Sinfonie Sostakovic

[pbagnoli]

Appassionato come sono di opera lirica, ammetto di essere profondamente ignorante in tutto ciò che riguarda l'universo sinfonico da me clamorosamente trascurato.
Adesso mi sto interessando all'ampia produzione sinfonica di Sostakovic.
Qualcuno avrebbe voglia di illuminarmi sulle possibili referenze discografiche?
Come dicono gli angli, thanks a lot in advance!

[DottorMalatesta]

Ho molte più edizioni della sua Lady che delle sue sinfonie...
In realtà di integrali (perlomeno in CD) ho solo quella con la WDR Sinfonieorchester diretta da Rudolf Barshai (complessivamente di buon livello), la decima diretta da Karajan e qualche altra diretta da Bernstein (estroso e geniale come al suo solito).
Non so quali e quante altre integrali discografiche delle sinfonie di Sostakovic esistano.
Però l'ultima volta che ho ascoltato una sinfonia di S è stato almeno due anni fa, quindi non sono il massimo dell'affidabilità!

Ciao!

DM

P.S.: Ultimamente trovo le integrali un po' noiosette (preferisco la varietà anche a costo di incappare in qualche incisione riuscita a metà...). In tutta onestà confesso poi di avere acquistato alcune integrali CD dopo CD (quasi) solo per la veste editoriale (una per tutte le sinfonie di Mahler dirette da Bernstein con le immagini di Erté in copertina ).

[Enrico]

Shostakovich Symphony n1 op.10 - Toscanini - NBC 1944



Smith/Toscanini: The Star-Spangled Banner
Shostakovich: Symphony No.7 in C major Op.60 'Leningrad'
(North American première)
NBC Symphony Orchestra
NBC Studio 8-H, New York City
July 19th 1942
commentary by Ben Grauer and special guests, including a message read from Shostakovich to Toscanini and the American public.



Symphony No. 5 in D minor, Op. 47, written in 1937.
Leningrad Philharmonic Orchestra
- Conductor: Yevgeny Mravinsky
- Year of recording: 1973 (Live in Tokyo, Japan)

[pbagnoli]

Grazie, Enrico.
Di Mravinsky come interprete di questo Autore avevo già sentito parlare; di Toscanini ancora no.
Proverò a sentire!

[DocFlipperino]

anche io trovo che spesso le integrali non racchiudano il meglio della produzione (dovendo sceglierne una sola forse punterei anche io su Mravinsky o su Jansons)
Se invece volessimo sceglierle separatamente ecco le mie scelte:
- Bernstein la 5 (un finale mozzafiato da lasciare impietriti) e soprattutto la 7 "Leningrado". qui l'assedio e la battaglia di Leningrado sono letteralmente come un film dalle immagini vivide e violente. non credo possa esistere un termine che definisca il suono prodotto qui dalla CSO: violenza, brutalità, impeto, dolcezza, melanconia, imponenza, gloria. in questa interpretazione c'è davvero tutto. assolutamente imperdibile. molto belle anche la 6 e la 9.
- Karajan la 10. qui non c'è un perchè. basta ascoltare.... il resto diventa inutile
- Gergiev la 8, grazie alla costruzione di un climax infallibile, scandito da tempi perfetti, in un crescendo mostruosamente inquietante. sentite che cosa è il terzo tempo, con quale forza inarrestabile si giunge all'esplosione finale che porta senza sosta al quarto tempo reso ipnotico da un corno magico. I "Marinskys" sono davvero impareggiabili, trascinati da Gergiev.

Le altre le conosco poco.....
flip

[VGobbi]

Ringrazio Pietro che ha colto l'occasione e lo spunto per parlare del mondo non attinente all'opera lirica. Anch'io come Pietro, ne sono completamente digiuno (ma non solo il sinfonico, ma anche quello cameristico). Più volte avevo intrapreso l'ascolto per poi piantare scoraggiato. Ora ritento per l'ennesima volta, agevolato da quella grande invenzione che è Spotify.

Di questo compositore russo, conosco solo la 7, detta Stalingrado diretta da Noseda (e come primo ascolto mi è piaciuta un sacco, tenendo conto che era il mio primo approccio e di conseguenza non conoscendo nulla della storia dell'interpretazione discografica).

Mi sto aiutando ad appronfondire questo nuovo mondo musicale, agevolato dai vostri consigli e dalle riviste musicali, nella speranza di trovare nuovo entusiasmo, più o meno come sta capitando con Valentina con il melodramma.
Sarebbe troppo bello!

