Die Soldaten - Scala

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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 28 gen 2015, 9:33

SI? Non sapevo come la pensasse Marco Tutino (persona peraltro intelligente per indipendenza dei pareri dalle mode), ma se è così mi fa solo piacere!

marco vizzardelli

P.s. Infatti, Isotta e Colombo sono andati in estasi, il che, per quanto mi riguarda, equivale ad una conferma. Glieli lascio volentieri, i soldatini masturbanti. Che solenne barba! E' più erotico uno spot di Wanna Marchi!


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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda teo.emme » mer 28 gen 2015, 10:43

vivelaboheme1 ha scritto:SI? Non sapevo come la pensasse Marco Tutino (persona peraltro intelligente per indipendenza dei pareri dalle mode), ma se è così mi fa solo piacere!

marco vizzardelli

P.s. Infatti, Isotta e Colombo sono andati in estasi, il che, per quanto mi riguarda, equivale ad una conferma. Glieli lascio volentieri, i soldatini masturbanti. Che solenne barba! E' più erotico uno spot di Wanna Marchi!


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Parli dello stesso Tutino che scrive "musica" come se fosse nel 1892? Lo stesso che come sovrintendente di Bologna "rimpiangono" tutti? Peraltro a Isotta piace molto anche il tuo adorato Bignamini...
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda DocFlipperino » mer 28 gen 2015, 10:48

a me pare che - come sempre - siano gli eccessi a stonare....
dire che la Giovanna d'Arco fa cag_re è un eccesso, così come dire che Die Soldaten sia un masturbatorio soldatesco è eccessivo.....
I giudizi di Tutino lasciano il tempo che trovano, anche perchè sono totalmente detti pro domo sua, almeno quanto i deliri dell'amante di Tristano....

Quello che a me personalmente irrita all'inverosimile è l'atteggiamento di certa pseudo Intelligencija per la quale si è considerati persone alla pari solo se si ascolta la musica che dicono loro.
Non conosco - colpevolmente - Die Soldaten e non lo posso giudicare.
Conosco perfettamente Wozzeck, Lulu, König Hirsch o l'Upupa data a Salisburgo (solo per citarne due) e credo liberamente (e con un minimo di competenza) di poter dire quello che mi piace e non mi piace senza essere accusato di essere un vecchio trombone.....

Certo, il pubblico della Scala non è dei più moderni ed aperti al "nuovo" ma credo sia ora di smetterla di sparare su chi comunque consente ai teatri di andare avanti. Non mi pare che il teatro pulluli di giovani post "darmstadtiani" pronti a dare il ricambio alle vecchie generazioni. E forse questo è un elemento che ci può far pensare..... Basta andare a teatro con la puzza sotto il naso. E' tanto dannoso quanto andarci con la nostalgia passatista delle "Ponselle" del loggione.

Comincio davvero a credere che l'ignoranza del pubblico americano sia quasi preferibile.... e di questo mio pensiero inizio ad averne tremendamente paura......
Buonanotte a tutti!
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda vivelaboheme1 » mer 28 gen 2015, 13:47

Be', di fatto, i soldatacci in quell'opera sono molto intenti alla masturbazione. Non è l'opera che è masturbatoria (magari lo fosse! Invece è il contrario...), sono loro che si masturbano in scena

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P.s. Teo, su Isotta e Bignamini non sei aggiornato. Paolino l'ha già rinnegato, non gli piace più (per fortuna dell'ottimo Jader)
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda DottorMalatesta » mer 28 gen 2015, 14:29

Alla fine l´importante è che la gente vada a teatro e ne esca con la voglia di tornarci. Vale per tutti, ma soprattutto per i giovani che magari mettono piede in teatro per la prima volta in vita.
Il grosso problema è che la qualità complessiva di quello che si vede a teatro induce anche i più curiosi a fuggire a gambe levate senza farsi più rivedere. Ne ho avuto conferma assistendo al recente Faust di Gounod a Bolzano... : CoolGun :
Ciò detto il mio DVD con I Soldaten è ancora incellophanato… :roll:

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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda teo.emme » mer 28 gen 2015, 18:34

DocFlipperino ha scritto:a me pare che - come sempre - siano gli eccessi a stonare....

