La Forza del Destino - Parma

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La Forza del Destino - Parma

Messaggioda DocFlipperino » mar 21 ott 2014, 10:57

DI ritorno da una bella giornata in quel di Parma allietata gastronomicamente e musicalmente per una - tutto sommato molto piacevole - Forza del Destino (ebbene sì, non credo alla fama nera di quest'opera, scrivo il titolo completo, la adoro e sono ancora vivo e vegeto.... credo). E' sempre difficile allestire una buona edizione di questo operone, ci vuole un direttore che sappia adattarsi al bipolarismo della musica (sublime per alcuni personaggi e "sublimemente" caciarona in tanti altri momenti), un direttore quindi che non ricerchi atmosfere raffinate dove non ci sono, e non ci sono perchè Verdi non le ha volute, che quindi accetti la "violenza" di certa scrittura, ma che al contempo sappia rispettare certi silenzi mistici, sappia esaltare accompagnamenti al canto soffusi e delicati, esaltando quindi questa dicotomia che rende la Forza un vero capolavoro. Grandi bacchette sono cadute nell'errore di cercare quello che non c'è e non valorizzare la partitura per quello che è realmente: a mio avviso Solti, Walter, Gergiev e Votto sono caduti pesantemente in questo errore mentre Schippers, Levine, Muti, Mitropoulos e pochi altri ne hanno colto l'essenza in modo completo e soddisfacente.
Jader Bignamini parte benissimo, con tutte le carte in regola: la Sinfonia è un prodigio di bei suoni, raffinate sottolineature, tempi esatti, soprattutto il "ritenuto" finale non viene enfatizzato - come spesso accade - con un inutile rallentando che appesantisce tutto il pezzo, trasformandolo in una trionfalata assolutamente non scritta. Bravo! Nel complesso poi procede bene lungo tutta l'opera, buon sostegno delle voci, buona personalità, grande controllo di un'orchestra non eccelsa ma che, se ben guidata, sa affrontare ottimamente la partitura verdiana. Buono il coro anche se meno "potente" di quanto dovuto, forse perchè messo in difficoltà da alcune assurdità "podistiche". La protagonista, l'argentina Patrizia Tola, è un'ottima Leonora: bella voce. ben governata, acuti grandi e pianissimi molto affascinanti. Tende un po a "sbracare" in alto e usare un po' troppo le note di petto in basso ma nel complesso una buona prestazione, non certo aiutata dal regista che la fa strisciare sempre contro i muri :shock: Roberto Aronica è una sorpresa nel ruolo di Alvaro: voce grande, buona aderenza al personaggio sia nei momenti drammatici che in quelli più delicati. Sarà sicuramente una mia impressione ma nelle parti più concitate si ha sempre la brutta sensazione che la stecca sia dietro l'angolo: cosa che non avviene mai ma la sensazione permane.... Bravo Pertusi. Bravissimo De Candia nel saper rendere il ruolo di Melitone, nonostante le incredibili stupidaggini a cui lo sottopone il regista: sempre intonato, sempre cantante e mai "guitto" in scena. Salsi è un Don Carlo troppo Jago.... perchè? dove è scritto? avendolo visto nello stesso ruolo con altre regie credo che l'impostazione sia stata appositamente chiesta dal regista e onestamente non ne capisco il senso. Totalmente fuori parte Chiara Amarù: va bene cercare di non rendere Preziosilla iper volgare ma così mi pare eccessivo..... Bravo Giovannini nel ruolo di Trabuco, attento, musicale, misurato, di gran classe al punto da ricordare il grande Piero de Palma che faceva di questo ruolo un poccolo capolavoro.
E veniamo a Stefano Poda, regista/scenografo/costumista/direttore delle luci/coreografo :!: e fors'anche maschera, attrezzista, bigliettaio, carpentiere, barista e chi più ne ha più ne metta: qual è la sua visione dell'opera? chi sono i personaggi? come interagiscono l'uno con l'altro? dove sono i diversi caratteri "umani" dei personaggi? padre guardiano e melitone sono la stessa cosa? Alvaro non ha "metabolizzato" il suo passaggio a "Padre Raffaele"? di tutto questo non abbiamo traccia. restano gli incomprensibili movimenti stilizzati dei cantanti, con l'eccezione di un esagitato Don Carlo, la scenografia minimale nera lucida (già vista da almeno 50 anni), luci infantili e l'incomprensibile balletto del coro sulle pareti laterali della scena :shock: :shock:
Buon successo, piccoli buuh qua e là (talvolta un po' a casaccio) e la consapevolezza durante il viaggio di ritorno che la Forza è proprio un capolavoro, con e grazie anche alle sue debolezze.
Ciao a tutti
marco flip
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è in arresto. sì! all'ottavo piano....
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Re: La Forza del Destino - Parma

Messaggioda DottorMalatesta » mar 21 ott 2014, 11:44

Grazie del resonconto!!!

DocFlipperino ha scritto:E veniamo a Stefano Poda, regista/scenografo/costumista/direttore delle luci/coreografo :!: e fors'anche maschera, attrezzista, bigliettaio, carpentiere, barista e chi più ne ha più ne metta:


Dimentichi che Poda è anche …barbiere, parrucchier, chirurgo, botanico, spezial, veterinario, il faccendier di casa

:mrgreen:

piccoli buuh qua e là (talvolta un po' a casaccio)


Ma quando mai?! Suvvia, se il loggione di Parma fischia è perché bisogna fischiare!
:mrgreen:

: Thumbup :

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