Ultimo appunto : qualcuno conosce o consiglia vivamente riviste musicali e forum dedicati esclusivamente alla musica classica e tutto ciò che ruota attorno, ed esclusivamente solo in lingua italiana? Ve ne sarei grato.

[teo.emme]

Šostakovič è uno dei miei compositori preferiti in assoluto (a mio parere e a mio gusto, il più grande musicista del '900 sia per complessità e varietà della produzione - che ha abbracciato tutti i generi e sperimentato i più diversi linguaggi - sia per la ricchezza dell'esperienza di un artista che davvero è stato interprete di passaggi storici epocali, di tragedie e speranze). Figura ancora oggi sfuggente che va scoperta e compresa senza gli sciocchi pregiudizi che si limitano a farne l'epigono del conflitto tra potere e arte, ignorando la complessità dei rapporti con il potere sovietico e con una differente visione etica prima che ideologica: purtroppo nell'ubriacatura post '89 si sono create leggende nere e falsificazioni pari a quelle che si mirava ad estirpare: così un mondo è stato cancellato in blocco come fosse espressione di un orrore da dimenticare, cercando di rileggere le vicende - umane e artistiche - di uomini e donne come frutto della sopraffazione e dell'ignoranza (è accaduto con la DDR e la liquidazione della sua diversità e con la cultura sovietica imprigionata nell'ottuso manicheismo seguito alla caduta dell'URSS). Ma torniamo a Šostakovič , la cui intera produzione merita grandissima attenzione. Difficile - come sempre - orientarsi in una ricchissima discografia. Per restare alle sinfonie (di cui possiedo diverse integrali e moltissime esecuzioni separate) concordo sul fatto che non si possa indicare una sola edizione di riferimento e che, spesso, le integrali presentano sì il vantaggio della completezza, ma il difetto di una visione troppo unitaria - da parte del direttore - che in un compositore "disomogeneo" come Šostakovič (passato attraverso diversi linguaggi) impoverisce la visione d'insieme.

Tra le edizioni di singole sinfonie le prime che mi vengono in mente (e che mi paiono irrinunciabili) sono:
Kegel: n° 1
Salonen: n° 4
Mravinskij: n° 7, 8, 11 e 12
Bernstein: n° 7 (con la Chicago), n° 5, 7 e 9 (con la NY)
Sanderling: n° 8, 10 e 15
Celibidache: n° 9
Mitropoulos: n° 10

Tra le integrali:
Kondrašin (Melodiya): edizione "classica" di riferimento
Roždestvenskij (Melodiya): sempre di impianto classico, ma più espressionista
Barshai (Brilliant): edizione molto personale, ma importantissima (anche per il rapporto tra direttore e compositore)
Jansons (EMI): un po' disomogenea per l'uso di orchestre differenti (e si sente)
Kitajenko (Capriccio): è la mia edizione preferita
(Vasilij) Petrenko (Naxos)

Sto ascoltando l'integrale diretta dal figlio del compositore (Maxim) edita da Supraphon e la trovo splendida. Non Conosco quella di Ashkenazy e di Haitink.

Lascerei sugli scaffali Gergiev (insopportabilmente manieristico) e Rostropovich (che come direttore non mi dice proprio nulla). Anche la n° 10 di Karajan non mi entusiasma. E pure la famigerata n° 7 diretta da Toscanini: trovo sia un'esecuzione francamente brutta, superficiale ed effettistica (e pare che lo stesso autore detestasse l'interpretazione del direttore italiano)

[DocFlipperino]

Anche la n° 10 di Karajan non mi entusiasma.

eravamo in pensiero....

grazie per le belle segnalazioni. mi incuriosisce molto Kitajenko

[pbagnoli]

Aspettavo al varco il vecchio teo, confidando in una mèsse di consigli discografici...
Grazie, provvederò!

[michele cesareo]

M'hai legato alla Croce....
Ah ! mille vite mi donasse Iddio...
Grazie. Fate con comodo. Mi adeguerò......
Ciao !

[VGobbi]

Che bella disamina Teo e quanta carne al fuoco. Grazie per i tuoi preziosissimi consigli. Ne terrò conto.

[shaw]

SALVE,
tutto quello che trovi diretto da Mravinsky, secondo me, è il massimo; in alternativa Kondrashin; molto belle la quinta diretta da Bernstein e quella di Svetlanov.

[DocFlipperino]

molto belle la quinta diretta da Bernstein e quella di Svetlanov.

tutti più o meno abbiamo citato la quinta diretta da Lenny. Eccola


e qui quella di Svetlanov: davvero interessante e agli antipodi di quella precedente