Milano - Teatro alla Scala

[vivelaboheme1]

Mah, io su Lissner alla fin fine sono su un bel 7+

Se considero la storia di ciò che, da ragazzo in poi ho vissuto alla Scala le votazioni scolastiche possono essere le seguenti:

Grassi Abbado: 9/10 (il 9 di Grassi non è pieno per qualche sortita caratteriale, ma che immenso sovrintendente! Il 10 ad Abbado sancisce i più begli anni vissuti alla Scala)
Badini: 6 (anche qualcosa di più)
Fontana-Muti: 5 (media fra il 6 di Fontana e il 4 di Muti)
Meli-Muti: 1 (orrore)
Lissner: 7+
Inizio Pereira, cioè scelta del direttore e stagione 2014-15: 4

marco vizzardelli

[teo.emme]

4 a Muti????? Bah...se dai 4 a Muti che voto dai a robe come Rustioni o Luisotti????
Ps: che eccessivo il 10 ad Abbado....
Pps: ovviamente mi bersaglierete in massa poiché qui vige il verbo abbadiano e Muti ( e chi lo apprezza) è considerato un povero pirla...

[vivelaboheme1]

Mi hai convinto!
Dò un bel 3 a Muti. 4 era un po' troppo.

Luisotti 7+, Rustioni 7.


marco vizzardelli

P.s. Ah, dimenticavo, mi hai convinto anche su Claudio Abbado. 10 è troppo poco. Aumento a 11, un voto nuovo, mai dato.

[pbagnoli]

Mi hai convinto!
Dò un bel 3 a Muti. 4 era un po' troppo.

Luisotti 7+, Rustioni 7.


marco vizzardelli

P.s. Ah, dimenticavo, mi hai convinto anche su Claudio Abbado. 10 è troppo poco. Aumento a 11, un voto nuovo, mai dato.

Teo, te la sei cercata...
Che palle.
Scusa, ma - con tutta la stima umana che ho per te (e sai benissimo che non è poca) - alle volte mi sembra che tu non legga un cavolo di quello che scriviamo qui sopra.
Ti sembra che questo sia il sito degli abbadiani itineranti?
Ti sembra che abbiamo mai mancato di rispetto a chi ama Muti?
Cazzo, veramente ogni tanto mi sembra di parlare in cinese o in giargianese.

Nessuno si sognerebbe mai di dire che RM non sia un fior di musicista, un fuoriclasse nel proprio repertorio: chi lo dicesse, sarebbe un cretino o in malafede.
Devo a RM alcuni degli spettacoli più eccitanti della mia vita: il Guglielmo Tell, per esempio, oppure i Dialogues des Carmelites.
Credo che la tenuta ritmica di molte delle sue realizzazioni sia quasi inimitabile.
Le cose che - personalmente - gli rimprovero sono ben altre:
l'egocentrismo spinto sino all'egotismo
la tendenza alla tuttologia
l'accentrazione su di sé di ogni aspetto dello spettacolo
l'esecuzione di tutto il repertorio settecentesco sempre da un'angolazione neoclassica
il suo pessimo Wagner (si può dire senza essere tacciato di essere abbadiano?)
il parlare di filologia e poi utilizzare l'italiano per il Guglielmo Tell o per i Vespri Siciliani
le scelte per lo più discutibili dei cantanti (la Huffstodt in Vestale è uno degli esempi più eclatanti)
le scelte dei registi in aperto e dichiarato disprezzo di questo lato fondamentale della rappresentazione
la costruzione del proprio mito vivente
il clientelismo spinto
il fatto che ha i capelli lunghi e bisunti
Detto questo, mi basta il secondo atto del suo Guglielmo Tell per collocarlo nell'empireo dei Più Grandi della Storia

Abbado, dici?
Rileggiti - o meglio, leggiti: se ne hai voglia, beninteso - il mio editoriale scritto per la sua morte.
Ti sembra una trionfalata? Un peana?
Credo di essere stato molto, molto obbiettivo; e mi sembra anche di aver scritto - forse unico in tutta la sbrodolata di quei giorni - tutto ciò che non ho mai amato di lui.
Credi che io sia fermo a un dualismo più patetico di Coppi-Bartali, Callas-Tebaldi o Mazzola-Rivera?
Non me ne è mai fregato un cazzo di paragoni o confronti come quelli di cui si beano Stefano, Francesco o altri sulle altre pagine in cui scrivi: quei confronti fatti apposta per dimostrare quanto sono bravi gli uni e coglioni gli altri.
Se c'è una ragione per cui nel 2006 ho aperto questo sito, è stata proprio quella di superare la logica delle pecette, delle cosiddette scuole da portare in palmo di mano come valori assoluti, dell'assolutismo dogmatico, della Tecnica Unica, sia essa di canto o di direzione.
Non me ne è mai fregato un trionfale ed emerito cazzo: ed è questa l'unica, vera differenza fra questo sito e il blog nero per cui scrivi.
Abbiamo dimostrato in pagine su pagine l'assoluto relativismo nel mondo dell'esecuzione musicale e teatrale.
A qualcuno piace più Abbado di Muti? Benissimo, si accomodi.
Ma questo non è il pensiero di Operadisc!
A qualcuno piace più Muti di Abbado? Benissimo, si accomodi.
Ma nemmeno questo è il pensiero di Operadisc!
La vuoi capire o no che a noi non ci importa una cippa di dualismi, di confronti, di comeèpiùbravoquesto, di questohalaveritàassolutaintasca e altre cazzate del genere?

