Con doppia compagnia di giovani (io sentito la prima delle due) musicalissima e preparata scenicamente in maniera incredibile, e una direzione acerba (Gomez-Rios, in difficoltà con tempi e sincronie, pur con buoni momenti), gira nel circuito lombardo (io l'ho visto a Pavia) un Don Giovanni imperdibile per la fantastica regia di Graham Vick. "Sei depravati in cerca d'autore" potrebbe esser titolata, ed è sconvolgente nella coerentissima, totale adesione al libretto e al lessico, nella rappresentazione di un mondo nel quale il comico "sfonda" nella tragedia della depravazione collettiva di cui Don Giovanni è sintesi, ma nella quale il resto del mondo è totalmente coinvolto. Stupefacente per parola scenica e adesione fisica e (a)morale il protagonista Gezim Myshketa, che scandisce parola per parola l'aria del vino (che tutti o quasi si mangiano) poi deliba una meravigliosa serenata, ma soprattutto "incarna" nel vero senso del termine il personaggio. La prima festa, la scena della statua, la cena ed il sestetto conclusivo sono pazzeschi momenti di teatro. Il pubblico sta reagendo fra entusiasmi e scandalo, ed è giusto così, ci stanno gli uni e l'altro: per mio conto di Don Giovanni ne ho visti, ma raramente ho vissuto un'adesione così totale e allo stesso tempo creativa alla tematica dell'opera, e un'intensità scenica quali sono state realizzate da Vick. Spettacolo memorabile.
marco vizzardelli
P.s. Francesco lo avrai a Bolzano. Cerca di ascoltarlo quando canta Myshketa