Basta ricordi Abbado interessati!

[vivelaboheme1]

Adesso abbiamo, sul sito Scala, il Requiem di Verdi, dedicato Abbado, by Chailly, presentato con Riccardo che si fa ritrarre ragazzino accanto all’Amico Claudio. E’ veramente ora di finirla, con questi “omaggi” più o meno interessati! Credo che Abbado vomiterà dal cielo. Vorrebbe silenzio, musica, e GIOVANI. Non MUMMIE e marketing.

marco vizzardelli

[pbagnoli]

A proposito di Abbado e di relative memorabilia, sono riuscito a recuperare una copia della sua seconda Matthaus-Passio, registrata con i Berliner, che era stata distribuita solo nelle edicole.
Ai tempi l'avevo presa, poi non sapevo più dove fosse finita.
Adesso ce l'ho ancora e ne sono molto contento

[teo.emme]

Questi omaggi non mi scandalizzano più di tanto...ci sono sempre stati e ce ne saranno sempre. Sono già usciti svariati cofanetti da DGG, SONY e DECCA per omaggiare il direttore. Ma è stato così tutti. Com'è quella Passione? Non mi ha mai attirato un granché...

[teo.emme]

"Mi è semblato di vedele un gatto"... http://www.operadifirenze.it/events/daniele-gatti-in-memoria-di-claudio-abbado/

[pbagnoli]

Com'è quella Passione? Non mi ha mai attirato un granché...

L'ho sentita tanti anni fa, quando ci capivo (se possibile) ancor meno di adesso.
Appena la riascolto, ti dico

[DottorMalatesta]

Adesso abbiamo, sul sito Scala, il Requiem di Verdi, dedicato Abbado, by Chailly, presentato con Riccardo che si fa ritrarre ragazzino accanto all’Amico Claudio. E’ veramente ora di finirla, con questi “omaggi” più o meno interessati! Credo che Abbado vomiterà dal cielo. Vorrebbe silenzio, musica, e GIOVANI. Non MUMMIE e marketing.

"Mi è semblato di vedele un gatto"... http://www.operadifirenze.it/events/daniele-gatti-in-memoria-di-claudio-abbado/

Difficile trovare le energie per scandalizzarsi. In effetti se ci guardiamo attorno il mondo è pieno di nani pronti a salire sulle spalle di giganti pur di sembrare più alti. Come quel noto direttore italiano che, alla scomparsa di Kleiber, rilasciò una raffica di interviste ricordando e ribadendo a tutti il grande legame di amicizia e stima reciproca che li aveva uniti. Naturalmente il defunto non poteva né confermare né smentire…
Dovrebbe valere per tutti l´aureo motto: parce sepulto!

DM

[teo.emme]

Ma io davvero non trovo vi sia nulla di così scandaloso: è morto un musicista importante (per alcuni uno dei massimi direttori dell'ultimo mezzo secolo) e lo si celebra nei luoghi legati alla sua carriera. Lo fa la Scala, a qualche mese dalla scomparsa, con il suo direttore musicale in pectore... Bisognerebbe decidersi: se non si fanno omaggi e celebrazioni non va bene (e si ripete la solita filippica dell'Italia che si disinteressa della cultura e delle sue eccellenze), se si fanno non va bene lo stesso (perché sono speculazioni, mummie etc..). La DGG, la Sony e la DECCA hanno pubblicato a qualche mese (o settimana) dalla scomparsa, cofanetti, raccolte, antologie...qualcuno si è scandalizzato? Perché si stigmatizza l'iniziativa scaligera e non quella di Firenze?
Quanto a quel direttore italiano (che tanto detestate) aveva effettivamente, vi piaccia o meno, un rapporto d'amicizia con il grande Kleiber...se poi la stampa ci ha ricamato sopra o ha sfruttato mediaticamente la cosa (in particolare certe firme), beh, fa parte del gioco.

[DottorMalatesta]

Ma io davvero non trovo vi sia nulla di così scandaloso:

Giusto, avrei dovuto scrivere: "difficile trovare qualcosa per cui scandalizzarsi".
Così fan tutti. È una cosa condivisa e normale. Francamente, di un requiem per Abbado in più o in meno mi importa gran poco. Così come mi interessa gran poco conoscere le amicizie particolari, i titoli cruscanti, o le preferenze enogastronomiche o cinematografiche di chi andrebbe valutato sulla base di altro, sia esso Gatti, sia esso Muti, sia esso il campione olimpico di nuoto o il presidente del consiglio. Ma sembra che aiuti a vendere libri e giornali, e ad aumentare l´indice di gradimento. Quindi ben venga. A quanto pare la "critica musical-sociologica à la Aspesi" va alla grande...

