vittoriomascherpa ha scritto:Senza la rivoluzione compiuta dal tuttora vitalissimo autore Monteverdi, invece, non sarebbe concepibile tutto lo sviluppo successivo della musica.
E come valuti la sua importanza per lo sviluppo dell´opera?
Ferma restando l´esito supremo delle sue tre opere, mi domando se Monteverdi non sia stato stato, per lo sviluppo del genere operistico, figura “sufficiente ma non necessaria”.
Ho l´impressione (ma magari sbaglio e nel caso sarei felice di cambiare idea) che la forza intrinseca di questo nuovo linguaggio musicale e teatrale fosse così dirompente che prima o poi si sarebbe imposto comunque e dovunque. Anche se – paradossalmente - la “Camerata de´Bardi” non fosse mai esistita (e così Monteverdi), forse l´opera sarebbe nata lo stesso: i tempi erano maturi per la nascita di questo genere.
Certo, l´opera quale oggi la conosciamo deriva dall´attuazione di considerazioni di tipo teorico (il “rinascimento” del teatro greco, secondo l´idea dei fiorentini), però già dalla metà del Cinquecento si registrano numerosi esempi di spettacoli con una forte commistione di musica, parola e danza non immediatamente riconducibili all´esperienza della Camerata. Forse gli spettacoli con commistione di parola, balli e musiche che si davano alla corte di Francia si possono far risalire “per li rami” agli intermezzi rappresentati alla Corte medicea a Firenze e poi “esportati” in Francia da Caterina de´ Medici… Però negli stessi anni in Inghilterra nascono i primi masque (Jonson, Shakespeare…). E verosimilmente nel teatro popolare vi è sempre stata una commistione tra parola e canto…
Tutto questo, ripeto, a mio parere. Se invece qualcuno s'annoia a sentire la musica di Monteverdi o quella di Domenico Scarlatti, è solo ovvio che non possa pensarla come me.
Beh... un sacco di gente si annoia con Wagner, pur riconoscendone l´importanza. Una cosa è provare noia o fastidio (fattore soggettivo), un´altra è dare una valutazione in termini di influenza sui contemporanei e sulle generazioni successive (dato, questo, oggettivo o comunque basato su documenti).
DM