Carissimi,
la duplice recensione dell'amico Pietro mi spinge a tornare ... sul luogo del delitto. Al di là della frase fatta e delle fondamentali interpretazioni di questo singolare personaggio (che a me piace molto anche per una sua propria vena misticheggianbte simile a Norma), mi pongo (e vi pongo) qualche interrogativo:
- quale strada oggi è tentabile per una resa di questo personaggio ?
- involuzione in atto (o meglio consolidamento di una tradizione ormai vecchia) è quanto oggi si assiste dalle cantanti che vogliono affrontare questa figura ?
Personalmente, l'ho espresso e lo ri-esprimo: dopo la svolta Sutherland non c'è Caballé che tenga e meno che meno Ricciarelli (con tutti i timbri sopraffini di Karajan che fa un poema sinfonico). A che punto siamo ? A quale altra suggestione si potrebbe giungere ? La misteriosità, l'enigmaticità di Dame Joan (con tutta la forza del suo registro acuto) credo siano state un ottimo servizio a questo personaggio al pari di quanto ha rappresentato la Nilsson anteriore all'australiana.
Lascio a voi la parola e i miei cari saluti.
Luca.