Spero di essere stato chiaro.
Scusa, ma non ho più voglia di accettare accuse immotivate; anche se fatte da uno per cui ho grande stima umana

[DottorMalatesta]

Sarò telegrafico:

1. Lo sapevo: iniziando con il dare i voti si è finiti col dare i numeri.
2. Sebbene a tratti con espressi troppo al peperoncino (va capito: è pur sempre un chirurgo ) Pietro ha giustamente rimesso i puntini sulle "i".
3. Il questo thread NON si sta in alcun modo mettendo in discussione Riccaro Muti come direttore, ma si sta cercando di valutare criticamente, serenamente ed obiettivamente pregi e limiti delle programmazioni scaligere negli ultimi decenni. Argomentando e discutendo senza pregiudizi o toni da santa inquisizione. Inviterei a lasciare pagelle e voti alla Gazzetta dello Sport.

Un caro saluto a tutti,
DM

[Riccardo]

Pietro, posso condividere il tuo discorso generale (anche se mi sembra eccessivamente severo su alcuni punti), ma la Peretyatko non ha mai fatto Desdemona di Verdi.
Dalla Scala, in fondo, dobbiamo smetterla di aspettarci una programmazione che faccia tendenza quando l'intero sistema italiano, culturale e civile, è momentaneamente in crisi.

[VGobbi]

Dalla Scala, in fondo, dobbiamo smetterla di aspettarci una programmazione che faccia tendenza quando l'intero sistema italiano, culturale e civile, è momentaneamente in crisi.

E quindi Ric, cosa dovremmo aspettarci dalla Scala? Come dobbiamo regolarci da appassionati melomani nei confronti della Scala?

[Riccardo]

Come dobbiamo regolarci da appassionati melomani nei confronti della Scala?

Lasciarla ai turisti...

Esatto. Credo sia un po' la direzione obbligata di tutti i teatri italiani.

[Riccardo]

Credo sia un po' la direzione obbligata di tutti i teatri italiani.

Sei persino piú pessimista di me!
Infatti, al di là del giudizio di merito sulle stagioni realizzate, non mi sembra che proprio tutti i teatri italiani siano già ridotti a essere un servizio di supporto alle attività alberghiere locali, com'è vistosamente il caso di quelli piú celebri come edificio (motivatamente o no).

C'è qualche eccezione, ma mediamente in Italia non si fanno opere nuove di interesse; non si producono nuovi spettacoli che contano di opere del passato (semmai arrivano, un po', alla Scala ma in ritardo) e neppure si sfornano nuovi talenti (non esiste più una scuola italiana di cantanti che abbia un rilievo internazionale).
Mi sembra un bilancio non necessariamente triste, poiché coerente con un'idea globale di Italia come paese del Sud Europa, dunque buono per il mare e le vacanze, meno per tutto il resto.

[pbagnoli]

...ma la Peretyatko non ho mai fatto Desdemona di Verdi.

Hai ragione!!!
Vo' fare ammenda.
In realtà, ho confuso la Peretyatko con la Poplavskaya!!!
Chiedo umilmente scusa...

[VGobbi]

Come dobbiamo regolarci da appassionati melomani nei confronti della Scala?

Lasciarla ai turisti...

Esatto. Credo sia un po' la direzione obbligata di tutti i teatri italiani.

Addirittura?

[vivelaboheme1]

No, di tutti, no. Anzi, devo dire, in media, e in un modo o nell'altro, fanno fronte al momento. E' proprio il 2014-15 lirico (preciso lirico: la sparata di grandi orchestre è un fatto a parte, non è teatro d'opera) della Scala che "brilla" per squallore e mancanza di idee. Ci andranno i turisti? Prego si accomodino!

marco vizzardelli

[pbagnoli]

E' singolare notare che - nonostante Maazel sia mancato il 13/7/2014, in data 14/7 alla Scala nessuno si sia ancora premurato di modificare il previsto direttore per l'Aida di febbraio 2015.
Persino su Wikipedia correggono in tempo reale le pagine.
Alla Scala, invece, no

[teo.emme]

E pure Pretre abbandona il carrozzone scaligero...avanti un altro!

[reysfilip]

E pure Pretre abbandona il carrozzone scaligero...avanti un altro!

Beh quel Werther è stato demolito in meno di una settimana. Infatti qualche giorno fa Alagna ha detto che non ci sarebbe stato. I motivi non sono chiari ma le ultime notizie dicono sia per paura dei fischi.