DM

[teo.emme]

...Francamente, di un requiem per Abbado in più o in meno mi importa gran poco. Così come mi interessa gran poco conoscere le amicizie particolari, i titoli cruscanti, o le preferenze enogastronomiche o cinematografiche di chi andrebbe valutato sulla base di altro, sia esso Gatti, sia esso Muti, sia esso il campione olimpico di nuoto o il presidente del consiglio. Ma sembra che aiuti a vendere libri e giornali, e ad aumentare l´indice di gradimento. Quindi ben venga. A quanto pare la "critica musical-sociologica à la Aspesi" va alla grande...

D'accordissimo

[vivelaboheme1]

Ho letto i prezzi del Requiem-Gatti di Firenze, peraltro sobriamente presentato, in stile-Gatti e quelli del Requiem-Chailly, con relativa, sfacciata presentazione. Uno è un ricordo (fra l'altro quasi coincidente con l'anniversario della scomparsa) l'altro un furto con scasso ai danni del pubblico, commesso in nome di Claudio Abbado, con tanto di foto degli "amici". Non dubiti Theo, conosco abbastanza Daniele Gatti, e so quanto "abbadiano" sia in anima, stile e sobrietà, sarò sicuramente presente al suo ricordo di Abbado, mentre lascerò al circolo dei soliti presenzialisti-vip-massoni la baracconata scaligera acchiappagonzi, dai pazzeschi biglietti inacquistabili in puro senso morale

marco vizzardelli

[DottorMalatesta]

Chi vivrà vedrà (se vorrà). Chi non vorrà liberissimo di non volere e di non vedere.

Detto questo, penso che qui su Operadisc l´interesse per la vicenda sia davvero pari a zero (ma se mi sbaglio, qualcuno intervenga a smentirmi e a ripopolare questo malinconico thread ).
Trovo invece ben più interessante parlare della Passione secondo Abbado (che ho ma non ho ascoltato) o, più in generale, del bach secondo Abbado: ho trovato i suoi Brandeburghesi, ascoltati dal vivo due volte, bellissimi ma sorprendentemente anonimi…

DM

[beckmesser]

mentre lascerò al circolo dei soliti presenzialisti-vip-massoni la baracconata scaligera acchiappagonzi

Io invece andrò a quel requiem ma onestamente non mi sento per questo di far parte del “circolo dei soliti presenzialisti-vip-massoni”, né di essere un gonzo particolarmente facile da acchiappare, ma non si può mai dire…

Onestamente, non capisco lo scandalo: il requiem di Verdi è stato eseguito da tutti i direttori musicali che si sono succeduti alla Scala negli ultimi decenni. Che il nuovo direttore si presenti con questo pezzo mi sembra abbastanza normale… Che poi si decida di dedicarlo alla memoria di Abbado non mi sembra aggiunga né tolga nulla, né ho elementi per valutare chi fra Chailly e Gatti abbia più titoli di amicizia con lo scomparso, anche se mi sembra di aver sempre letto commenti molto affettuosi di Abbado su Chailly…

Adesso il problema sembra diventato il prezzo dei biglietti: effettivamente cari, tant’è che in buona parte sono ancora invenduti. Ma se vogliamo proprio parlare di “biglietti inacquistabili in puro senso morale” a me viene più da pensare a quelli venduti per la la baracconata trovatoresca di salisburgo…

Beck

[teo.emme]

...e poi i prezzi mica li sceglie il direttore...! Quelli scaligeri sono in linea con gli standard del teatro. Quelli di Firenze idem...e direi pure quelli di Salisburgo. Francamente questa polemica mi pare un poco pretestuosa e motivata soprattutto dal fastidio verso Chailly e dall'ammirazione per Gatti. Ma va bene anche così, cioè ci sta anche il pregiudizio (ne abbiamo tutti) e il gusto personale. A me Gatti non piace (ogni volta che l'ho sentito ho rafforzato la mia opinione), né mi fa impazzire Chailly. Detto questo l'argomento effettivamente non mi interessa più di tanto - gli omaggi si son sempre fatti, sono espressione di retorica, ma sono inevitabili - né andrò ad ascoltare quei due Requiem (per i direttori, per i cast e pure per il lavoro in sé...di cui francamente ho le tasche piene). Sarei curioso invece di ascoltare la Passione secondo Abbado, ma per mera curiosità: il suo Bach (Brandeburghesi) mi ha lasciato del tutto indifferente (così come il suo Mozart). Quanto allo "stile Abbado", me ne importa ancor meno: primo perché non ho mai avuto la fissa per il Maestro milanese (e anzi, molte sue scelte di repertorio - soprattutto negli ultimi anni - mi hanno lasciato freddo), secondo perché credo sia un'astrazione priva di contenuti...si parla di stile direttoriale? di profilo? di divismo? di repertorio? di scelte di vita? ...francamente non trovo nulla di quel che posso riferire ad Abbado in Daniele Gatti. E non credo sia un demerito o un merito...