da DocFlipperino » ven 28 nov 2014, 13:39
ascoltato anche io il cd non una, non due ma ben tre volte per capire cosa non mi convicesse....
parto dalla fine, una esecuzione davvero ottima di Ein Heldenleben.
Barenboim ultimamente mi sorprende sempre di più. conoscevo la precedente versione con la CSO che non mi entusiasmava. qui invece - a fronte di una orchestra a mio avviso meno scintillante ma più "idiomatica" - Barenboim dipana con maggiore nitidezza la complessità del lavoro. in particolare sono messi in chiarissima evidenza i contrasti tra i diversi "personaggi" del poema. il tema dell'eroe è sempre ben scandito sia ritmicamente che come colori. gli avversari dell'eroe sono adeguatamente sgradevoli: oboi, clarinetti, fagotti flauti e tube suonano taglienti, irritanti. il tema della donna (Paolina de Ahna?) è meravigliosamente reso dal violino solista (bravissimo wolfram brandl). adeguatamente efficaci i fiati nella sezione successiva mentre i timpani appaiono decisamente ingombranti, anche se dotati di un misterioso fascino. molto bella la quinta sezione dove le autocitazioni di Strauss sono eseguite alla perfezione ma anche con ironia, soprattutto nel Don Quixote. il finale vede protagonisti dei corni davvero stupendi (che frasi incredibili ha scritto qui Strauss.....) e la serenità con cui si conclude l'opera lascia davvero senza fiato.
nei quattro ultimi lieder secondo me le cose non funzionano così egregiamente. Barenboim è sempre un eccellente accompagnatore. si sente che è un pianista nel modo in cui fa suonare l'orchestra e in come avvolge la voce di Anna, voce che purtroppo ha tanto tanto bisogno di attenzioni, soprattutto nei primi due lied. la voce c'è, ancora bella, bellissima in molti tratti, cremosa, ricca ma il repertorio pesante si sta facendo sentire e lo smalto e la brillantezza sono spesso sostituiti da un vibrato larghissimo e da acuti lanciati quasi senza controllo. quello che maggiormente stupisce è che in una rarefatta cornice orchestrale, sentite che cosa è September con i meravigliosi echi di una estate che lentamente muore, la Netrebko spesso passeggi con la clava massacrando qua e là alcune bellissime frasi. in "Beim Schlafengehen" le cose migliorano: la bellissima introduzione di celli e contrabbassi ci accompagna all'ingresso del soprano che finalmente trova il giusto colore, la giusta vocalità, il giusto accento. In "Abendrot" è invece tutto stupendo. la voce di Anna è perfettamente a fuoco, finalmente la parola acquista significato, le consonanti perfettamente aggredite e il finale "Ist dies etwa der Tod?" - cui Strauss risponde con un'altra citazione affidata ad uno splendido corno - mi lascia soddisfatto e inebriato nel buio della notte.
concludendo un cd "strano. lo acquisti per una cosa e apprezzi di più l'altra. ti lasci soggiogare dal fascino della Netrebko ma un che di insoddisfazione rimane.....
buon ascolto a tutti
marco flip
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è in arresto. sì! all'ottavo piano....