Da immemore tempo, mi sono riascoltato il Fidelio diretto da Karajan con il duo Dernesch/Vickers. Cavolo, non me la ricordavo così splendido il cofanetto
spotifyano (
). Karajan è divino con la bacchetta e quel che riesce a fare in questo lavoro, ha davvero qualcosa di incommensurabile. Un tappeto sonoro che tutti i cantanti vorrebbero, un sound orchestrale che non si sa da dove proviene ma ha davvero una bellezza paradisiaca ed una pulizia di suono che rasenta la perfezione.
Quanto al cast, non ci discostiamo molto dalla direzione quanto ad esito finale. Sugli scudi il Florestan titanico di Vickers, il bonario e sontuoso Rocco di Ridderbusch, la leggerezza briosa della Marzelline della Donath ed il suo degno compare Jaquino di Laubenthal, l'ottimo Pizzaro di Kelemen, per chiudere con il Don Fernando addirittura di van Dam. Ho tralasciato per ultima la vituperata Dernesch, artista da me molto amata e che in questo frangente dona un'altra prova della sua grande caratura di cantante. La sua Leonore non sfigura in un ruolo in cui molti soprani sono affossati vocalmente.
E dire che qualche post prima, avevo affermato come quella di Davis la mia preferita. Ora francamente sarei in fortissimo dubbio, ciò non toglie che Davis ci regala un Fidelio, magari non storico con cui confrontarci in futuro, ma un'edizione che comunque ha meritato l'incisione discografica.