Caro Stecca,
io ho detto tante volte (ma proprio tante, c'è persino un thread che è stato aperto mesi fa al proposito) che per me non esiste il canto "corretto" e quello "scorretto": esistono tante scuole di canto avallate dal pubblico attraverso i tempi (ognuna con le sue carratteristiche tecniche, con i suoi obbiettivi, anche con i suoi limiti).
Affermare che una di queste sia quella "corretta" (e le altre centomila sbagliate) è un chimera facilona e rassicurante, purtroppo difesa da certe fragili scuole critiche nostrane, molto amata da certo pubblico che ama i concetti semplici, e che ha portato e porta al misconiscemento di intere scuole di interpreti, di leggendarie tradizioni storiche e alla cattiva valutazione persino di quei cantanti che (in teoria) apparterrebbero alla lista dei "corretti".
Quindi l'approccio vociologico (chiamiamolo così, con simpatia) è a mio parere non solo lontanissimo dall'evocare "la verità" del giudizio, ma anzi è il più sbagliato, ingenuo, infondato.
Ovviamente parlo di approccio.
stecca ha scritto:tu stesso che tanto ami Leyla Gencer potrai ben comprendere che da un punto di vista meramente vocale sia imparagonabile il suo canto a quello di una Devia,
E io dovrei convenire con una frase del genere?
Dovrei paragonare una vocalità dalle possibilità sconfinate, dai chiaroscuri disarmanti, dalle filature acrobatiche, capace di passare dalla declamazione violente di Angelo di Fuoco agli abbandoni belcantistici di Lucia di Lammermoor, a quel mucchietto di due o tre belle notine (non poi tutte così belle) in cui a mia opinione si esaurisce il canto della Devia?
Proprio questo, stecca, è un buon esempio per me di come si possa assolutamente sbagliare un approccio critico a una tecnica vocale.
quindi dire che Donzelli sappia distinguere un canto corretto da uno meno non gli attribuisce affatto l'ultima parola su una interpretazione..
Con tutto il rispetto per Donzelli e le sue idee (e ovviamente per chi dà loro credito), le opinioni di tutti mi interessano, ma a nessuno attribuisco nè la prima nè l'ultima parola, tantomeno a Donzelli e soprattutto se si parla di vocalità.
Mi spiace non concordare con te.
Salutoni
Matteo