Thomas Hampson

[VGobbi]

Qualcuno ha sentito questo Simon :



Che ne pensate?

[VGobbi]

Che è successo??? Cancellati tutti i post???

[DottorMalatesta]

Che è successo??? Cancellati tutti i post???

Giuro, non sono stato io!

È la vendetta di Hampson che ha cancellato i post di chi ha osato scriver male di lui (anzi, pardon, di Lui) e ha addirittura duplicato il thread (che ora infatti si può leggere sia nella sezione "registrazioni" che in quella "interpreti d´opera/baritoni e bassi".



VIVA HAMPSON!!!!!

DM

P.S.: scherzi a parte, un piccolo disguido tecnico dovuto ad eccesso di laboriosità di uno dei tre moderatori. Vince chi indovina chi!

P.P.S.: non sparate sul moderatore

P.P.S.: non ho ancora ascoltato questo Boccanegra. Però di Hampson-Boccanegra ho il DVD con la regia (orrida) di Stein e la direzione di Gatti. A me Hampson piace a prescindere, quindi non faccio testo. Però, anche cercando di essere obiettivo, ricordo che mi piacque assai!

[VGobbi]

Che è successo??? Cancellati tutti i post???

Giuro, non sono stato io!
È la vendetta di Hampson

DM

Avevo commentato il cd in questione. Tu l'avevi letto?

[DocFlipperino]

Lo stordito sono io!!!
Letto il tuo commento interessante. Ho risposto
Hampson si è vendicato.
Vittorio hai voglia di ripostare la tua opinione su questo cd?

Grazie

[VGobbi]

Non mi ricordo più cosa avevo postato.

Comunque Hampson disegna un grande Simone. Un baritono assai atipico, una via di mezzo tra il manierismo di un Dieskau e la vocalità "aperta" di un Milnes. Molto bene pure la Opolais, secondo me una delle migliori Amelie ascoltate, grazie ad un canto lineare e mai forzato, in un ruolo infido come pochi. Colombara dona un Fiesco meno terrificante (indimenticabile la prova lasciataci da Christoff), Calleja invece mi sembra l'unico del cast impari, colpa di una voce piccola e di un peso non adatto al ruolo, straordinario invece l'ottimo Pisaroni nei panni di Paolo, grazie alla sua splendida dizione ed una vocalità ben sostenuta e di notevole impatto.

[DocFlipperino]

innanzitutto chiedo scusa a teo.emme per aver cancellato il suo post che diceva sostanzialmente di non ascoltare questo cd (immagino per una qualità artistica scadente)

devo dire che sono sostanzialmente d'accordo con lui.
partiamo dalla direzione di Zanetti. Poche opere richiedono un direttore straordinario quanto lo richiede il Simone. (Chung a Venezia ne ha dato ampia dimostrazione)
Zanetti non dirige male, ma non dirige neppure bene. Semplicemente si limita ad accompagnare i cantanti come andava di moda in alcune incisioni negli anni '50 dove si dava spazio alle voci e solo alle voci. Per Simone purtroppo non basta. Esistono direzioni - anche brutte - che ti rimangono in testa perchè ci sono idee, magari portate avanti male. Qui invece non c'è nulla se non un tempo costantemente slentato, un coro debole (in Simone!!!) una orchestra pesante, dal suono bitumato e catramoso.
Non sono un fan di Hampson, si sa, e sostanzialmente non mi piace qui. Però è un baritono straordinariamente "pensante" e nelle parti solitarie, riflessive, dolorose riesce benissimo a tratteggiare il personaggio. Se fosse anche un baritono "cantante" sarebbe meglio Infatti le parti "dogali" sono prive di autorità, potenza, credibilità. La perorazione è debolissima e l'effetto "auto tuning" è evidentissimo, soprattutto se avete assistito alle recite in teatro.
La Opolais è straordinaria nell'aria di entrata. La voce cremosa, luminosa fa meraviglie. Nei duetti però è sfocata e perde di smalto. SI riprende bene nel finale ma ho sempre l'impressione che limitata al disco e tolta la forza espressiva delle sue.... tette manchi qualche cosa (ovviamente intendo la sua grande capacità attoriale eh....). Bravo Colombara in Fiesco, vero personaggio nero verdiano, sempre presente nella vicenda, anche quando non è in scena. Bravino Pisaroni ma il ruolo di Paolo è ancora tutto da conquistare. Calleja canta Adorno solo con una bella voce, e già sarebbe qualcosa, ma il ruolo sembra ancora troppo arduo per lui.
In conclusione un SImone che non aggiunge nulla e che non va minimamente a "scalfire" i veri capisaldi discografici di questo capolavoro, con buona pace del baritono americano.

marco

[teo.emme]

innanzitutto chiedo scusa a teo.emme per aver cancellato il suo posto che diceva sostanzialmente di non ascoltare questo cd (immagino per una qualità artistica scadente)

No problem, ci mancherebbe...comunque sì, lo trovo decisamente scadente. Un disco sostanzialmente inutile che pare ispirato alla routine più mediocre, e se si ha come fine ultimo la routine i risultati, solitamente, sono di livello ancor più basso. Del resto il Simone è opera profonda che non si può risolvere con una certa "verdianità" presunta (il piglio risorgimentale, il gesto atletico canoro o la scansione degli zum-pa-pa)...occorre un'interpretazione che parta dal podio, una scelta ideale, un ragionamento...tutte cose che Zanetti non comunica: dirige - una volta si sarebbe detto "batte la solfa" - come potrebbero farlo i praticoni d'un tempo senza averne almeno il mestiere. Per dire, anche il Simone di Solti è brutto, ma dietro c'è una precisa visione e scelte (magari sballate, ma frutto di ragionamenti interpretativi): questo è anonimo come potrebbe essere un Molinari-Pradelli qualunque (senza i cast dell'epoca peraltro). Non aiuta neppure un cast assolutamente disomogeneo, perché con una direzione come quella di Zanetti, il gioco doveva essere più smaccatamente retrò (certo sarebbe rimasto inutile, ma avrebbe avuto almeno una coerenza). Ma il gioco così non funziona. Hampson ha chiaramente in testa il modello di Dieskau, ma senza la sua intelligenza interpretativa, e lasciato a sé stesso - con una direzione che si muove all'opposto, lungo i binari del "Verdi che pianse e amò per tutti" - mostra il suo peggio. La Opolais mi sembra del tutto aliena al personaggio e a quel che canta. Calleja, invece, è ormai saldamente indirizzato a diventare il nuovo Alvarez "col cuore in mano"...e non usa alcuna sfumatura in un canto che resta brado e generico. Davvero un disco senza senso, senza attrattive...mi chiedo che senso abbia perpetuare la memoria di esecuzioni del genere.

[VGobbi]

Interessante le vostre disamine. Secondo me, un cd da non disprezzare per la presenza del trio Hampson/Opolais/Pisaroni.

[pears]

Incuriosito da Vittorio ho iniziato ad ascoltarlo. Al momento chi mi colpisce di più è Colombara, dal canto morbido e dalle belle intenzioni, ben realizzate. Hampson, che di solito mi piace molto, qui mi sembra troppo tenorile e con un timbro molto impoverito e duro rispetto a quanto ricordavo... ma mi riservo di ascoltare tutto fino alla fine, attendendo al varco i due nell'ultimo atto.