto:
teo.emme ha scritto:A me piace quella di Solti

Anche a me.
E, tutto sommato, più quella in studio che quella dal vivo

Si, decisamente. Quella di Abbado proprio non mi piace (e la protagonista men che meno).
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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DottorMalatesta » mer 11 feb 2015, 14:28

Giusto per uscire dal telegramma del mi piace/non mi piace:

DocFlipperino ha scritto:la più controversa e la più antitetica ad abbado: Leonard Bernstein


... che non conosco.
Perchè consideri la consideri antitetica a quella di Abbado?

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Piccola riflessione.
Pensavo al caro vecchio Nietzsche che nel "Caso Wagner" (libello straordinario! 8) ) scrisse:

“ anche quest’opera redime; non soltanto Wagner è un <redentore>. Con essa si prende congedo dall’umido Nord , da tutti i vapori dell’ideale wagneriano. Da tutto questo già ci redime l’azione .Essa ha ancora di Mérimée la logica nella passione,la linea più breve,la dura necessità”

e ancora...

“Finalmente l’amore, l’amore ritradotto nella natura! Non l’amore di una <vergine superiore>!(…) sibbene l’amore come fatum, come fatalità, cinico, innocente, crudele - e appunto in ciò natura! L’amore che nei suoi strumenti è guerra, nel suo fondo è l’odio mortale dei sessi!”

Spunto di discussione:
Quale edizione di Carmen sarebbe piaciuta a Nietzsche? E quale invece avrebbe bocciato?

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E, sempre per restare in tema di Carmen, che dire di quella diretta da Sinopoli?
:?:

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Re: Carmen @ Met, la serata della noia

Messaggioda DocFlipperino » mer 11 feb 2015, 14:41

DottorMalatesta ha scritto:Perchè consideri la consideri antitetica a quella di Abbado?

se riesco vedo di scrivere qualcosa dedicato a questa edizione, che adoro

DottorMalatesta ha scritto:E, sempre per restare in tema di Carmen, che dire di quella diretta da Sinopoli? DM

inho è una delle edizioni più brutte di carmen e sicuramente la registrazione discografica di sinopoli meno riuscita
ma magari dovremmo riparlarne

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