Beh, insomma...un conto è esprimere un proprio parere personale (ad esempio quello sulla Giovanna d'Arco) in un contesto sostanzialmente scherzoso (so bene a cosa ti riferisci e la discussione era solo uno scambio di battute...), così come la legittima decisione di Vizzardelli di andare a mangiare una cotoletta dopo l'intervallo (piatto sempre delizioso, se ben fatto), altra cosa, però, è emettere sentenze attribuendo patenti di snobismo a chi legittimamente non disdegna ascoltare Zimmermann, Reimann, Henze o Rihm. Quanto al pubblico milanese e italico penso che non sia una bestemmia rivelarne la patologica arretratezza - proprio Opera Disc ha più volte stigmatizzato la sua pigrizia intellettuale verso tutto ciò che esula dal repertorio melodrammatico - peraltro io non ho visto tutto questo entusiasmo per Die Soldaten, ma le solite prediche e sentenze: alcuni parlano di avanguardia (per un titolo di 50 anni fa!), altri di truffa, altri di roba insulsa o da fighetti... E le stesse cose si ripetono ogni volta che si affronta un repertorio che in tutta Europa non suscita lo scandalo italiano (e che, anzi, riempie i teatri, così come il barocco): ho letto le fesserie più gigantesche per lo Jakob Lenz bolognese, per Henze... E allora basta con questa sindrome da loggione, da chi "ci capisce davvero", e che vede l'opera come un veicolo per circhi canori. Purtroppo riscontro che tra melomane e appassionato di musica corre un abisso. Credo che al 90% dei melomani della musica importi un gran poco, e a teatro cerca solo il canto primadonnesco...
Trovo inaccettabile che uno come Tutino - su cui non mi esprimo per non aprire polemiche - si permetta di criticare in modo così tranchant un classico (ormai lo è) come Die Soldaten. Tra 50 anni chi si ricorderà delle opere neomelodiche di Tutino?
Ps: mi fa piacere che Isotta abbia perso interesse per Bignamini...ma come accadde?
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda DocFlipperino » mer 28 gen 2015, 23:52

teo.emme ha scritto:Tra 50 anni chi si ricorderà delle opere neomelodiche di Tutino?


Fortunatamente nessuno
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda romain » mer 04 feb 2015, 13:24

Ciao a tutti, il fatto di aver visto die soldaten ieri mi dà l'occasione di esprimermi per la prima volta sul forum.
Lo spettacolo è visivamente piatto: non si cerca di creare niente, non un movimento, non una luce interessante, non si usano in nessun modo le incredibili potenzialità di un impianto scenografico come quello che si scorge con piacere al momento di prendere posto. Tutto rimane invariato e immodificato dall'inizo alla fine, la complessità e la ricchezza della musica non vengono mai messe in relazione con la scena, il libretto è quasi unico responsabile della comprensione degli avvenimenti. Le uniche tracce semantico-simboliche che vengono delineate sono frammentarie, ritrite ed aprono suggestioni che non vengono portate avanti. Insomma, tutto è lì, non c'è profondità, non c'è rapporto tra piani paralleli (così come non c'è tra i due piani della caserma): una recita (ne senso della recita che si faceva alle elementari) con pochi gesti simbolici che dovrebbero incaricarsi di promuovere un'interpretazione e che invece non funzionano. Aldilà che tutto ciò dipenda da precise scelte o da un lavoro sommario, lo spettacolo è debole, poco potente (con cavalli in scena, percussioni amplificate lateralmente e musicisti dislocati nei palchi sembra impossibile...). Dai trailer su internet deduco con buona certezza che ciò dipenda unicamente dall'adattamento per la Scala.
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda DottorMalatesta » gio 05 feb 2015, 12:14

Ciao Romain!
Innanzitutto un cordialissimo benvenuto su Operadisc. : Thumbup :
Grazie della tua preziosa testimonianza. Mi pare di capire che si poteva fare di meglio rispetto a Salisburgo. Immagino che l´adattamento su un palcoscenico più piccolo abbia creato degli squilibri notevoli. Sapete se lo spettacolo è stato ripreso dallo stesso regista e se il cast è rimasto più o meno invariato?

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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda reysfilip » gio 05 feb 2015, 12:38

DottorMalatesta ha scritto:Ciao Romain!
Innanzitutto un cordialissimo benvenuto su Operadisc. : Thumbup :
Grazie della tua preziosa testimonianza. Mi pare di capire che si poteva fare di meglio rispetto a Salisburgo. Immagino che l´adattamento su un palcoscenico più piccolo abbia creato degli squilibri notevoli. Sapete se lo spettacolo è stato ripreso dallo stesso regista e se il cast è rimasto più o meno invariato?

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Sul sito della Scala non c'è scritto che la regia è stata ripresa da qualcuno diverso da Hermanis, quindi suppongo che ci fosse lui al timone anche a Milano.
Per quanto riguarda il cast, è rimasto pressoché immutato (direttore compreso) a parte la Baumgartner, sostituita da Okka von der Damerau (un mezzo dell'ensemble della Bayerische Staatsoper), Tomasz Konieczny come Stolzius, sostituito da Thomas E.Bauer, mentre Johannes Stermann ha preso il posto di Reinhard Mayr come Obrist. Questi almeno credo siano stati i cambi maggiori, con la Aikin e Muff rimasti ai loro posti.
Purtroppo io non ho visto lo spettacolo (quest'anno rientro in Scala a marzo per Lucio Silla), anche se sono curioso di vedere il video di Salisburgo e anche quello di Monaco. Certamente il cambio di palco non avrà giovato, ma Hermanis non mi pare brilli per grandi idee registiche, almeno finora. Sono curioso di vedere dal vivo la Jenufa a Bologna.
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Re: Die Soldaten - Scala

Messaggioda DottorMalatesta » gio 05 feb 2015, 13:07

reysfilip ha scritto:Tomasz Konieczny come Stolzius, sostituito da Thomas E.Bauer,


Quasi sicuramente un cambio in meglio, considerando il pessimo Wotan/Wanderer inciso da Konieczny... : CoolGun :

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